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Recensione opera lirica Nabucco di Giuseppe Verdi all'Arena di Verona

Maria Cristina Chiaffoni, 15/08/2021

In breve:
Verona - Recensione dell'opera lirica Nabucco di Giuseppe Verdi in scena venerdì 13 agosto all'Arena di Verona.


COMMOVENTE NABUCCO NELLA SHOAH IN ARENA
VENERDI 13 AGOSTO-ARENA DI VERONA
Commuove, affascina, prende e fa pensare anche agli indegni paragoni che stanno sbandierando alcuni esagitati fautori di un movimento contro i vaccini in questo periodo difficile, il Nabucco andato in scena per la 98* stagione lirica dell'anfiteatro veronese. Si torna a fare musica, a fare arte in maniera egregia, pur tra mille difficoltà.

Nabucco di Giuseppe Verdi all'Arena di Verona

L'allestimento non porta la firma di un regista, ma è molto incisivo, ben studiato e curato e colpisce al cuore. E' ambientato nella cruda epoca della Shoah e tutto in scena parla con rispetto e partecipata sofferenza della tragedia immane ed unica nel suo genere che ha segnato il secolo scorso ed ha duramente colpito il popolo ebraico. E si notano nella Sinfonia soprattutto e poi durante l'opera le immagini concesse dal Museo nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah ( Meis) di Ferrara che ha preziosamente collaborato con la Fondazione.

Già dal primo atto, pur con qualche minima incongruenza nel rappresentare i gesti rituali (uno per tutti quella che affligge ogni allestimento del Nabucco, fanno inginocchiare le persone per pregare quando nella religione ebraica non è assolutamente contemplato l'inginocchiamento…) si rappresenta un rastrellamento in un ghetto e la successiva deportazione. Per poi culminare nel magnifico

Nabucco di Giuseppe Verdi all'Arena di Verona

Va pensiero del coro areniano eseguito in un lager tra fili spinati e prigionieri a testa rasata che a malapena stanno in piedi.

In scena, oltre ai protagonisti vocali, le comparse mentre il vero protagonista dell'opera, il Coro è disposto sul lato sinistro per chi guarda il palcoscenico sui gradoni. Purtroppo per disposizioni antiCovid non si può godere della partecipazione scenica molto incisiva e determinante del Coro della Fondazione Arena di Verona, guidato dal Maestro Vito Lombardi, ma la compagine corale si fa sentire eccome. Canta con intenso, unico colore, con belle voci, e soprattutto, nonostante il caldo, le tante prove e recite della stagione, il restare immobili per tutta la durata dell'opera, canta con il cuore e con grande capacità di esprimere colori e nuances richieste da quel massimo esperto dell'opera in questione qual è il direttore Daniel Oren.

Nabucco di Giuseppe Verdi all'Arena di Verona

Il maestro israeliano del capolavoro verdiano ama ogni pagina, ogni battuta ed ogni inciso e lo si avverte con vivo risalto. Fulmineo nei momenti di furore, da il meglio nei momenti di preghiera (l'introduzione all'aria di ZaccariaVieni o Levita “ è magica!) o di abbandono lirico, ben seguito da un'Orchestra della Fondazione Arena Di Verona dal suono compatto, senza alcuna sbavatura ed in stato di grazia. A tratti, ma forse anche per la posizione di chi ascolta si avverte un lieve scollamento tra coro ed orchestra.

Nabucco di Giuseppe Verdi all'Arena di Verona

Vera leonessa ed Abigaille di riferimento una Anna Pirozzi strepitosa. Morbida emissione, eterea e perlacea nei pianissimi della sua Aria, ferina e siderale negli acuti estremi e buona attrice in scena l'artista sa colorare di vive emozioni la sua parte di cui festeggia la centesima recita in questi giorni.

Nabucco di Giuseppe Verdi all'Arena di Verona

Pallido a confronto il Nabucco di George Petain, che canta molto bene e con proprietà, ma non ha il carattere del focoso re guerriero che dovrebbe far tremare già alla sua prima, proterva frase “Di Dio che parli?”. Il cantante eccelle per morbidezza e fluidità nelle parti liriche e di abbandono emotivo, ma certo questo non basta a determinare una buona riuscita.

Nabucco di Giuseppe Verdi all'Arena di Verona

Come non eccelle il suo antagonista vittorioso, lo Zaccaria di Rafal Siwek. L'artista esegue bene la parte non facile, ma manca la zampata del grande protagonista morale, della grande personalità religiosa che sa spingere alla speranza un popolo emotivamente e fisicamente distrutto.

Nabucco di Giuseppe Verdi all'Arena di Verona

Misurata ed elegante, ma non memorabile la Fenena di Geraldine Chauvet che assolve al suo ruolo con buona musicalità.

Ottimo lo squillo del tenore Riccardo Rados, un Ismaele sicuro e svettante .

Abdallo è Carlo Bosi, un comprimario di lusso e sicura garanzia come lo è la tenera e delicata Anna di Elena Borin che ricama con ottima musicalità il prezioso finale dell'opera. Corretto e musicale il Gran Sacerdote di Belo di Nicolò Ceriani.

Nabucco di Giuseppe Verdi all'Arena di Verona

Un colpo mal cuore e molto belle le scenografie in video digital D-Wok ed appropriati i costumi .
Uno spettacolo che resta nel cuore.

NABUCCO
Direttore d'orchestra Daniel Oren

Maestro del Coro Vito Lombardi
Direttore allestimenti scenici Michele Olcese

NUOVO ALLESTIMENTO DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA
Orchestra, Coro e Tecnici dell'Arena di Verona
Foto ENNEVI

NABUCCO
George Petean

ISMAELE
Riccardo Rados

ZACCARIA
Rafał Siwek

ABIGAILLE
Anna Pirozzi

FENENA
Géraldine Chauvet

IL GRAN SACERDOTE DI BELO
Nicolò Ceriani

ABDALLO
Carlo Bosi

ANNA
Elena Borin

 
 
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