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Addio a Anna Di Stasio

Daniele Rubboli, 05/11/2011

In breve:
Il 4 novembre a Roma è morta anche Anna Di Stasio, mezzosoprano napoletano che ho conosciuto assai bene, negli Anni Settanta, e applaudita in Rigoletto con Luciano Pavarotti di cui era ottima collega e amica, e con Mirella Freni anche nella Figlia del reggimento.


Il 4 novembre a Roma è morta anche Anna Di Stasio, mezzosoprano napoletano che ho conosciuto assai bene, negli Anni Settanta, e applaudita in Rigoletto con Luciano Pavarotti di cui era ottima collega e amica, e con Mirella Freni anche nella Figlia del reggimento.

E ho conosciuto pure suo marito, il tenore Pedroni, buon comprimario come lei. Anzi, Anna Di Stasio è stata la regina dei comprimari realizzando la sua filosofia per la quale era meglio essere il primo tra i secondi che il secondo tra i primi. Attivissima sulle scene dal 1946 al 1980, fu poi apprezzata maestra di canto. I funerali si svolgeranno lunedì 7 novembre, ore 11,30, nella chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo, a Roma.

Scrivo queste annotazioni con grande tristezza e mi sto guardando attorno chiedendomi: ma chi c'è rimasto? Ho visto partire amici assai piu' giovani di me come La Scola e Licitra e quasi coetanei come Boyagian e Ciannella e sto avvertendo un gran vuoto attorno. Ciascuno di loro se ne è andato con un mio brandello di storia addosso. E oggi anche Anna Di Stasio.
Voglio che tutti la ricordino per la sua determinata scelta di vita e la sua statura artistica.

Anna Di Stasio ha iniziato a pensare al canto per imitare il fratello maggiore, il basso Edgardo di Stasio che ha poi svolto una discreta carriera teatrale anche al fianco della sorella con la quale piu' volte ha replicato in scena il ruolo che avevano nella vita: fratello e sorella, cioè Sparafucile e Maddalena. Appassionatasi al canto ha ottenuto dalla famiglia il permesso di trascurare gli studi di pianoforte e dedica carsi al canto con un insegnante di grandissimo prestigio: il baritono bolognese Riccardo Stracciari rimasto alla storia come il Caruso dei baritoni. Alla morte di Stracciari (1955) Anna Di Stasio, già in carriera, non si è mai piu' rivolta ad altro insegnante.

Il debutto lo aveva fatto come soprano, a Lecce, nel 1946, nel ruolo di Liù proseguendo con ruoli come Nedda, Mimì, Lisa nella Sonnambula ed anche Violetta in Traviata. Fu nel 1950 che il suo istinto artistico le suggerì di passare alla vocalità da mezzosoprano e come tale esordì quale Suzuki in Butterfly prima a Napoli e subito dopo a Roma. Con quel ruolo fu nei teatri di tutto il mondo interpretandolo ben 400 volte.

Convinta di dedicarsi ai ruoli di secondo mezzosoprano, Anna Di Stasio ebbe però occasione di esibirsi anche in ruoli primari quali Azucena, Adalgisa e una volta fu anche Amneris, al Cairo, quando dovette improvvisamente sostituire Fedora Barbieri che si era ammalata. Nel corso della sua lunga carriera ha collezionato ben 150 diversi personaggi portati ovunque in Italia e quindi in Giappone, Canada, Sud America, Nord e Sud Africa e in tutta Europa.

In teatro conobbe e sposò (1952) il tenore Augusto Pedroni, scomparso da molti anni, poco dopo che lei smise la carriera definitivamente nel 1986 con alcune recite di Chenier al San Carlo di Napoli, interpretando il bellisimo ruolo della vecchia Madelon.
Da allora si è dedicata con scrupolo e passione all'insegnamento.

 
 
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