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Il sogno di Rigoletto - Cortometraggio

Redazione Liricamente, 07/04/2014

In breve:
Per tutti gli amici di Liricamente il regista Mauro Maletti e lo sceneggiatore Daniele Rubboli offrono un imperdibile cortometraggio per tutti gli amanti dell'opera lirica: "Il sogno di Rigoletto".


Il sogno di Rigoletto” non è un film. E' un cortometraggio.

Il sogno di Rigoletto” non è ispirato alla storia del capolavoro verdiano. E' il racconto di un perdente.

Il sogno di Rigoletto” non è un omaggio a Giuseppe Verdi. E' un affettuso pensiero rivolto a tutti coloro che non sono mai riusciti a tirar fuori dal cassetto i propri sogni.

Guarda il cortometraggio

Lo ha realizzato il regista Mauro Maletti di Modena, un poeta dell'immagine che viene dalla fotografia e dal restauro delle opere d'arte.

Lo ha ideato e sceneggiato Daniele Rubboli, anche lui modenese, da 34 anni esiliato a Milano: giornalista e scrittore, operatore teatrale a 360 gradi.

Lo ha interpretato con una forza scenica sorprendente Gabriele Nani, giovane ma affermato baritono di Bergamo che Rubboli fece debuttare ai tempi del mitico Teatro Rosetum di Milano, ed ora canta nel mondo, tanto che nei giorni delle varie presentazioni del film a Guastalla, Finale Emilia, Modena, Milano, non ha mai potuto essere presente perchè impegnato in teatro a Seul.

Con lui Gianni Giovanoli, basso della storica Corale Rossini di Modena dove cantarono i Pavarotti, padre e figlio, e gran parte dei suoi colleghi coristi, bravissimi a dare verità ad un racconto un po' naif, che strizza l'occhio al cinema neo - realista. E c'è un campione italiano di fisarmonica, Silvano Ballerini che, quando non suona O Ciciornia (Occhi neri) o pagine verdiane, improvvisa in diretta sul set musica di intrattenimento.

La colonna sonora interamente affidata alla fisarmonica è uno dei punti di forza del cortometraggio e una delle scelte piu' applaudite anche a Milano dove, per la presentazione all'illustre Circolo Volta, c'era un padrino d'eccezione, il tenore Nicola Martinucci, ed una folla di vecchi abbonati della Scala.

La fisarmonica è lo strumento ideale per accompagnare chi canta all'osteria, e il protagonista di questo racconto, conosce solo questa realtà. Così quando riesce, nel sogno, a salire su un palcoscenico vero, in un teatro vero, si porta dietro il suono della fisarmonica perchè gli appartiene come un vestito vecchio, ma comodo.

Girato in parte in una ricostruita osteria nella campagna di Modena che si rifà a tanti locali Anni Sessanta e Settanta oggi scomparsi, per le scene di teatro si è andati in quello seicentesco della Rocca di Novellara, gentilmente concesso da quel Comune, e riempito da melomani di casa, ma arrivati anche da Modena, Reggio E., Guastalla, Mirandola, Carpi e perfino Finale Emilia e Bressanone!

Tutto è stato realizzato nei tempi nei quali, in un teatro di provincia, quelli che non hanno sovvenzioni e vivono sul botteghino, si mette in scena un'opera lirica: solo due giorni. Senza prove, in diretta dalle 15 alle 23, come piace a Rubboli che aveva preparato la sceneggiatura nei dettagli, in modo che ci fosse un binario sicuro.

Alcuni momenti sono stati girati anche all'aperto, di notte, nella piazzetta della Pomposa, a Modena, dove i coristi della Rossini, preparati da Luca Saltini, interpretano un suggestivo “zitti zitti corriamo a vendetta” attaccati alla cancellata di una casa antica.

Il regista Mauro Maletti ha seguito l'amico Daniele Rubboli in una sorta di accorato pensiero al popolo emiliano-romagnolo così impastato di febbre per il teatro d'opera.

Un pensiero per quelli che andavano all'osteria per giocare a carte, bere Lambrusco, mangiare uova sode, salame e bensone, ma ascoltare anche i canti di qualche dilettante, o di vecchi professionisti che, usciti dalle stagioni teatrali, cercavano ancora qualche brandello di pubblico, vicino a casa.

Un pensiero, appena velato di tristezza, per chi ha fatto scorrere gli anni della propria vita accarezzando un sogno che non ha potuto o voluto realizzare.

I titoli di coda scorrono sul volto di Angela Alesci, promettente soprano lirico, che viene dalla chitarra classica e dal liuto, grande interprete di musiche trobadoriche, che Rubboli ha fatto debuttare nel teatro lirico: a Forlì come Elsa nel Lohengrin, a Lecco come Micaela in Carmen. Lei il suo sogno lo sta realizzando e questo è l'augurio che gli autori fanno a tutti coloro che guardano il film.

Realizzate i vostri sogni.


 
 
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