Un appuntamento da non perdere, la perla preziosa che la Fondazione Teatro di Pisa ha volutamente inserito tra gli eventi che arricchiscono la propria Stagione Lirica. Stiamo parlando del concerto Luigi Cherubini: arie e sinfonie d'opera da Firenze a Parigi nel 250esimo dalla nascita , in programma al Teatro Verdi marted 26 ottobre ore 21, protagonisti AuserMusici diretta da Carlo Ipata - l'apprezzato pool musicologico e interpretativo in residenza proprio al Teatro di Pisa e a cui si deve, lo ricordiamo, il meritorio progetto 'Tesori Musicali Toscani' - e il soprano Maria Grazia Schiavo,voce di punta del repertorio barocco e belcantistico, capace di "rara finezza interpretativa e di un certo delizioso, intelligente distacco critico", come ha annotato Giovanni Carli Ballola nella sua recensione al concerto perugino.
Pisa infatti la tappa conclusiva del sapiente progetto cherubiniano di AuserMusici, frutto di due anni di ricerca preso varie biblioteche (Cracovia, Parigi, Firenze, Genova, Milano) e realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa e la collaborazione, oltre che del Teatro di Pisa, di Palazzetto "Bru Zane"-Centrodi musica romantica francese (i cui responsabili contattarono per primi Carlo Ipata per proporgli una collaborazione incentrata appunto su Cherubini), Amici della Musica Firenze Onlus, Sagra Musicale Umbra, Festival Grandezze & Meraviglie e Festival di Laon, tutte realt che hanno ospitato le varie fasi della tourne.
Il progetto, ideato per il duecentocinquantesimo anniversario della nascita di Luigi Cherubini (1760-2010), offre l'occasione per ripercorrere alcune delle tappe principali di un compositore ancora troppo poco conosciuto e invece ai suoi tempi assai ammirato. Tappe di un percorso operistico, un ambito da Cherubini frequentato con assiduit (una trentina sono le sue partiture per il teatro musicale) ma che ancora oggi rimane circoscritto solo alla conoscenza di Mde e di pochissimi altri titoli.
Enfant prodige e figlio di uno dei cembalisti del teatro alla Pergola, Luigi Cherubini - che fra l'altro attravers una delle epoche di maggiori cambiamenti politici e sociali d'Europa vivendo direttamente i turbamenti e i profondi cambiamenti prodotti sul piano sociale, culturale e musicale - vede plasmata fin dalle prime esperienze compositive la propria sensibilit dalla scuola Operista Italiana, assorbendone gli stilemi, ma sviluppando in modo originale uno spiccato gusto coloristico dell'orchestra.
Particolarmente raro il programma che gli spettatori avranno modo di ascoltare marted sera al Verdi: in apertura l'ouverture del Mesenzio, seguita dalla scena e rond per madamoiselle Balletti (alias Rosa Baletti, al secolo Elena Riccoboni, fra le artiste di punta del Thtre de Monsieur) Ti lascio adorato mio ben; la Sinfonia del Giulio Sabino e l'aria di Zelmira, dall'Armida, "Qual dai venti combattuta". Sar quindi la volta di "D'un dolce ardor la face", aria che Cherubini scrisse sempre per madamoiselle Balletti come pezzo sostitutivo per l'opera comica La grotta di Trofonio di Salieri; l'ouverture del Demofonte e l'aria di Epponinna dal Giulio Sabino "I mesti affetti miei".
A coronamento, la virtuosistica Sinfonia n. 31 K297 "Paris", scritta a Parigi da un Mozart ventiduenne qualche anno prima dell'arrivo di Cherubini nella capitale francese.
I biglietti, in vendita al Botteghino del Teatro Verdi.
Per informazioni:
Teatro di Pisa
tel 050 941111.
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