Durante le vacanze di Natale, desideriamo proporvi una lettura molto
interessante. Si tratta del libro "Marcello Del Monaco - Il maestro dei
tenori" a cura di Donella Del Monaco ed Elena Filini,
con un saggio di Franco Fussi - Diastema Editrice. Questo
volume ricostruisce memorie inedite della famiglia Del Monaco includendo le
originali testimonianze di Alberto Del Monaco, fratello di
Mario e Marcello e di Giancarlo Del
Monaco, primogenito del tenore e regista internazionale, ma è insieme
il primo tentativo compiuto di riflessione su un'impostazione vocale, la
cosiddetta tecnica Melocchi-Del Monaco, intorno alla quale oggi ferve un ampio
dibattito.
A sostegno dell'astro del grande Mario Del Monaco fu schierata un'intera
famiglia e in particolare il fratello Marcello, intellettuale e gentile, ottimo
musicista, fine poeta, destinato a scoprire, a oltre tren'tanni, la propria
vocazione di maestro di canto.
Il libro, particolarmente curato nel testo e contornato da bellissime foto,
si arricchisce con due cd che da soli rappresentano una vera e propria "scuola
di canto" con arie cantate da coloro che hanno messo in pratica la suddetta
tecnica di canto: Gianfranco Cecchele, Angelo Mori, Nicola Martinucci ,
Silvano Carroli, Giuseppe Giacomini, Nicola Martinucci e molti altri
che hanno rilasciato anche delle interviste interessanti.
Riportiamo alcune pagine tra le più interessanti, ma vi assicuriamo che
apportare la scelta non è stata impresa facile, perchè tutto il contenuto è
assolutamente imperdibile!
Intevista di Marcello Del Monaco al fratello Mario - Treviso, 1979
Che
consigli daresti a un giovane che desidera intraprendere lo studio del canto?
Caro Marcellino, per me lo studio del canto si può dividere in due parti:
quella tecnica che si impara a scuola e imposta la voce, e quella interpretativa
e stilistica che sorge pian piano se lo studente è dotato. Se il giovane
possiede delle doti lo dimostrerà rapidamente, se non ne ha non si rivelerà mai
un cantante di talento; potrà essere un cantante di bella voce, ma mai di
talento
Secondo te quali doti deve avere, in ordine d'importanza, un
cantante? Dti vocali, tecniche o sceniche? A mio avviso, la dote più
importante è la voce, poi la tecnica, perchè senza di essa la voce non si può
usare. E' ugualmente importante la personalità interpretativa che fa la
differenza tra il cantante e l'artista. Se non hai una buona tecnica e anche un
bel modo di cantare, non sarai mai un divo.
.... La bellezza fisica è importante? Importantissima. Alcuni
cantanti, uomini e donne, hanno puntato molto sulla loro avvenenza. Certo è che
il pubblico dirà sempre: ha fatto carriera anche perchè è una bella donna o un
bell'uomo. Caruso era brutto, anzi bruttissimo, però ha fatto carriera lo
stesso. Se c'è la bellezza è meglio, ma non è determinante. Sarebbe fatuo e
superficiale per un giovane cantante puntare esclusivamente su questo.
Ripeto: se si possiede una grande personalità e una voce stupenda, la
bellezza sarà un fattore che contribuirà al successo, perchè è chiaro che un
interprete bello, oltre che bravo, riesce a magnetizzare maggiormente il
pubblico rispetto a uno dotato ma con un aspetto poco attraente.
Personalmente, preferisco il cantante non bello fisicamente ma con una bella
voce, piuttosto che uno bellissimo ma dalle doti artistiche modeste. Concludo
dicendo che la bellezza va ben spesa e a buo intenditor....
... Dicono che tu hai cantato di fibra. Come mai allora la tua voce è
durata e dura da circa trentacinque anni? Allora ero sempre in buona
compagnia! Anche Enrico Caruso cantava di fibra, tant'è vero che in principio di
carriera, nel 1908, pur essendo già affermato, gli dissero: "Ma lei, cantando
così, non durerà, perchè bisogna cantare sul risparmio, sull'interesse e non sul
capitale". E lui rispose: "Io sono un cantante, non un ragioniere". E ha cantato
a lungo e bene. Io faccio lo stesso discorso. A me non interessano i cantanti
che risparmiano la loro voce, questo è squallido. Il cantante dev'essere
generoso, deve dare tutto se stesso e non pensare al domani, come un lottatore o
un eroe che dà il suo sangue. Colui che pensa al risparmio non è un artista, ma
come giustamente diceva Caruso, un ragioniere... senza nulla togliere alla
categoria!
Quali accorgimenti tecnici hai adoperato per avere una così lunga salute
vocale? In effetti non esiste un segreto, ma una strada. La voce è una dote
naturale che si può sviluppare attraverso determinati esercizi tecnici. Questi
esercizi si devono fare semper e, allorquando si comincerà ad avvertire la
fprima défaillance vocale, ancor più, perchè non è la voce che si consuma e che
se ne va, è la tecnica che abbandona il cantante. Il segreto è questo: bisogna
saper scegliere il tipo di vocalizzo... tu sai bene quale, e ripeterlo fino a
quando la voce sarà tornata a essere come la natura ce l'ha consegnata. Bisogna
avvertire in tempo i sintomi della fatica vocale, perchè poi è veramente
difficile rimettersi al lavoro per piegare i muscoli e le catilagini.
.... L'intervista prosegue fornendo molti altri spunti di riflessione, ma vi
consigliamo di godervela con calma leggendo e rileggendo il libro.
Particolarmente interessante, i giovani cantanti troveranno la sezione "I
fonamenti della tecnica dai nastri delle lezioni di Marcello Del Monaco" in cui
viene ben esposta la differenza tra appoggio e sostegno, vengono sviscerati i
punti cardine della tecnica Del Monaco (Respirazione e appoggio - La posizione
del canto - Il passaggio di registro) e infine il delicato e spinoso capitolo
sulla scelta dell'insegnante di canto!
Vi abbiamo offerto piccoli accenni perchè non vogliamo togliervi il piacere della
lettura, pertanto non ci resta che auguarvi di trascorrere un lieto e Santo
Natale e un buon inizio d'anno!
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