In breve: Gianni Raimondi è morto nella sua casa bolognese di Pianoro.
L'artista aveva chiesto che la sua morte fosse comunicata solo dopo le esequie che sono state celebrate in forma strettamente privata.
Il 19 ottobre u.s. una delle più grandi voci della storia della lirica se n'è andata. Gianni Raimondi morto nella sua casa bolognese di Pianoro.
L'artista aveva chiesto che la sua morte fosse comunicata solo dopo le esequie che sono state celebrate in forma strettamente privata.
Nato a Bologna nel 1923, Raimondi debuttò nel 1947 a Budrio in "Rigoletto" di Giuseppe Verdi, interpretando la parte del Duca di Mantova, ma già l'anno seguente calcò le scene del Comunale di Bologna come Ernesto nel Don Pasquale di Gaetano Donizetti.
"La Scala - ha scritto il teatro milanese piangendone la morte - lo ricorda come una delle più grandi voci della sua storia".
E proprio nel tempio della lirica, Raimondi ha cantato per 270 volte partecipando ad alcuni spettacoli entrati ormai nella leggenda come la Bohme con Mirella Freni diretta da Herbert von Karajan firmata nel 1963 da Franco Zeffirelli o anche la Traviata del 1956 con la regia di Luchino Visconti e una magistrale Maria Callas nella parte di Violetta.
Raimondi, in assoluto, è il tenore che più lavorò con la divina, non solo a Milano.
Durante la sua brillante carriera ha affrontato un repertorio molto vasto che lo ha portato nei teatri di tutto il mondo da Vienna, a Londra, al Metropolitan di New York lavorando coi direttori pi importanti come Carlo Maria Giulini, Gianandrea Gavazzeni, Karajan, George Pretres e Claudio Abbado.
Nel 1990 ha anche ricevuto il premio Caruso riservato ai grandi della lirica come Renata Tebaldi, Mario Del Monaco, Alfredo Kraus e Giulietta Simionato.
"Se n'è andato in assoluto silenzio..."
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