Recensione Aida a Nibbiano Val TidoneD. B., 06/08/2007 | In breve: Nibbiano Val Tidone 2 Agosto 2007 - Ancora una volta Aida rivive la sua triste e combattuta storia d'amore. | |
| Nibbiano Val Tidone 2 Agosto ore 20,45. Ridente paesino incastonato nei colli piacentini, ferve l'attività del
comitato organizzatore quando improvvisamente alcune gocce annunciano
l'imminente scroscio d'acqua. Il panico dura poco perché in cinque
minuti la situazione si risolve. Torna il sereno e, asciugate le
poltroncine, si dà inizio alla rappresentazione.
Ancora una volta Aida rivive la sua triste e combattuta
storia d'amore. L'orchestra suona le prime frasi ed ecco il palcoscenico
animarsi; costumi sfarzosi in cui dominano l'azzurro e l'oro tipici del periodo
egizio. La fine del primo atto saluta calorosamente gli artisti.
Il secondo atto poi ridonda di squilli ed osanna ai vincitori della
battaglia e si chiude nel tripudio generale. Il terzo atto accoglie
i tormenti della schiava etiope in un vortice di dubbi, timori, incertezze e
timori palesati con grande abilità nella grande aria di Aida in cui il
phatos la fa da padrone nel mesto canto di addio alla
patria e termina con i due mirabili duetti Aida-Amonasro e
Aida-Radames in cui si rivela la sorte dei protagonisti. L'ultimo
atto si apre con Amneris e Radames che
appassionatamente si svelano i propri sentimenti ed è qui che rifulgono le
puntate del mezzosoprano sugli impervi si bemolle scritti da Verdi per
manifestare l'ira della donna offesa. La scena del giudizio poi, esalta la
figura della giovane egizia pronta al perdono nonostante tutto. L'opera si
chiude con il dolcissimo addio dei due protagonisti alla terra
che ha accolto il loro impossibile e potentissimo amore e la fatal pietra si
chiude sull'ennesima rappresentazione di quest'opera che il pubblico tanto ama,
e giustamente aggiungiamo noi.
A Nibbiano hanno fatto sfoggio di grande e mirabile vocalità Il Re:
Viorel Pasliero Amneris: Caterina
Novak Aida: Daniela Favi Borgognoni
Radames: Luigi Frattola Ramfis:
Ilia Popov Amonasro: Maurizio
Zanchetti Un messaggero: Cristian
Monti Una sacerdotessa: Monica
Pasliero
Con la regia di Luigi Frattola, la presentazione di
Corrado Ambiveri Coro, Orchestra e balletto del Teatro
lirico Europeo diretti dal Mº Silvano
Frontalini. | | | | |
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