In breve: Nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2014 è morto il tenore Carlo Bergonzi, voce verdiana per eccellenza. Con il cigno di Busseto condivideva le origini della pianura parmense. Ci lascia un'altra pietra miliare della lirica.
Nella
notte tra il 25 e il 26 luglio è morto il tenore Carlo Bergonzi,
all'istituto Auxologico di Milano. I funerali si terranno lunedì 28 alle ore
15.30 a Busseto, dove due settimane fa si era tenuto un concerto per festeggiare
i suoi 90 anni, compiuti il 13 luglio.
Originario di Vidalenzo di Polesine Parmense, Bergonzi è stato definito il
"tenore verdiano del secolo" anche perché resta l'unico interprete ad avere
all'attivo nella propria discografia tutte e 31 le aree verdiane per tenore.
"Forse è arrivato il Radames che sognava Verdi". Così scriveva il
'New York Times' nel '56 dopo il debutto al Met di Carlo Bergonzi nell''Aida'.
Un vero trionfo di critica e di pubblico.
Iniziò gli studi a soli 16 anni al Conservatorio A. Boito di Parma. Dopo
la seconda guerra mondiale riprese gli studi e debuttò nel 1947 come baritono
nel ruolo di Figaro nel Barbiere di Siviglia nel teatro parrocchiale di Varedo,
vicino a Milano.
Comprese successivamente che la sua voce poteva espandersi ulteriormente
quindi decise di studiare da tenore e debuttò nel 1951 nel ruolo di Andrea
Chénier di Giordano a Bari.
Ha calcato i palcoscenici dei teatri più prestigiosi di tutto il mondo
ricevendo numerosi apprezzamenti dalla critica e dal pubblico. Ha abbandonato
la scena nel 2000 dopo un debutto nell''Otello' alla Carnegie Hall di New York
dove, dopo avere cantato senza problemi nel corso della prova generale, alla
prima abbandona la scena al termine del secondo atto a causa di
un'indisposizione.
Il Club dei 27 di Parma ha insignito Carlo Bergonzi del titolo di
Cavaliere di Verdi il 24 maggio 1986: un'onorificenza riconosciuta a
chi ha contribuito a diffondere nel mondo la figura e le opere di Giuseppe
Verdi.
Liricamente.it utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie
Leggi tuttoOk