Risposte per il messaggio: »: Vibrato e Trilli nel canto liricoAutore: Giorgia, 01/10/2009- Ciao a tutti! Mi chiamo Giorgia e da alcuni mesi mi sono avvicinata allo studio del canto: ancora è tutto da capire e da provare. La mia insegnante dice che per quanto riguarda il vibrato, questo dovrebbe venire da sè, spontaneamente, ma ho qualche dubbio: se fosse solo spontaneo sarebbe sempre uguale, invece, ascoltando dei cantanti, si nota ampiamente che il vibrato può essere velocizzato, rallentato o addirittura "bloccato" (passatemi i termini poco tecnici!). Esistono allora degli esercizi per svilupparlo? Altra curiosità: come si fa ad eseguire un trillo?
Grazie grazie e grazie ancora a tutti coloro che potranno rispondermi.
Autore: aly, 06/10/2009- Il vibrato è naturale, e la tua insegnante ha fatto bene a dirtelo. Pertanto varia da voce a voce! Quando il vibrato è molto rallentato, si dice che la voce "balla"; quando invece è molto frequente, sembra il belato di una capretta. In tutti e due questi casi, c'è un errore (o più) di tecnica. Il primo riguarda il fiato: in genere la voce balla per esempio quando il fiato è preso troppo in basso, invece "bela" quando è troppo alto; un vibrato molto frequente può essere dovuto a eccessiva spinta del fiato che deve fluire naturalmente; un vibrato molto rallentato può essere dovuto a problemi alle corde o a una voce stanca o "vecchia" etc...
Questo riguarda anche grandi cantanti, per esempio Graziella Sciutti e anche (anche se molto meno) Lucia Popp, pur essendo grandissime cantanti, hanno un vibrato molto frequente; invece la Callas del suo periodo calante (quando stava già cominciando a perdere la voce) aveva alcune zone in cui "ballava" (prova ad ascoltare "Depuis le jour" della Louise di Charpentier: ad un certo punto lei canta "Je suis heureuse ---/qui fa la nota acuta che balla/--se, trop heureuse/ e qui invece il vibrato torna normale). Il che vuol dire che si può anche fare qualche piccolo errore e riuscire comunque a cantare bene.
Per quanto riguarda il "bloccare" il vibrato, credo che tu stia parlando di quell'effetto che si ottiene per esempio sulle note acute lunghe, tenendole dapprima fisse e poi lasciandole vibrare (tutto Haendel ne è pieno, e anche Mozart ---> vedi per esempio Così fan tutte, il duetto di Dorabella e Fiordiligi "Ah guarda sorella" o il sestetto "Dammi un bacio o mio tesoro" in alcune interpretazioni). A dire il vero, il canto è fatto di sensazioni, e il più delle volte basta pensare a qualcosa per farla correttamente. Io per esempio penso qualcosa del tipo "la nota non è ancora finita, non è ancora finita, continua" ed è come se avessi un obiettivo da raggiungere e questo più io cerco di raggiungerlo più si spostasse in avanti. Finchè a un certo punto, quando la nota deve vibrare, penso "ecco! l'ho raggiunto" e la nota vibra. Se ci pensi, il vibrato è naturale, però tu non vibri su tutte le note: per esempio, se fai un vocalizzo di note legate, mica vibri sulla prima nota! Sulle prime parti delle frasi non vibri (sennò sarebbe proprio brutto!) perchè stai ancora pensando di mandare il fiato in una posizione specifica; cominci a vibrare quando la nota è per così dire posizionata e puoi lasciare la voce libera di fluire in un posto già definito e "fermo". Pensa alle colorature! Nel Barbiere di Siviglia, alla fine, c'è il duetto "Ah qual colpo" che termina con delle colorature lunghissime tutte sullo stesso fiato, ma mica le note delle colorature vibrano! Vibrano invece le ultime note e le note tenute, anche poco, perchè comunicano un messaggio del tipo "sono qui, ferma, bella tranquilla" e inducono la gola a rilassarsi ulteriormente.
Per quanto riguarda i trilli, se tu hai il Vaccaj c'è un esercizio che è detto "propedeutico al trillo" , ovvero "Se povero il ruscello", che ti insegna come cantare in velocità gruppi di intervalli congiunti del tipo re-do-re-do-re-do-re-do (che altro non è che un trillo di cui sono scritte le note). Una volta che hai imparato a cantare tutte le note scritte, aumentando progressivamente la velocità dovresti imparare il trillo.
Autore: Giorgia, 08/10/2009- Che dire? Perfetto! E' proprio quello che volevo sapere! Grazie infinite!
Autore: Yuri, 18/11/2009- Bravissima Aly e grazie per aver condiviso queste informazioni. Pero' una cosa mi lascia perplesso. Deduco che Giorgia ha capito perfettamente cosa, Aly, tu volessi significare con le "espressioni fiato preso in basso" e "fiato preso in alto" - il che e' sorprendente, per essere agli inizi degli studi!
Aly, non per niente ma... che non e' possibile spiegare meglio il concetto? Grazie
Autore: Giorgia, 18/11/2009- Aly ha utilizzato una terminologia usata in alcuni testi di tecnica vocale che ho letto (e anche dalla mia insegnante, a dire il vero). Ma come sempre tra il dire e il fare. E comunque una spiegazione in più non guasta mai!
|