In tanti anni di militanza nel teatro della musica non mi era mai capitato di
organizzare Audizioni alle quali si presentasse una folla (130 iscritti) che
copriva un arco di età dai 19 ai 49 anni.
Da considerare che queste Audizioni, che faccio ogni due anni, sono finalizzate
ad un rinnovo delle presenze nel Laboratorio Lirico Europeo che dirigo
all'interno del Centro Artistico Culturale Francescano del Rosetum di
Milano.
Un organismo dedicato ai giovani di talento, quindi sotto i 30 anni, che
meritano di debuttare in palcoscenico.
Assieme a me c'era l'attenzione dell'Accademia del Teatro di Cagli che
pure punta sui giovani e sui giovanissimi, ma anche operatori teatrali come
Angelo Cesana del Teatro Cenacolo di Lecco che, pur facendo
cartellone con artisti preferibilmente giovani, accetta anche presenze mature
purché di alto livello professionale.
E mi ha affiancato Giuseppe Oldani, presidente degli Agenti Teatrali
italiani il quale, dovendo servire il mercato della musica è lui pure
attendo ai più giovani perché queste sono le richieste dei teatri, al di là
degli artisti ormai affermati e consolidati.
L'alto target di età che si è presentato nei tre giorni delle Audizioni
fotografa la crisi del teatro musicale nel nostro Paese.
Anche artisti che hanno debuttato da 10 e più anni si ritrovano a casa accanto
ad un telefono che non squilla più.
Il più delle volte non è per demerito loro, ma perché sono diminuite le stagioni
teatrali lungo la penisola italiana e là dove resistono alcuni cartelloni non si
fanno repliche e già è una fortuna se uno spettacolo, magari provato per un
mese, lo si mette in scena due volte.
I tagli alla Cultura dell'attuale Governo sono micidiali per la musica
che non sia quella pop attorno alla quale ruota tanto denaro assieme ad ogni
genere di droghe e a tutto quello che può essere diseducativo per le giovani
generazioni.
Altro aspetto della realtà teatrale emerso in queste audizioni sono gli orrori
provocati da numerose Compagnie Operistiche che a Milano come in tanti
luoghi italiani propongono scandalose produzioni che sono un insulto al buon
gusto ed alla musica stessa.
Impresari senza scrupoli, sanguisughe del pubblico denaro, forti di appoggi
politici del peggior sottobosco, propongono spettacoli dove mandano allo
sbaraglio dilettanti che hanno voglia di esibirsi, senza pagarli o dando loro 40
Euro per la benzina.
Non solo il prodotto che ne deriva è penoso, ma si crea un esercito di illusi
che poi si affacciano alle Audizioni di chi continua a lavorare con rigore e
rispetto dell'arte.
In questi tre giorni ne ho avuto la riprova e ne sono rimasto amareggiato.
Amareggiato perché se i tutori della Legge possono di quando in quando bloccare
i trafficanti di carne umana e mandarli in prigione, contro questi negrieri del
teatro musicale nessuno può far nulla e la loro infamia continua.
Daniele Rubboli
LE NUOVE VOCI DEL ROSETUM
Al termine delle Audizioni sono stati invitati al Concerto Nuove Voci per
il Rosetum, 19 artisti che meritano attenzione. Altri, altrettanto meritevoli,
non sono potuti intervenire sia perché residenti molto lontano sia perché già
impegnati in produzioni teatrali con recite proprio sabato 19 gennaio.
Ecco i nomi:
1. Matsuoka Maki soprano giapponese
2. Fiorelli Sara soprano di Bologna
3. Kim Moon Jin soprano coreano
4. Rossana Cardìa soprano di Cagliari
5. Il Dong Park tenore coreano
6. Margherita Settimo mezzosoprano di Torino
7. Irina Kapanadze soprano della Georgia
8. Anna Maria Carbonera soprano di Novara
9. Jin Soo Choi baritono coreano
10. Ira Iosebidze soprano della Georgia
11. Simone Tannini baritono di Piacenza
12. Eva Troie soprano di Napoli
13. Vincenzo Maria Sarinelli tenore di Lecce
14. Bianca Maria Amato mezzosoprano di Avellino
15. Emiliano Tozzi tenore di Castrocaro
16. Maria Simona Cianchi soprano di Sarzana
17. Svetlana Ignatovich soprano russo
18. Maria Giovanna Michelini soprano di Udine
19. Jessica Casentino soprano di Pavia
Da segnalare tra coloro che non hanno potuto accettare l'invito l'ottimo basso
Abramo Rosalen di Pordenone, lo splendido mezzosoprano Veronica Filippi da Stra'
di Venezia e il tenore pesarese Enrico Giovagnoli davvero bravo!
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