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Piero Cappuccilli

 

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  • Autore: Santino 78, 01/01/2013

  • Allibito e amareggiato assai per quanto letto di ingiusto e inesatto e follemente denigratorio altrove - specie su altri siti e forum internettiani-, pur da appassionato non 'tecnico' intendo elogiare il grande mio concittadino (e il campanilismo c'entra nulla) Cappuccilli. Voce a mio parere di rara nobiltà espressiva, definito spesso 'verista' nell'approccio che a me invece pare quanto mai lirico, introspettivo, fedelmente romantico a Verdi. Ma non nel solo Verdi (che pure non sarebbe poco) a parer del sottoscritto la voce maschile prediletta si è distinta. Semplicemente nitido e sublimemente espressivo Riccardo Forth ne "I Puritani", ad esempio; dimostrazione di arricchente adesione romantico-lirica al verismo il suo magnifico Gerard nello Chenier; d'impressionante angosciosa crescente incisività lugubre e dolorosa l'interpretazione -fedelissima dunque anche al dettato pucciniano- di Michele nel Tabarro. Tornando a Verdi, da voce baritonale (ma potrei dire da Voce Maschile) udibile per bene e immortalabile su d'un supporto, ovvero a partire dal secondo dopoguerra, io non ho mai udito migliori o eguagliate o altrettanto fedeli e profondamente sentite (e con generosa umanità unita a sopraffina tecnica nel cantabile e nell'espressivo restituite) interpretazioni dei ruoli che ora con sforzo di sintesi mi appresto ad elencare : Nabucodonosor (tormentato, tonante, aggressivo, dolente), Sir Macbeth (intimo, umano, introspettivo, lirico anche nei momenti di maggiore virulenza), Rigoletto (finalmente restituito a Verdi in barba agli istrionismi scomposti dei Gobbi, Merrill e Fischer Dieskau), Conte di Luna (davvero lunare e squisitamente romantico, elegante sempre pure negli accenti forti), Giorgio Germont (caldo, vero -non verista-, tutto risolto nel puro canto), Simone Boccanegra (monumentale), Renato (accorato, nobilissimo, sottilmente e gradualmente di straziante romantica verità), Posa (l'unico ad averne colto ogni aspetto), Jago (subdolamente 'tenorile', coraggiosamente alternativo nel privilegiare l'introspezione e comunque il canto nel recitato rispetto alle urla trucide e talvolta improbabili per quanto accattivanti degli Jago standard retorici e datati alla maniera ad es. d'un Protti). L'effetto da Cappuccilli è ottenuto sempre con somma naturalezza, senza ricorrere ai trucchi, agli strilli, ai gigioneggianti compiacimenti warreniani, gobbiani, merrilliani (ma quanto è sopravvalutato Merrill ?!), guelfiani o del -lui sì- verista Protti o ancora del meraviglioso altrove ma inadatto all'italico melodramma Fischer-Dieskau. Mai una contestazione, molte ovazioni, affidabilità e professionalità rare, attestati di stima sincera e lodi da parte di molti colleghi e direttori d'orchestra, presenza quasi fissa all'inaugurazione scaligera da metà anni sessanta al 1980. Il mio modello di baritono verdiano, il mio baritono di assoluto riferimento, la mia Voce Maschile lirica. Per quanto gli deve, Trieste ha fatto finora invero poco per celebrarlo. Santino
  • Autore: Alice, 07/08/2013

  • Hallo Santino Ho trovato per caso questo suo sfogo riguardante il mio amatissimo Piero e posso sottoscrivere ogni singola parola di quando scritto. Lo ho visto in tutti i ruoli menzionati seguendolo per quasi tutta l'Europa e mai, un'altra voce è riuscita a toccarmi e commuovermi come la sua. Ero presente a Verona il 29 agosto 1992 in quell'ultimo Nabucco prima dell'incidente. Dimenticato e ignorato persino quando alla radio (p.es. Radio 3 "La Barcaccia") si eseguono confronti tra suoi colleghi di voce in ruoli in cui io lo ritengo imbattibile. E, non sono di Trieste Grazie Alice
  • Autore: Alice, 08/08/2013

  • Hallo Santino! Ho trovato per caso questo suo sfogo riguardante il mio amatissimo Piero e posso sottoscrivere ogni singola parola di quando scritto. Lo ho visto in tutti i ruoli menzionati seguendolo per quasi tutta l'Europa e mai, un'altra voce è riuscita a toccarmi e commuovermi come la sua. Ero presente a Verona il 29 agosto 1992 in quell'ultimo Nabucco prima dell'incidente. Dimenticato e ignorato persino quando alla radio (p.es. Radio 3 "La Barcaccia") si eseguono confronti tra suoi colleghi di voce in ruoli in cui io lo ritengo imbattibile. Grazie Alice
  • Autore: Santino 78, 20/08/2013

  • Grazie per l'appassionata testimonianza, cara Alice. La notizia che mi dai circa la trasmissione radiofonica suona come l'ennesima triste conferma. Beata te che l'hai potuto vedere e sentire e applaudire dal vero e dal vivo ! Attenzione a non offrire però il destro ai detrattori che non fanno altro che ripetere l'insopportabile falsità per cui il nostro sarebbe apprezzabile solo nelle sanguigne esibizioni dal vivo e deludente e scialbo in studio (nelle magnifiche incisioni ai posteri destinate opta non a caso per la sua corda più introspettiva e raffinata, in verità -vedere anzi ascoltare "I Puritani" nonostante la da me osteggiatissima accoppiata Bonynge/Sutherland, i magnifici "Macbeth" e "Simon Boccanegra" scaligeri diretti da Abbado, il "Rigoletto" coi Wiener ammaestrati da Giulini con la miglior Cotrubas di sempre, Renato nel 'Ballo' con la Arroyo in stato di grazia, il "Nabucco" sinopoliano con la prodigiosa da me amatissima Dimitrova e un pazzesco Nesterenko...e altro, ma mi fermo qui perché in sostanza il necessario l'ho espresso mesi fa lì sopra, nel mio 'pezzo d'apertura'). Tu Alice hai avuto la fortuna di essere presente alle esibizioni abbadiane scaligere anni '70 con Piero nei panni del Doge e dell'infero antieroe shakespeariano (da Cappuccilli interpretato con incredibile commovente umanità, coscienza tremante e atterrita schiacciata da una fatale spinta a compiere il male come per una volontà estranea all'io rimpicciolito e rassegnato al dolore e alla dannazione -ascoltare per credere il monologo notturno e la scena del brindisi con la doppia apparizione d Banqo) ? Io di cappuccilliane esibizioni live ne ho viste e soprattutto sentite molte, ovvio, ma solo tramite filmati. Emoziona, commuove, è inarrivabile ma essere lì...lì ad applaudirlo (magari con la Dimitrova nei panni di Amelia/Maria Boccanegra in luogo della pur brava Freni)...beh, è tutt'altra cosa (ripeto : non per la superiore qualità live della prestazione di Cappuccilli). Grazie ancora per avermi letto con attenzione, Alice, e per la condivisione. Il mio non è uno sfogo, ma capisco che lo si possa anche intendere così. Un saluto. Santino
  • Autore: Santino 78, 29/09/2013

  • Cara Alice, decisamente l'educazione non è il tuo punto di forza. Peccato. Santino da Trieste
  • Autore: De Micheli Alice, 01/10/2013

  • Caro Santino Dovresti essere tanto gentile da farmi capire il motivo della tua lapidaria valutazione del mio livello di educazione. Alice
  • Autore: Santino 78, 02/10/2013

  • Scusami Alice, è colpa mia come sempre. Non importa. Non sei certo obbligata a leggermi. Io avevo replicato facendoti delle domande dettate anche dalla curiosità. Non leggendo una tua risposta, mi è sembrato di rivolgermi al vento. Ma fa niente, è tutta permalosità, presunzione e autosopravvalutazione. Ora mi hai letto, per questo mio evitabilissimo intervento, mentre in precedenza non mi avevi letto e/o legittimamente non avevi avvertito la necessità né la voglia di rispondere/replicare. Scusami ancora. Mi sembrava potesse essere piacevole scambiare pensieri e opinioni con te. Io l'ho sentita come un dovere (e anche un piacere, certo), la replica con tanto di gratitudine e condivisione. L'ho fortemente voluta scrivere, perché altrimenti mi sarebbe parso un po' maleducato lasciare quella tua risposta (o commento) così, un po' sospesa. Sono sensazioni. Ripeto : non sei certo obbligata a leggermi, né a rispondermi. Ho sbagliato, ho fatto una valutazione scioccamente affrettata e ti chiedo umilmente scusa. Un saluto. Santino
  • Autore: Alice, 07/10/2013

  • Certo che ho letto la tua risposta, Santino. E con vero piacere. Non sono esperta dell'arte di comunicare elettronicamente con compagni di passioni. La mia età (non la dico, ma se pensi che ho sentito per la prima volta Cappuccilli nel 1965 puoi immaginartela) non mi aiuta a comportarmi adeguatamente. Ho vissuto all'estero per tanti anni e solo dopo il pensionamento sono ritornata in Italia. Il mio italiano è un tantino limitato e ho anche pensato a qualche mio errore nell'esprimere la mia ammirazione per Cappuccilli. Condivido quello che scrivi riguardo alla presenza scenica e alle registrazioni in studio. Non per caso era uno dei cantanti preferiti di Karajan che pretendeva la perfezione e prima di portare in scena un'opera la registrava sempre in studio (meravigliosi Trovatore, Don Carlo, Aida di Salisburgo/Vienna).E poi Kleiber che in una ripresa dell'Otello alla Scala cacciò un suo collega molto noto. Penso che ciò basti a far tacere chi mette in dubbio le sue qualità live o registrate che siano. Sul palcoscenico, pur essendo di statura piuttosto minuta, aveva una presenza scenica imponente. Si notava la sua reale altezza solo davanti al sipario. Ciao, Santino, ti ringrazio di avermi spiegato il mio errore. Ciao Alice
  • Autore: Santino 78, 10/10/2013

  • Nessun errore, educatissima Alice. Grazie per la tua gentilezza. Senz'altro il Posa di riferimento per Karajan, lo Jago di Kleiber, e negli anni '70 l'indimenticabile incredibilmente commovente Macbeth nonché il gigantesco Simone Boccanegra scaligeri sotto la direzione di Abbado (per cui era presumibilmente il baritono d'elezione, verdiano e non). Chi non comprende la grandezza del suo Rigoletto, immortalato in studio coi Wiener guidati da Giulini, non comprende la missione cappuccilliana consistente nel restituire a Verdi quel grande personaggio così troppe volte sguaiatamente ossia veristicamente (mal)interpretato. Si tratta, ribadisco, di aprire orecchie e mente alla corda introspettiva e più appassionatamente meditata, dal nostro amato Piero preferita in studio a quella sanguigna e roboante (e lui dal vivo, come sai benissimo, poteva volendo e sapeva ottenere ovazioni e applausi irresistibili immediati a non finire in qualunque ruolo, con storiche e alquanto irrituali chiamate in scena solo per lui dopo rappresentazioni di Rigoletto e Forza del Destino). Il suo miracoloso, umano, dolente, sfaccettatissimo -senza perdere un goccio di passione e lirismo puro nel recitativo e nel cantato- Renato nel 'Ballo' anni '70 diretto da Muti è un'altra incisione scioccamente spesso criticata con desolante superficialità. Rischio però di risultare ripetitivo, poiché sono questioni ed esempi di cui ho già trattato in precedenza. Dico solo che con Cappuccilli l'emozione che a noi arriva è ancora più potente quanto è maggiormente profondo il suo studio del personaggio, poiché il Grande mio concittadino riusciva anzi riesce (eterno presente per i Grandi) -alla stregua quasi d'una CALLAS al maschile- perfettamente a fondere analisi profonda con passione e immediatezza (intuito), e la resa è particolarmente impressionante proprio quando l'umanità appassionata è conseguenza tormentata eppure nitida dello scavo fin nel midollo del personaggio e dello spirito dell'opera (lavoro sul personaggio e sul canto, sull'Interpretazione, che a Cappuccilli riesce pressoché sempre -Verdi soprattutto ma non solo-, e che in studio può venir svolto con tutto il tempo necessario a disposizione nel proposito di lasciare una profonda esemplare impronta, testimonianza preziosa e di riferimento assoluto per i posteri). Rinnovo ancora le mie scuse, rispettata e amabile Alice, e ti ringrazio e saluto con affetto. Santino
  • Autore: Alice, 12/10/2013

  • Hai ragione, Santino! Non solo Verdi!!! C'erano anche i tanti Gérard e alcuni Tonio, Alfio, Michele, Scarpia, Barnaba, Figaro, Marcello, Riccardo, Valentino, Escamillo, Visconti, Nottingham, Enrico, Gellner, Hermann. E poi c'era quella inegualiabile voce. Mi manca tanto tutte le volte che sento una voce di baritono. Ciao Santino. Alice
  • Autore: Santino 78, 23/10/2013

  • Cara gentile Alice, dell'approccio cappuccilliano sempre splendidamente e sostanzialmente lirico, romantico e verdiano ho parlato o meglio scritto una o più volte anche in questo sito, ad esempio nel mio pezzo d'apertura qui sopra. Approccio che arricchisce i ruoli veristi senza scontrarsi con essi. Nel mio primo 'articolo' faccio a pezzi la stolta tesi secondo cui Piero sarebbe un baritono più verista che verdiano, citando verso l'inizio proprio il ruolo di Gerard nello Chenier e quello pucciniano postverista di Michele ne "il Tabarro" (sul quale mi soffermo pur nell'esigenza di sintesi). Quando scrivo di Cappuccilli spesso cito la sua elegante e sublime interpretazione di Riccardo Forth (e pure in questo sito l'ho fatto a più riprese, nel topic in cui dialoghiamo ma pure in uno dedicato ai baritoni lirici), nell'incisione che -nonostante la da me assai osteggiata accoppiata Bonynge/Sutherland con annesso un discutibile Pavarotti e per fortuna il quasi sempre eccellente Ghiaurov- ha contribuito non poco a farmi innamorare del ruolo di Riccardo stesso, dell'opera "I Puritani", del registro baritonale e ovviamente del suo a mio parere maggior esponente dal secondo 900 a oggi (il nostro amato Piero, appunto). Senza voler fare autopromozione, ti rimando (sempre che tu ne abbia tempo e voglia, Alice) al forum sui baritoni lirici anche per quanto concerne il Figaro rossiniano dal mio grande concittadino affrontato in gioventù (ruolo leggero, a tratti pressoché tenorile, che Piero canta sfruttando la squillante zona più alta della sua ampia estensione e tessitura). Non amo il verismo, né l'operismo francese; tuttavia indiscutibilmente di assoluto valore e riferimento sono le interpretazioni di compar Alfio, Tonio/Taddeo e Gellner nell'invece dal sottoscritto molto apprezzata 'Wally' del sempre sottovalutatissimo e maltrattato Catalani. Il Barnaba cappuccilliano è esemplare (e da ricordare senz'altro per l'incisione con Gioconda-CALLAS), ma nell'istrionico e trucido ruolo del 'terribile cantore' gli preferisco Bastianini, che è l'unico baritono del resto in grado per quanto mi riguarda di rivaleggiare talvolta con il Nostro (in diversi ruoli verdiani il senese giunge spesso per me ottimo secondo, come condivisibilmente confermatomi nel referendum recente sulla 'voce verdiana' di cui pure tratto in questo sito, all'interno della sezione 'lyrics gossip'). Scusa la puntigliosità venata di permalosità, cara paziente gentile Alice, ma ho per natura ed esperienza il fondato timore di venire poco letto oppure letto distrattamente e presto dimenticato. Ti saluto con rispettoso affetto e simpatia. Santino Sardo da Trieste p.s. nel ruolo di Scarpia, affrontato forse tardivamente, Piero non può dare il meglio di sé : l'impervio monologo a fine atto primo -dove è necessario interrompere il canto e mescolarlo di continuo con un perforante declamato/recitato sopra il coro medievaleggiante e il tumultuoso crescente oceano orchestrale- è davvero troppo lontano dalla tecnica, dalla poetica, dall'universo vocale pur vasto di Cappuccilli (meglio il secondo atto, e comunque preziosa la registrazione in virtù dell'interpretazione munifica, elegante e commovente di Ghena Dimitrova, memore della 'Divina lezione').
  • Autore: Alice, 27/10/2013

  • Caro Santino! Confermo il tuo sospetto di non aver letto ciò che hai scritto in passato. Ho trovato il Lyric Gossip e il tuo articolo sul referendum "Classic Voice" (che io evidentemente ignoravo) e ho anche rintracciato l'articolo sulla Gazzetta di Parma. Sono d'accordo con te su tutto quello che scrivi e anche riguardo alle voci sono in sintonia con te. Sono sorpresa del risultato di quel referendum pur essendone molto contenta. Ho amato, amo e amerò sempre Maria e ugualmente il grande Piero. Certo non compensa il dolore di vederlo dimenticato e valutato ingiustamente. La "Lettera al Direttore" di Mirko in coda all'articolo sul referendum mi ha rattristato molto anche se sapevo delle sue difficoltà finanziarie. Ti saluto cordialmente Alice
  • Autore: Santino 78, 09/11/2013

  • Con quest'oggi siamo a 84 anni dalla nascita di Piero (morto nel 2005, o forse in un certo senso nel '92 -riferimento all'assai debilitante incidente stradale). La ricorrenza mi offre lo spunto per criticare e stigmatizzare le varie enciclopedie e biografie (incluse le poche valide, non bignamistiche e complessivamente apprezzabili) in merito alla disattenzione, alla superficialità, a quella forma a mio parere di mancanza di rispetto rappresentata dall'inesattezza nel riportare la vera data di nascita. Sorprende che tutti o quasi sbaglino a indicare l'anno natale di Cappuccilli, il quale esplicitamente in un'intervista in occasione del ritiro di un premio (attorno al '90, filmato credo ancora reperibile su youtube), interrogato sul tema evidentemente da sempre motivo di confusione, sgombera il campo da ogni dubbio affermando di essere nato nel 1929 e non nel '28 o nel '26 (gli errori peraltro tuttora più frequenti). La memoria è importante. La memoria è rispetto. Il delittuoso oblio passa anche attraverso questi dettagli che in verità dettagli non sono affatto. Santino da Trieste
  • Autore: Santino 78, 09/11/2013

  • P.S. (del mio precedente pezzo, scritto anch'esso oggi 9 novembre) Il premio di cui parlo è per l'esattezza il Luculliano d'Oro. Effettivamente il filmato dell'intervista è ancora disponibile, in più video, su youtube. Non so dire l'anno, ma non credo di sbagliarmi di molto confermando il '90 o giù di lì. St.no (Ts)
  • Autore: Santino 78, 14/11/2013

  • Anche il nuovo sito a Piero dedicato, assai poco pubblicizzato e introvabile digitando, sbaglia clamorosamente a riportare l'anno di nascita. Mi è inoltre capitato di rileggere un articolo stelle e strisce all'indomani del decesso, nel quale Cappuccilli viene -al di là di qualche formale coccodrillesco apprezzamento- considerato una sorta di piccolo fenomeno provinciale, che mai avrebbe davvero sfondato, e la cui voce avrebbe sempre sofferto d'una certa rozzezza, monotonia, scarsa abilità nei passaggi più delicati e tecnicamente impegnativi. Che dire? Io credo di aver scritto abbastanza nell'intento appassionato e sincero di rendere omaggio e merito e onore al Nostro (a quella che rimane e sarà sempre per me La Voce Maschile Lirica), confutando le tesi stolte dei denigratori, ma... io conto nulla. Alice preziosa e gentile e cara, non è terribilmente desolante e disarmante tutto ciò? Io mi sono rassegnato. Definitivamente. E' un'epoca orrenda, in cui ai Grandi ovvero alLa Bellezza ovvero aL Divino (Callas, Beethoven, Dostoevskij in letteratura) vengono comodamente e pavidamente preferiti i piccoli vani rassicuranti ragionevoli razionali moderni talenti. -solo nell'Antico sta la forza rivoluzionaria del Nuovo, che rompe gli schemi consueti e quindi già vetusti e spalanca le porte deL Sacro Terrifico Meraviglioso Mondo dimenticato e sepolto dal codardo tremante strisciante sempre più pusillanime cieco abbrutito 'uomo' di questo tempo sbagliato. In rabbuiata fede Santino Sardo da Trieste
  • Autore: Alice, 17/11/2013

  • Ciao Santino! Certo. Hai ragione: ll "Luculliano d'Oro" gli è stato consegnato il 24.2.90. Lui rispondeva sparato alla domanda sulla sua data di nascita "novenovembreventinove"! Non sarà stato certo per civetteria, non era sicuramente il tipo da farlo e non capisco perché ci siano altre date in giro. Sul sito di "amicidellamusica.wordpress.com" (è forse questo che citavi tu?) diretto dal suo figlio minore però mettono 1926 come anno di nascita e una mia e sua conoscente che si dice sua coetanea (o forse desiderava esserlo) giura di aver visto sul suo passaporto il 1928. Su quel sito ne annunciavano uno nuovo "admpierocappuccilli.it" che però non è ancora attivo. Ne conosci un'altro? Io non ne ho trovati. Non essere triste, Santino. Hai il talento di scrivere esprimendo la tua opinione e puoi ribellarti così. Io mi consolo sentendo e vedendo registrazioni e pensando a tutte le volte che ho avuto la possibilità di vederlo sul palcoscenico seguendolo per tutta l'Europa. Noi sappiamo chi era il migliore. Ti saluto. A. De Micheli da Zurigo
  • Autore: Santino 78, 23/11/2013

  • Alice veramente cara, mi riferisco al sito 'pierocappuccilli.it', introvabile se non si digita esattamente il nome del sito stesso. Da un po' è attivo, ma appunto riporta un errato anno di nascita (come pressoché tutte le biografie ed enciclopedie e più o meno validi riassunti della vita e carriera del Nostro amato Piero). Grazie per le sempre tue utili e preziose e gentili parole. Ci siamo incoraggiati e sostenuti a vicenda, in questi mesi, ma il mio è uno sconforto che va al di là della pur deprimente sottovalutazione del protagonista di questa pagina di forum peraltro da me voluta e riccamente inaugurata e -assieme a te e al tuo competente appassionato contributo- resa importante e piena di spunti, osservazioni, informazioni, fondamenti ovvero appassionate ragioni per comprendere/riconoscere/amare Cappuccilli, la sua grandiosa arte, il suo geniale talento, la sua meravigliosa unicità contraddistinta da perfezione tecnica, versatilità e profondità d'interpretazione, verdianamente romantico e fedele approccio all'autore, pulizia e intensa emozionante efficacia del sempre umano accorato (senz'ombra di facile e/o forzata retorica) massimamente espressivo poetico canto (davvero Lirico). Se mi hai letto anche solo in questo spazio, puoi renderti conto che il mio è un abbattimento coinvolgente quest'epoca, la pochezza di chi dovrebbe avere autorità in materia -ma anche di chi l'autorità se l'arroga- e invece non vede e non riconosce più La Bellezza (discorso che io estendo molto, andando ben oltre l'immediato e il contingente, a costo di rischiare l'apparente off topic). Ancora grazie per tutti i tuoi interventi e per ogni tua parola, sensibile elegante acuta generosa comprensiva Alice. Umilmente ti saluto, con autentico affetto. Santino
  • Autore: Alice, 27/11/2013

  • Hallo Santino! Mille grazie per l'indirizzo. Sono riuscita a trovarlo solo dopo averlo digitato su Google. A parte la data di nascita che evidentemente deriva dal libro "Piero Cappuccilli, un baritono da leggenda" (che non mi ha sodisfatto), quel sito mi piace. Rispecchia veramente qualcosa di lui (la felicità nei suoi occhi al timone dell'amatissima "barca"). Nella rubrica "archivio" ho ritrovato una vecchia conoscenza, i signori Weisse da Weiblingen che conosco da quando ho cominciato a corrergli dietro. La registrazione "di Provenza" con il "bis" è stata fatta nel giugno 1976 a Zurigo in una Traviata diretta da Nello Santi con Maria Chiara e Gianni Raimondi e con me tra il pubblico in estasi. Che bei tempi….. Fatti coraggio Santino, bisogna continuare a parlare di lui. Carissimi saluti Alice
  • Autore: Santino 78, 07/12/2013

  • Alice veramente cara, com'è bello non essere soli nell'ammirazione appassionata di qualcuno o qualcosa! Per fortuna esistono ancora persone come te ! Molto contento d'esserti risultato utile nel fornirti l'indirizzo del sito. Il tuo entusiasmo traspare in ogni tua riga, e comprendo ciò che intendi quando parli di ascolto in estasi. Hai gradito tutta la playlist di audiovideo proposta dal sito? A me non dispiace, poiché (nonostante la mia storica avversione per le estrapolazioni -ma qui si può concedere uno strappo alla regola) mi sembra un possibile buon viatico, un'iniziazione valida per chi non conoscesse l'arte e la grandezza del nostro amato Piero. Io, pur possedendo grazie al cielo diversi cd di melodrammi incisi in studio da Cappuccilli, e pur avendo a disposizione youtube e i tanti filmati e registrazioni live ripresi da quella playlist (soltanto il brano da 'La Favorita' è stato per me un inedito), ho terminato l'ascolto devastato dalla commozione e dalla gratitudine. Un uomo può cantare con eguale e/o eguagliabile verità, umanità, dolcezza, forza, intensità, profondità, poetico lirismo, sublime eleganza e perfetta Bellezza ? Non esiste altra Voce maschile che può (in)cantare così. Perché ogni volta (come sosteneva Furtwangler rispondendo a chi lo criticava circa la sua insistenza sul repertorio beethoveniano) è un'esperienza un po' diversa, oppure una meravigliosa sempre nuova conferma. Ora, deliziosa Alice, ti propongo una mia playlist o meglio classifica di quelle che per me sono le maggiormente efficaci e poetiche interpretazioni del Nostro, ossia i ruoli in cui a parere del sottoscritto il mio grande concittadino è stato più che perfetto, trascinante, profondamente nella parte e oltremodo emozionante, con inarrivabile magistero in termini di rigore e Bellezza assoluta d'Interpretazione. Sono interessato alla tua opinione, amabile Alice, e curioso di vedere fino a che punto siamo in sintonia. -per un approccio e un'analisi un po' meno ludici, rimando il lettore ai miei precedenti pezzi in questa pagina (assieme a quelli di Alice) e in particolare al mio 'articolo' d'apertura- Eccoti, carissima, la mia personale classifica (ho scelto di fermare la selezione, con ineluttabili dolorose esclusioni, al magico e squisitamente musicale numero 12) : 1.Simone Boccanegra, 2.Rodrigo di Posa, 3.sir Macbeth, 4.sir Riccardo Forth, 5.Giorgio Germont, 6.Rigoletto, 7.Renato ('un Ballo in Maschera'), 8.Nabucodonosor, 9.Michele ('il Tabarro'), 10.Gerard, 11.Jago, 12.Carlo di Vargas. Che ne pensi, gentilissima ed esemplarmente educata Alice ? Fammi sapere, se trovi modo e tempo e divertito piacere. E poi un'ultima cosa (mi venga perdonata l'autopromozione) : ho scritto qui su Lyrics gossip un omaggio alLa Divina MARIA in occasione del 90esimo anniversario della nascita...e sarebbe bello se tu Alice lo leggessi, comunicandomi magari in seguito la tua impressione sul mio piccolo poetico contributo. Ti ringrazio, prezioso splendore, e ti saluto con avvolgente profondo speciale grande affetto, unito a simpatia, stima, ammirazione, umilmente autentico rispetto. Santino (Ts)
  • Autore: Santino78 (Vers La Flamme), 18/12/2013

  • Nessuna risposta, ahimè. Prima o poi doveva accadere (naturalmente sul più bello). Troppa invadenza, troppe richieste e anche Alice, mio unico prezioso gentile paziente interlocutore, si stancò di me, abbandonandomi. Grazie al sito, al team di Liricamente, per quest'anno quasi esatto (primo mio pezzo datato 1 gennaio 2013) in cui ho potuto scrivere in sostanza liberamente tutto ciò che -nei limiti d'un luogo virtuale con le ovvie esigenze di sintesi- avevo in animo di esprimere. grazie Alice per il tuo competente contributo, la tua passione e la tua pazienza. Mi spiace d'averti in qualche misura deluso e/o infastidito, poiché altrimenti non si spiega questo eloquente tuo silenzio. Devo ricredermi su alcune cose dette nell'ultimo pezzo qui, nel cappuccilliano forum da me voluto e aperto e assieme ad Alice arricchito: non sono stato molto utile, non mi è dato di condividere con alcuno le mie passioni, che isolate e in lontananza assieme a me, dietro il nero nero sipario, si consumano e inceneriscono fino all'estinzione. Di più non chiedo. Il mio canto s'interrompe. Buona prosecuzione a tutti voi. Un invisibile ultimo inchino, nello spento gelo del teatro... vuoto. st.no s. (ts)
  • Autore: Alice, 31/12/2013

  • Mi dispiace, caro Santino. Ho risposto a suo tempo, penso il 18 o 19 dicembre, non mi ricordo esattamente quando, includendo la mia classifica dei 12 preferiti del nostro Piero e inviata normalmente come tutti gli altri testi in precedenza. Non riesco a capire come mai non è stato pubblicato questa volta. Santino, ti farò avere la mia risposta il più presto possibile, dopo che avrò ricostruito la mia classifica. Saluti e auguri (oggi è il 31). Alice
 

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