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Canto di Natale: Madama Butterfly muore, ma la lirica rinasce

Redazione Liricamente, 23/12/2020

In breve:
A Natale anche i sogni impossibili diventano possibili: questo Natale abbiamo un regalo davvero speciale da raccontarvi e da farvi ascoltare. Sia chiaro: non vedrete il Grande Spettacolo Lirico con le star della lirica mondiali, ma assisterete ad una vera e propria rinascita, una storia che ha visto la luce grazie a tanta passione, volontà e grande professionalità. Il finale di per sé appare tragico, perchè Madama Butterfly alla fine muore, ma per chi ama l'opera questa messa in scena fa brillare gli occhi non solo dall'emozione, ma anche dalla consapevolezza che sarà l'inizio di qualcosa di nuovo anche per i piccoli teatri!


In questo periodo, in cui i teatri sono chiusi al pubblico, alcune fondazioni liriche rinomate hanno iniziato a trasmettere spettacoli via web, per dare una garanzia di continuità lavorativa a chi vive in questo ambito e non interrompere l'attività culturale.
Se non è semplice mettere in scena un'opera lirica in contesti normali, immaginatevi in un piccolo teatro di provincia o di paese.

D'estate alcune realtà locali sono riuscite ad organizzare spettacoli lirici all'aperto pur con i limiti previsti dalla pandemia.
Con la brutta stagione, in teatro sembra impossibile poter mettere in scena un'opera lirica rispettando le regole del distanziamento in spazi chiusi e limitati.

Ma si sa... a Natale anche i sogni impossibili diventano possibili: questo Natale abbiamo un regalo davvero speciale da raccontarvi e da farvi ascoltare.
Sia chiaro: non vedrete il Grande Spettacolo Lirico con le star della lirica mondiali, ma assisterete ad una vera e propria rinascita, una storia che ha visto la luce grazie a tanta passione, volontà e grande professionalità.
Il finale di per sé appare tragico, perchè Madama Butterfly alla fine muore, ma per chi ama l'opera questa messa in scena fa brillare gli occhi non solo dall'emozione, ma anche dalla consapevolezza che sarà l'inizio di qualcosa di nuovo anche per i piccoli teatri!

Madama Butterfly


Per potervela raccontare abbiamo chiesto aiuto a Fabio Buonocore, artista lirico che da alcuni anni calca i palcoscenici non più da tenore, ma bensì da registra, che ha vissuto in prima persona questa splendida esperienza.

Sembra la fiaba di Natale, ma per nostra fortuna è una storia vera!

Tutto ebbe inizio... a Garlasco, in provincia di Pavia, nel 2020...

Fabio... continua tu, raccontaci com'è stata questa esperienza
Fabio Buonocore
Al secondo rinvio di questa Butterfly causa restrizioni, prima ad aprile e poi a novembre, ho proposto all'amministrazione comunale di metterla in scena comunque ma registrandola in video.

Prima di darmi il via libera hanno voluto che presentassi un progetto dettagliato sul come avrei potuto rispettare tutte le regole dettate dai vari dpcm.

Ho dovuto in primis modificare la regia, che preparo sempre in anticipo per mandarla ai cantanti così possono leggerla prima di arrivare in teatro, cercando di mantenere le distanze tra tutti gli artisti in palcoscenico, studiando anche gli spostamenti di ognuno per evitare che si avvicinassero troppo: i due protagonisti sempre distanziati e gli unici contatti tra di loro sono stati il tocco delle mani in “che fai la man” e “dammi ch'io baci le tue mani care” ma ovviamente senza che le baciassero realmente: nella loro scena d'amore sul finale del primo atto ho calato dall'alto un pannello di plexiglass per farli, finalmente, avvicinare come si deve.

Ho posizionato il coro nei palchetti del teatro, uno per palchetto, la pianista Yuka Gohda aveva davanti al pianoforte un pannello di plexigalss per evitare il droplet dei cantanti, costumista e truccatrice sempre con mascherina,visiera e disinfettante per mani, pennelli e trucchi ad ogni cambio di artista, dietro le quinte io e il tecnico sempre con la mascherina così come l'operatore video, insomma... ho dovuto pensare proprio a tutto!

Il progetto è stato accettato con entusiasmo e l'Amministrazione comunale decise di “produrre” l'opera per regalarla a Natale ai cittadini di Garlasco mettendola sul loro canale youtube.

Tutto era pronto e deciso, ma nel frattempo siamo arrivati a fine ottobre con l'ennesima "mazzata" dei dpcm che vietò non solo gli spostamenti tra Regioni ma anche da un Comune all'altro!

La maggior parte dei cantanti di questa Butterfly era di diverse Regioni e una anche dall'estero.

Il Comune, ormai deciso nel mettere in scena quest'opera, mi disse che potevano darmi i permessi di spostamento per gli artisti, ma solo se residenti o domiciliati nella regione Lombardia e ahimè ho dovuto modificare quasi tutto il cast all'ultimo secondo.

La Cio Cio San, Shini Kwon, Sharpless, Domenico Barbieri e Kate Pinkerton, Alice Benzi, essendo residenti in Lombardia sono rimasti nel cast, invece il grande tenore Alberto Profeta è stato sostituito da Nicolas Causero, Dagmar Drekslerova, Suzuki, sostituita con Chiara Manese, il Bonzo di Giovanni Palmintieri sostituito con Gabriele Bolletta, il doppio ruolo Yamadori/Commissario Imperiale di Francesco Ciprì da Filippo Rotondo, il Goro di Gianni Choi da Eduardo Hurtado.

Ormai ero pronto ad iniziare, ho trovato delle videocamere non professionali ma che hanno dato comunque un buon risultato e in due giorni di riprese siamo riusciti a mettere in piedi una Madama Butterfly completa di tutto, scene, costumi, coro, luci ecc.

Da qualche anno collabori con il Teatro di Garlasco e hai già messo in scena diverse opere.
Com'è stato organizzare un'opera "a distanza"?

Al Teatro Martinetti di Garlasco, in 5 anni, ho messo in scena moltissime opere: Aida, La Bohéme due volte, Madama Butterfly due volte, Così Fan Tutte, Don Giovanni, Don Pasquale, Nabucco, Pagliacci, Rigoletto, Tosca, La Traviata, La Cenerentola, Il Barbiere di Siviglia, L'Elisir d'amore (di queste ultime tre anche con una versione per le scuole), ho creato il Concorso Arturo Pessina con quattro edizioni, vari concerti lirici (l'ultimo con gli allievi dell'Accademia di Nicola Martinucci).

In questo 2020 avrei dovuto debuttare anche la Carmen ma purtroppo è stata annullata, ovviamente!

Essendo un ex cantante so bene cosa vuol dire stare in palcoscenico e la mia esperienza la porto sempre nelle mie regie cercando di far risaltare l'interiorità, il carattere e i sentimenti di ogni personaggio.

Con questa Butterfly non è stato semplice dato che prima di tutto ho dovuto pensare ai distanziamenti tra gli artisti, ma i caratteri dei personaggi, grazie anche alla capacità attoriale dei cantanti, siamo riusciti a farli emergere comunque anche se con difficoltà.

Difficile il non aver contatti di intesa tra Pinkerton e Sharpless, o gli abbracci tra Cio Cio San e Suzuki, o il far avvicinare Goro come una serpe agli orecchi di Yamadori e così via, ma considerando la situazione in cui siamo direi che questi non avvicinamenti e non contatti sono ormai all'ordine del giorno per tutti!

Parliamo anche della situazione dei cantanti.
Chi non ha un grande nome e non rientra nella schiera di coloro che hanno potenti agenzie alle spalle come stanno vivendo questo momento di crisi?
Com'è stato tornare a lavorare dopo tanto tempo?
Come sappiamo la situazione è tragica per tutti, ma per il nostro ambiente lavorativo lo è sicuramente più di molti altri! Non solo i grandi cantanti sono in crisi, ma anche i giovani non ancora in gran carriera o chi, per chissà quali misteriosi meccanismi, non riesce ad entrare nelle grazie di grandi agenzie.

Per tutti è stata un'esperienza non solo “nuova” quella di registrare un'opera, ma anche un'esperienza indimenticabile dato che dopo molti mesi questi cantanti sono riusciti a mettere di nuovo i piedi sulle tavole di un palcoscenico, illuminati dai fari, muovendosi tra la scenografia, utilizzando oggetti scenici, tornando a fare quello che per ognuno di loro non è solo un lavoro, è soprattutto vita!

Quando li ho visti entrare in teatro erano felici così come ho visto la loro malinconia negli occhi quando ci siamo salutati alla fine perché, come me, nessuno di noi sa quando potrà tornare a fare arte in teatro.


Quali sono le condizioni per poter organizzare una stagione in un piccolo teatro? Quanto è importante la collaborazione e il sostegno sia economico sia emotivo dell'amministrazione comunale?

Ho sempre pensato ad una cosa: anche se il teatro è piccolo si possono fare grandi produzioni!

Le idee registiche non mi sono mai mancate anche perché oltre ad aver cantato per più di 20 anni, fin da giovane mi dedicavo a regie di musical e comunque, come tutti, anch'io ho iniziato con scenografie ridotte all'osso, ma solo per mancanza di esperienza.

Non ne farei solo una questione economica perché anche con relativamente poco si possono creare belle scenografie.

L'importante è avere fantasia e creatività.

Con gli anni sono artisticamente cresciuto e ad ogni mia produzione al Martinetti cerco di realizzare scenografie grandi e giuste per quel palcoscenico, a volte anche troppo considerando la mancanza di motorizzati in graticcia e alcune scenografie pesanti sono da sollevare a braccia!

I costumi sono curati e creati nella mia piccola sartoria da Elena Martelli, non lascio mai nulla al caso, studio sempre tutto nei minimi particolari e cerco di far vedere al pubblico un vero spettacolo completo di tutto.

Al Martinetti utilizzo sempre la formazione di pianoforte e quartetto d'archi ma per questa Butterfly ho utilizzato solo il pianoforte perché non ci sono le distanze per accogliere altri strumentisti.

Il sostegno dell'Amministrazione comunale, non solo dal lato economico, ma anche dal lato umano è fondamentale per continuare a realizzare stagioni d'opera. Anche grazie al Concorso Pessina la nostra piccola cittadina è conosciuta ormai da moltissime persone provenienti da tutto il mondo.

Il Comune di Garlasco è sempre stato entusiasta delle mie proposte fin da subito perché hanno visto in me la voglia di fare ma soprattutto di fare bene!

Prima del mio arrivo facevano sporadicamente opere liriche ma da ormai 5 anni ne abbiamo realizzate moltissime e sempre con il teatro pieno di pubblico non solo da Garlasco ma anche da Vigevano, Pavia e anche da Milano.

Ed ora, dopo averne parlato tanto... vogliamo vedere il video dell'opera!
Dopo un lungo lavoro di editing durato una settimana, il video è stato caricato sul canale Youtube del Comune di Garlasco. È stato molto impegnativo creare questo video perché estrapolare frammenti da 6 telecamere è stato un lavoro enorme. Come ho già detto non erano videocamere professionali ma il loro compito lo hanno comunque portato a termine dignitosamente.

Questo è il video che, oltre su Liricamente, provvederemo a promuovere sui vari social sia mio sia dell'Associazione oper@lirica che ha partecipato attivamente alla realizzazione di questo progetto.

Dopo tanto silenzio in teatro, è ora di riaprire il sipario! Buon ascolto e... buone feste!

 
 
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