Risposte per il messaggio: » Repertorio per baritono lirico?Autore: Gabriele, 06/07/2008- Buongiorno, ho scoperto da pochissimo questo sito e, ne approfitto.
La mia voce ha una particolarità che purtroppo fino ad ora mi ha creato un sacco di problemi. Sono strutturalmente un baritono, ma avendo i risonatori brillantissimi, vengo spesso e volentieri scambiato per tenore. Per 7 anni e con tre diversi insegnanti, sono stato impostato come tenore, con problemi e fatiche facilmente immaginabili. Avendo finalmente trovato l'insegnante giusta per me, mi sono finalmente ri-convertito alla mia voce naturale già da alcuni anni, e persistendo nella tecnica, la mia vocalità si sta lentamente scurendo, almeno un po'. La mia domanda è: che repertorio è più adatto ad un tipo di voce come la mia? La mia insegnante mi sta indirizzando piano piano sul repertorio francese, Mozart e il Verdi più lirico, essendo a detta sua, tipico "baritono lirico". Cosa posso ulteriormente aggiungere?
Grazie anticipatamente. Gabriele
Autore: Marco, 09/07/2008- Donizetti: Belcore, Malatesta, Antonio
Massenet: Lescaut
Gounod: Valentin
Leoncavallo: Silvio etc.
Autore: gabriele, 09/07/2008- per Marco: un grazie di cuore della risposta...
ottimisticamente, forse ho scoperto quali errori schiariscono la mia voce... Malatesta, mi intriga assai eheheh
Autore: Marco, 10/07/2008- Quali errori sono??? Sono curioso, anche io sono un baritono lirico con un colore molto chiaro!
Autore: gabriele, 10/07/2008- Innanzitutto ho notato due errori che combinati assieme, mi rendono la voce più chiara. Primo fra tutti, l'appoggio che il più delle volte, non è vigoroso come dovrebbe, e inoltre, l'erronea pronuncia delle vocali. Tendo, credo che sia un errore abbastanza comune, a scurire le vocali di proposito, quando invece l'inscurimento delle vocali dovrebbe venire da sè...
Io spero, e mi auguro, che la mia "chiarezza" sia dovuta a questi errori. Come torna la mia insegnante gliene parlerò.
Un saluto e alla prossima
Autore: Daniel, 31/01/2009- Ragazzi,
grazie dell'interessante post. Da baritono lirico a baritoni lirici: Escamillo di Bizet non è proprio proponibile per noi?? Che peccato! A me piace così tanto....
E di Verdi? Mi sa che non c'è niente per noi, vero?
Volevo aggiungere al repertorio sopra indicato anche Bellini.
Ciao
Daniel
Autore: Santino 78, 20/08/2013- Una sciagura, a mio parere, essere baritoni lirico-leggeri senza chance di scendere più in basso.
Si è degli ibridi, con scarso e poco interessante repertorio.
Il solito Figaro rossiniano, alcuni ruoli da baritonino donizettiano buffo, il solito Masetto,... e con un po' di virtuosismo e volontà il bel ruolo di Riccardo Forth ne "I Puritani".
Per il resto, niente Verdi, niente Wagner (perché non si è neppure heldentenor) e tanta Francia.
Al limite una baritenorilità da Pollione in Norma (ma ci vuole voce e ampi squilli tenorili - infatti è un ruolo più da tenore drammatico o heldentenor).
Peccato.
Certo ci sono stati grandiosi baritoni lirici (non leggeri, però - con l'eccezione notevole di Nucci) che poi con lo studio, e soprattutto (piccolo dettaglio) scoprendo di possedere una vasta estensione e tessitura verso il basso (da gestire con estro, intuito, sapienza, sacrificio), sono diventati straordinari baritoni verdiani in grado di ricoprire tutti i grandi ruoli baritonali del bussetano con capatine persino wagneriane.
Su tutti Cappuccilli (che iniziò con Figaro, proprio il tenorile Figaro rossiniano), ma ancora più alta la poi intrucidita voce del volgaruccio istrione e furbacchione Milnes (addirittura, con qualche discutibile trucchetto, riciclatosi e divenuto celebre, più ancora che per Verdi, per le sue sguaiate ma applaudite performance veriste e pucciniane da baritono drammatico).
Notevoli le capacità di passare da ruoli squisitamente lirici a decisamente drammatici di Louis Quilico. Pure Fischer Dieskau nasce baritono lirico con acuti tenorili (splendido ed elegante infatti nei lieder, discutibile a esser gentili nelle sortite verdiane -ma comunque pure lui molto applaudito, e in grado di scendere sino al baritono eroico e alla gravità buffa che gli permise niente meno che di interpretare Sir Falstaff).
Certo stiamo parlando di fenomeni, e Leo Nucci addirittura è quasi da ritenersi un tenore prestato -con lodevoli risultati- a una baritonalità anche spinta e verdiana.
Non è da escludere che Del Monaco avesse in natura una voce più scura, pur essendo tenore drammatico, del 'falso' baritono Nucci.
Versatile e da menzionare senz'altro anche il baritono lirico, spessissimo impegnato invece con buoni risultati in ruoli da lirico spinto, Rolando Panerai.
Un saluto e un buona fortuna a tutti i baritoni lirici e lirico-leggeri puri e non fenomeni, confinati quindi a un triste limbo.
La giustizia non è di questo mondo.
Santino
Autore: Santino 78, 30/11/2013- Errata corrige su Masetto, che non è decisamente ruolo per baritono lirico o lirico-leggero.
Nemmeno quello, poveri baritoni del limbo (leggi mio commento precedente) !
Vabbè, in verità sto scherzando, poiché i personaggi interessanti tutto sommato non mancano.
Il mio è un punto di vista da amante della baritonalità del melodramma italiano ottocentesco soprattutto verdiano. Amo tra gli operisti (o principalmente tali) Bellini, Rossini, Wagner e Puccini, ...ma Verdi è VERDI, anche per la concezione del baritono (che detto per inciso ha scoperto, identificato, valorizzato e reinventato lui).
Ruoli lirici/lirico-leggeri per quanto concerne Verdi ?
Con un po' di sacrificio e passione Rigoletto si può fare (tessitura estesa in basso, ma lunghe pagine liriche cantabili con acuti d'altezza tenorile), così come lo sfaccettato 'francese' non spinto né grave Rodrigo di Posa (il grand opera decadente Don Carlo, massimo capolavoro tra i capolavori verdiani e in assoluto, nasce con la 's' finale in francese, negli INDISPENSABILI 5 atti -per me dovrebbe essere rappresentato sempre in 5 atti, meglio se in italiano, nella versione coi tagli ultimi verdiani detta 'di Modena' del 1886). Assolutamente accessibile per un baritono lirico, infine, anche il ruolo di Mr.Ford nel Falstaff, al di là di qualche nota grave.
Santino (Ts)
Autore: walter, 22/02/2017- Mi sento fortunato di aver trovato questo forum perchè sono anni che vivo il mio cruccio di tenore non tenore e baritono non baritono. Ho iniziato con Mozart e Donizetti come tenorino leggero ma quando si trattava di salire erano "dolori" mentre ho sempre avuto una notevole facilità nonostante il vocino. Si capisce che vivo in costante crisi di identità vocale fino a quando sto leggendo ora che non sono una mosca bianca. Ci mi ridà nuovo impulso a studiare di nuovo ma questa volta da baritono e anche se ormai troppo vecchio per provare a far carriera, avrò la soddisfazione di sapere che sono pesce e non carne o vice versa.
|