Nel terzo anniversario della scomparsa della cantante che con la sua voce ha
incantato le platee di tutto il mondo, il Teatro Regio di Parma annuncia
l'avvio di un percorso che porterà alla creazione di un Museo dedicato a
Renata Tebaldi.
Nelle meravigliose sale del Castello di Torrechiara, a pochi chilometri
da Parma, saranno raccolti centinaia di oggetti appartenuti al grande soprano
fra cui oltre cinquanta abiti di scena firmati da artisti e stilisti del calibro
di De Chirico e Dior, splendidi gioielli, bauli da viaggio e rari
documenti che ripercorrono la carriera della Diva. Il fotografo Oliviero
Toscani, famoso non solo per le sue celebri campagne d'immagine, ha
accettato la sfida di mettere la propria passione per la prima volta al servizio
della grande musica.
La realizzazione del Museo sarà affidata al Teatro Regio di Parma che ha
recentemente siglato un protocollo di intenti per la valorizzazione del Castello
di Torrechiara con il Comune di Langhirano e la Soprintendenza per i Beni
Architettonici e per il Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza. Questo
primo progetto sarà reso possibile anche grazie al sostegno della Fondazione
Cariparma e sarà realizzato d'intesa con la Provincia di Parma.
Il progetto ha preso avvio nel 2005 per l'energico impulso del Comitato
Promotore Renata Tebaldi che, proprio con il Teatro Regio di Parma, ha
prodotto e realizzato la mostra Renata Tebaldi “Profonda ed infinita”,
galleria di suggestioni che ripercorre la vita e la carriera della straordinaria
Donna. Ecco che, dopo il debutto al Regio di Parma, la mostra è stata
presentata al Teatro alla Scala di Milano, allo Statsooper di Vienna, al Teatro
Massimo di Palermo, al Gran Teatro Liceu di Barcellona, all'Opera di Losanna, al
Palazzo Sheremetiev di San Pietroburgo, al Teatro Stanislavskij di Mosca e
nel 2008 sarà allestita al Parco della Musica di Roma, al Teatro di San Carlo
di Napoli, all'Opera di Lione.
Renata Tebaldi, una delle più affascinanti voci di soprano dell'ultimo
secolo, nasce a Pesaro il 1 febbraio 1922 ma si trasferisce ben presto a Parma
dove studia con i maestri Brancucci e Campogalliani al
Conservatorio “A. Boito”. Nel 1944 il debutto a Rovigo nel ruolo di Elena
nel Mefistofele di Arrigo Boito. Nel 1946, terminata la
guerra, partecipa al concerto di riapertura della Scala sotto la direzione di
Arturo Toscanini, il quale nell'occasione la definisce Voce d'angelo,
appellativo che seguirà la cantante per il resto della sua carriera. In breve
Renata Tebaldi conquista con il suo canto le platee dei più importanti
teatri d'opera del mondo, a cominciare dal Metropolitan di New York.
Faust, Aida, Traviata, Tosca, Adriana Lecouvreur, Wally, La forza del destino,
Otello, Falstaff e Andrea Chénier sono le opere maggiormente legate alle sue
memorabili interpretazioni. Nel 1976 Renata Tebaldi lascia definitivamente il
palcoscenico, dopo un concerto d'addio al Teatro alla Scala. Fra i direttori
d'orchestra che hanno collaborato con la grande cantante figurano i nomi di
De Sabata, Giulini, Toscanini, Solti, Karajan. Renata Tebaldi si è spenta il
19 dicembre 2004 nella sua casa di San Marino, a 82 anni di età.
Non avrei mai pensato di essere coinvolto in una operazione che avesse a che
fare con la musica lirica e in particolare con una cantante già a me nota sin
dall'infanzia. Pur conoscendo i nomi dei musicisti più noti e di artisti famosi
non posseggo alcuna cultura al riguardo. È forse proprio per questa ragione,
quando mi è stato proposto di lavorare ad un nuovo progetto dedicato a Renata
Tebaldi, mi sono detto “non è mai troppo tardi!”. E dal momento che credo
nell'importanza della ricerca e della sperimentazione in ogni campo, ho pensato
che questa poteva essere davvero la migliore occasione per accendere in me e
negli altri nuovi e particolari interessi.
Oliviero Toscani
Con questa collaborazione tra Istituzioni ed Enti di prestigio, intendiamo
valorizzare i due più importanti patrimoni culturali di Langhirano, dando loro
una vetrina internazionale.
Stefano Bovis
Sindaco di Langhirano
La creazione di un Museo dedicato a Renata Tebaldi, nelle sale di questo
magnifico castello, è un traguardo straordinario a cui speriamo di arrivare
presto. Il percorso avviato con la mostra Renata Tebaldi "Profonda ed infinita"
sembra avere ora un importante momento di svolta. Anche in questa occasione, ci
riempie di orgoglio la fiducia riposta nel nostro Teatro dalle Istituzioni che
si sono ritrovate per dare corpo a questo sincero omaggio alla vita e all'arte
della grandissima artista
Mauro Meli
Sovrintendente del Teatro Regio di Parma
La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le
Province di Parma e Piacenza è stata istituita nel 2005 e da subito si è
impegnata a promuovere strategie tese alla valorizzazione dei complessi
monumentali di cui ha gestione diretta: il Castello di Torrechiara a Langhirano
(Pr) e quello Malaspina a Bobbio (Pc). Al fine di avviare nuove linee di
sviluppo, la Soprintendenza coinvolge Istituzioni locali e partner prestigiosi.
Nell'ambito di questa importante attività si colloca la collaborazione con il
Comune di Langhirano e il Teatro Regio di Parma con i quali sono state
concertate una serie di iniziative culturali tra le quali si ricordano, anche
per i notevole successo di pubblico, i concerti domenicali ospitati nel Castello
di Torrechiara nell'ambito del Festival Verdi 2007. La Soprintendenza è ben
lieta di ospitare ora in questa splendida cornice monumentale la mostra sulla
divina e indimenticabile Renata Tebaldi.
Luciano Serchia
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le Province di
Parma e Piacenza
“Mi interessa”. Così, dopo avermi ascoltata con pazienza ha risposto
Oliviero, e improvvisamente quella che sembrava una bella idea – coinvolgere un
genio del nostro tempo per rendere omaggio ad una artista di tutti i tempi – è
diventata una nuova e grande responsabilità. Sono felicissima che con lui il
Comitato Renata Tebaldi ha trovato qui tante istituzioni ma più ancora tanti
amici, tante persone in grado, come me, di sognare.
Giovanna Colombo
Presidente Comitato Renata Tebaldi
Mai come oggi la capacità di conservare e rinnovare una così importante
tradizione di valori richiama alla capacità di concordare sinergie, condivisione
di intenti e programmazione: un ruolo che le Istituzioni parmensi hanno saputo
interpretare in un'offerta culturale, artistica e teatrale di ampio respiro. In
tale realtà la Fondazione Cariparma ha dalla sua nascita costantemente
affiancato la vita della città capoluogo e del territorio provinciale, ponendosi
ora più che mai come indispensabile attore dei più significativi progetti di
sviluppo e promozione culturale.
Carlo Gabbi
Presidente Fondazione Cariparma |