Diva Agatha - mistero per mezzosoprano, percussioni, coro e
orchestra, di Matteo Musumeci, libretto di Massimiliano
Costantino. Teatro Massimo Bellini di Catania 2
febbraio ore 21.
La festa di Sant'Agata è una delle più seguite al mondo ed è
patrimonio dell'Unesco.
Matteo Musumeci e Massimiliano Costantino
hanno voluto omaggiare la santa con una nuova composizione di musica sacra in
scena al Teatro Bellini di Catania il 2 febbraio alle 21. Voce solista,
mezzosoprano Josè Maria Lo Monaco. Percussioni Alfio
Antico.
Matteo Musumeci, giovane compositore catanese noto nel
panorama teatrale e sinfonico italiano e internazionale. Diverse le sue
collaborazioni con Andrea Bocelli e la Sugar di
Caterina Caselli. In questa occasione si è reso disponibile a
raccontare in musica la storia dell'amatissima santa patrona della sua città, in
occasione della festa religiosa, una delle più famose in Italia, che ogni anno
le viene dedicata dal 3 al 5 febbraio.
"La
tradizione risale addirittura ai primi del '500 quando per la festa di
Sant'Agata venivano chiamati a Catania musicisti polifonici fiorentini. Poi via
via si continuò e nel '700 il compito toccò a Giuseppe Geremia fino ad arrivare
a Tobia Bellini. Poi questa prassi si è interrotta", spiega Musumeci in
un'intervista all'ANSA, definendosi "fortunato ad aver avuto questa
commissione e da catanese ne sento la responsabilità, anche perché ancora oggi
verso la musica contemporanea il pubblico prova diffidenza. Ma finalmente sembra
esserci un po' più di fermento, e si ricomincia a scommettere sul nuovo".
Su libretto di Massimiliano Costantino, con la direzione dell'Orchestra e del
Coro del Teatro Bellini affidata al maestro Antonino Manuli, la Diva
Agatha di Musumeci sarà un'opera in 10 quadri: "nei primi 5
affrontiamo il rapporto tra la Santa e la sua festa, in un approccio che dal
folclore diventa poi più spirituale; negli altri quadri invece raccontiamo, tra
storia e mito, gli ultimi giorni di Sant'Agata, il martirio, la morte e la
glorificazione", racconta,
"mentre a livello musicale ho scelto una struttura con ispirazioni melodiche
per la parte del mezzosoprano e una più ritmica per il coro".
La storia della santa patrona di Catania ha una tradizione antichissima: nata
nei primi decenni del III secolo in una famiglia catanese di fede cristiana,
Agata si consacrò a Dio giovanissima e quando respinse il proconsole di Catania
Quinziano, di lei invaghito, lui la fece processare per vilipendio. Torturata e
bruciata (le furono tagliati i seni, ma miracolosamente guarì, e quando fu arsa
viva non morì), Agata si spense in cella nel 251 d.C.
Massimiliano Costantino, tenore e librettista, ha studiato
musica e canto lirico sotto la guida del maestro Celso per poi
perfezionarsi con il maestro paolo de Napoli a Firenze come tenore lirico
leggero. Ha avuto importanti debutti nell'opera e nell'operetta. Recentemente ha
debuttato nel ruolo di Don Ottavio nel Don Giovanni di
Mozart con l'Orchestra Sinfonica Città di Verona,
con cui a marzo prossimo sarà impegnato nella Petite Messe Solennelle di
Rossini. Parallelamente all'attività di cantante ha composto diverse
poesie e libretti per il maestro Musumeci, tra cui si ricorda il libretto
dell'opera lirica in due atti "Aitna" (Etna) andata in scena in prima mondiale
nel 2005 al Teatro Nazionale della Moravia Slesia di Ostrava.
Il maestro Matteo Musumeci mi ha commissionato la stesura
del libretto di una nuova cantata in occasione della celebre festa di
Sant'Agata per conto del Teatro Massimo Bellini di Catania -
afferma Massimiliano Costantino. Non ero nuovo agli
argomenti sacri, data la mia precedente esperienza in altre composizioni di
questo genere, ma la cosa che mi affascinava era raccontare la storia della
Santa della mia città. Insieme al compositore, ho deciso di presentare più dal
punto di vista umano che da quello ultraterreno. Agata è stata secondo noi una
delle prime femministe, che non ha accettato di sottostare al potere dell'uomo e
che non ha rinunciato al suo amore per Cristo e ai suoi ideali neanche di fronte
alle più atroci torture. Una donna che già a quei tempi sapeva esattamente ciò
che voleva. Il "mistero" è una cantata che si svolge in dieci quadri.
Come'è nato questo desiderio di scrivere versi e non solo di
cantare? E' un desiderio che ho avuto fin dalla più tenera età.
Anche da piccolo quando ascoltavo una melodia ero solito adattare delle parole
perchè ho sempre amato maggiormente la musica cantata piuttosto che quella da
ascolto
Cosa ha voluto esprimere in questo libretto? Ho
cercato di trasferire tutta la mia spiritualità raccontando la storia
incredibile della giovane martire catanese. La musica del maestro Musumeci poi è
talmente sublime da ispirare versi di altrettanta potenza.
Cosa c'è di suo e del suo vissuto in questo libretto?
La caparbietà nel raggiungere gli obiettivi. Ho ammirato la vita e le azioni di
Sant'Agata proprio perchè in qualche modo riflettono il mio desiderio di andare
oltre le convenzioni in nome del proprio credo e dei propri desideri.
Prossimi impegni canori? Intanto mi avvio a
conlcudere la mia tournée e invernale con la storica compagnia italiana di
operette; a marzo sarò impegnato nella Petite Messe Solennelle di
Rossini nella parte del tenore solista con l'Orchestra
Sinfonica Città di Verona, composizione che ho già avuto il piacere di
cantare a Trieste alcuni anni or sono, poi un progetto Idomeneo di Mozart in estate.
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