Il Quartetto di Cremona ha, con la città-simbolo dell'arte liutaria nel mondo, un legame profondo che va oltre la scelta della propria denominazione e il Primo Premio al VII Concorso Internazionale per Quartetto della città. E' a Cremona, infatti, che l'ensemble – nato artisticamente sotto la guida di Salvatore Accardo e Bruno Giuranna all'Accademia Stauffer - ha messo a fuoco, attraverso la precisa volontà di dedicarsi alla musica da camera, la propria inclinazione interpretativa.
E' sulla base di queste premesse che nell'ambito dell'edizione 2009 di ‘Liuteria in Festival' e del Concorso Internazionale per Strumenti ad Arco, il Quartetto di Cremona si è messo volentieri a disposizione della Fondazione Stradivari, con l'obiettivo condiviso di sostenerne la promozione attraverso lo sviluppo di un progetto musicale che, articolandosi in tre concerti (il 25 settembre, il 3 e l'11 ottobre) potenzia, espandendola, la formula della ‘residenza'. ‘Il Quartetto di Cremona Invita' – così si individueranno, nel ricco calendario di appuntamenti, quelli a firma QdC - integrerà alla propria presenza quella di interpreti con cui la formazione ha, nel tempo, consolidato rapporti di collaborazione favoriti. Una vicinanza speciale da condividere con il pubblico e i promotori >dell'iniziativa a complemento di momenti più strettamente tecnici previsti dalle due manifestazioni complementari.
Il Quartetto di Cremona rinnova con questo progetto la collaborazione avviata nel 2008 con la Fondazione Stradivari che aveva portato alla ralizzazione del cd registrato in ottobre nel corso della mostra di strumenti “Cremona 1730 – 1750. Nell'Olimpo della Liuteria”. Protagonisti dell'incisione, realizzata grazie al prezioso contributo di AXA Art, sono stati, oltre al quartetto, tre degli straordinari strumenti giunti a Cremona per l'esposizione: due violini – lo Stradivari Scotland University (ca. 1734) e il Giuseppe Guarneri del Gesù Hoffmann, Harrington già conosciuto come il Prince of Orange (ca. 1744) – e il Pawle (ca. 1739), tra i rari violoncelli realizzati da Stradivari. A completare strumentalmente l'ensemble la viola Stauffer proveniente dalla Collezione del Comune di Cremona.
Al primo dei concerti in programma il 25 settembre (ore 21, Teatro Ponchielli) è affidato il taglio del nastro del XII Concorso Internazionale per Strumenti ad Arco. Ad affiancare il Quartetto di Cremona alcuni membri della giuria internazionale: Natalia Lomeiko, violino; Bin Huang, violino; Vladimir Mendelssohn, viola; Giovanni Gnocchi, violoncello; Nabil Shehata, contrabbasso, che, in formazioni via via differenti, esploreranno il territorio sonoro degli strumenti ad arco delimitato dalla Langsamer Satz di Webern (eseguita con strumenti della Fondazione), dall'Ottetto di Mendelssohn, passando per il Terzetto per due violini e viola di Dvorák e dal Duetto in Re maggiore per violoncello e contrabbasso di Rossini. L'apertura del concerto vedrà protagonista un masterpiece del repertorio quartetettistico, il Quartetto n. 2 in Re Maggiore di Borodin.
Il 3 ottobre (ore 21, Centro Culturale Città di Cremona, Santa Maria della Pietà – Sala Rodi) sarà ospite del Quartetto di Cremona, per una delle rare date in Italia, il flautista Andrea Griminelli che, tratti dal Cd di prossima uscita per Decca, eseguirà con l'ensemble tre dei Quintetti di Boccherini incisi, per poi riprendere la formazione a cinque prevista dal Quintetto per flauto e archi in Re Op. 7/Vb. 184 di Kraus che chiuderà il concerto. "L'adesione a questo progetto è stata istantanea”, commenta Andrea Griminelli. “Fornisce ancora una volta, dopo l'esperienza in studio e in alcune occasioni già testate anche dal vivo insieme al Quartetto di Cremona, l'occasione per condividere con un pubblico cosmopolita e curioso come quello che converge a Cremona durante 'Liuteria in Festival', la sintonia artistica creatasi tra tutti noi.
Il programma scelto per questo appuntamento sintetizza invece la poliedricità dell'approfondimento musicale sviluppato da ciascuno e integra un coté più contemporaneo a un altro più classico con elementi musicali lievi come i tre Quintetti per flauto e archi di Boccherini scelti dal Cd in uscita per Decca in questi giorni. Questa registrazione è stata un'operazione molto curata sia dal punto di vista interpretativo che esecutivo, che ha segnato il debutto della mia collaborazione con il Quartetto di Cremona. A questi elementi già interessanti si aggiunge una novità assoluta: l'interpretazione di una Suite per flauto e quartetto d'archi composta ad hoc per noi da Andrea Morricone, che sarà presente al concerto".
Il violoncellista Enrico Dindo è il protagonista dell'appuntamento conclusivo de ‘Il Quartetto di Cremona Invita'. Quest'esperienza di ‘residenza' ampliata si concluderà domenica 11 ottobre (ore 11, Centro Culturale Città di Cremona, Santa Maria della Pietà – Sala Rodi) con il Quintetto con due violoncelli in Do Maggiore D. 956 di Schubert, un'autentica sinfonia mascherata che si nasconde dietro un organico da camera.La scelta netta e precisa che, grazie anche al continuo approfondimento musicale, integrato da una comunicativa spontanea di grande impatto sul pubblico, ha permesso in breve al Quartetto di Cremona di affermarsi come una delle giovani realtà internazionali più interessanti e dinamiche costituisce il fondamento progettuale di questa breve rassegna. “Dar voce a una potenzialità, vale a dire trasformare una città e il suo patrimonio storico-musicale tra tradizione e contemporaneità in luogo di identità e di scambio attivo, riscoprendo l'immediatezza del fare musica a beneficio di un pubblico che sia il più ampio e curioso possibile” dice
Simone Gramaglia, portavoce del Quartetto di Cremona, “è l'idea da cui prende le mosse questo progetto. La musica è strumento. Di comunicazione, di espressione, è patrimonio condivisibile, è energia, incontro, scoperta. A Cremona, città-simbolo internazionale di eccellenza musicale, il desiderio è di far convergere talenti straordinari in grado di raccontare, in musica, storie altrettanto straordinarie”. |