I microfoni di liricamente questo mese sono tutti per l'ormai ultra ottantenne
Carlo Bergonzi, ovvero uno dei più grandi esponenti del '900 del panorama
lirico italiano.
Molto simpaticamente e con entusiasmo da far invidia ad un ventenne, nonno Carlo
ci ha concesso l'intervista con tanti di saluti finali e consigli per le giovani
leve del teatro lirico; ma ecco come si sono tradotte le vie di fatto...
1) LEI INIZIALMENTE FU IMPOSTATO COME BARITONO. COSA CANTO' DA BARITONO? In conservatorio fui impostato come baritono brillante e per tale cantai
tutti i ruoli attinenti a questo tipo di vocalità dal 1947 al 1950.
Mi ricordo l'ultima recita che tenni da baritono, fu una Madama Butterfly
che cantai a Livorno il 12 Ottobre del 1950 con Galliano Masini nella
parte di Pinkerton e il primo soprano giapponese che venne in Italia a
cantare il ruolo di Cio Cio San.
2) SECONDO CARLO BERGONZI, CHI E' IL PIU' GRANDE TENORE VERDIANO DI TUTTI
I TEMPI? Per me il più grande tenore verdiano e non solo di tutti i tempi è stato
Aureliano Pertile.
Non aveva una voce molto voluminosa, ma era di un bellissimo colore e sorretta
da una tecnica eccelsa.
Quando ero giovane, egli stesso mi insegnò i segreti della respirazione nel
canto.
3) QUAL E' L'OPERA DI CARLO BERGONZI? Non saprei dire perché adoro tutto il repertorio verdiano e verista.
Sarebbe veramente difficile citarne una in particolare perché le amo tutte allo
stesso modo.
4) QUAL E' IL TEATRO PREFERITO DI CARLO BERGONZI? Io ho cantato in tutti i principali teatri del mondo, ma il teatro S.
Carlo di Napoli, La Scala di Milano e il Metropolitan di New York sono i
quelli che adoro di più in assoluto.
5) CARLO BERGONZI E L'OTELLO DI GIUSEPPE VERDI. L'ho cantato una sola volta in formato concerto.
In secondo momento il direttore Albert Von Karajan mi propose di metterlo
in repertorio, ma gli innumerevoli contratti che avevo già firmato mi tenevano
troppo impegnato per poter studiare la parte del moro di Venezia e così decisi
di non eseguirlo in forma scenica.
6) COSA VUOL DIRE SVOLGERE LA PROFESSIONE DI ARTISTA LIRICO? Vuol dire svolgere una vita di sacrifici, studio e rigore, ma allo
stesso tempo vivere grandi emozioni e soddisfazioni.
Non è da tutti svolgere questo tipo di attività.
Anche chi ne ha attitudine, se non ha un carattere determinato difficilmente può
restare a galla nell'opera lirica.
7) COSA SI PROVA PRIMA DI ENTRARE IN SCENA? I primi minuti sono di assoluto panico.
Da questo punto di vista credo che tutti gli artisti, anche se alcuni ne
soffrono fortemente di questo tipo di emozione, in realtà sono inconsciamente
attratti da tale sensazione.
Io stesso fino alla mia ultima recita tremavo prima di entrare in scena.
8) SECONDO LEI COME SI DOMINA LA COSIDDETTA ANSIA DA PRESTAZIONE? Beh, c'è chi ne soffre di più, come c'è chi ne soffre di meno, ma è
difficile riuscire a dominarla perché di per sé è un'emozione generata dai
propri sentimenti e dal modo di vivere questo ambiente.
Di certo però, da parte mia posso dire che una volta in scena mi accorgevo che
la mia voce suonava bene, non avevo paura più di nulla.
9) QUALI SONO LE PAURE PIÚ FREQUENTI DI UN ARTISTA LIRICO?
Sicuramente quella che possa venire meno la salute e chi fa il cantante lirico
ne ha bisogno veramente di tantissima.
Anche a me durante la mia carriera è capitato di fare delle ottime recite quando
ero in buona salute, come mi è capitato di fare delle recite non buone a causa
appunto di cattive condizioni salutari.
10) QUALI SONO I PREGI E I DIFETTI PER CHI SVOLGE QUESTO LAVORO?
Beh, non puoi seguire la famiglia, i figli, gli amici.
Se si svolge questo tipo di attività a livelli professionistici, si è costretti
a girare di continuo da un teatro all'altro.
Si è nomadi.
11) COSA INSEGNA CARLO BERGONZI AI SUOI ALLIEVI?
Sono due gli elementi che tendo a precisare molto agli allievi della mia
accademia: la giusta respirazione e il giusto repertorio.
Io credo che se un cantante riesce ben ad assimilare questi due concetti, ha
buone prospettive di carriera.
12) COSA CANTA OGGI CARLO BERGONZI?
Ho 84 anni ma non mi spavento affatto della mia età.
Ogni mattina faccio i vocalizzi e canto tranquillamente in accademia quando
faccio lezione ai miei allievi.
Annualmente inoltre tengo dei recital.
File audio di Di quella Pira da Trovatore di Giuseppe Verdi
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Carlo Bergonzi in Ah si ben mio da Trovatore di Giuseppe Verdi
Carlo Bergonzi e Piero Cappuccilli in Don Carlo 1970
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