√ LIRICAMENTE.IT >>IL SITO PER GLI APPASSIONATI DI MUSICA LIRICA E OPERA LIRICA Concorso Iris Adami Corradetti Associazione Spazio Musica

IL SITO PER GLI APPASSIONATI DI OPERA LIRICA

Chiudi Finestra
Home  Mappa  Contatti  RSS 

Galà lirico al Magnani di Fidenza

William Fratti, 27/12/2012

In breve:
Ines Salazar indisposta, ma serata gradevole e piacevole. Pubblico scarsissimo purtroppo a causa della neve


Anche quest'anno il Gruppo Promozione Musicale Tullio Marchetti, in collaborazione con il Comune di Fidenza, porta sul palcoscenico del Teatro Magnani il consueto concerto lirico Grandi voci in libertà. La serata è presentata dal carismatico Paolo Zoppi, il Falstaff del Club dei 27, che racconta aneddoti curiosi all'attenta platea, purtroppo decimata da una giornata fredda e nevosa.

Il primo annuncio riguarda l'indisposizione di Ines Salazar, la Tosca del Centenario, che a causa di un malessere di stagione è costretta a rinunciare alla sua partecipazione al concerto, accomodandosi nel primo palco di proscenio a sostenere i colleghi intervenuti.

Katja Lytting si prodiga in un canto sempre corretto, mostrando di possedere una linea di canto ben omogenea e acuti rotondeggianti ben sostenuti, anche se l'interpretazione è un po' fredda e distaccata. Il suo programma prevede la Habanera da Carmen di Bizet, “O mio Fernando” da La favorita di Donizetti e “Voi lo sapete o mamma” da Cavalleria rusticana di Mascagni.

Ignacio Encinas porta al Magnani tutta la sua generosità con arie verdiane da Macbeth ed Ernani, seguite da “Un dì all'azzurro spazio” da Andrea Chenier di Giordano e la celeberrima “Nessun dorma”. Probabilmente a causa del freddo e della stanchezza la sua performance non è delle migliori, ma il pubblico lo accoglie con entusiasmo.

Giuseppe Altomare torna a Fidenza dopo qualche anno di assenza e lo fa portando il suo consueto fraseggio altamente espressivo, il suo canto elegante e la sua intensità drammatica con le arie verdiane della morte di Rodrigo da Don Carlo e “Pietà, rispetto, amore” da Macbeth.

Francesco Ellero d'Artegna, che apre il concerto con l'aria della calunnia dal Barbiere rossiniano e prosegue con “Ella giammai m'amò” da Don Carlo, sembra essere affaticato e anche il duetto da I puritani, eseguito con Giuseppe Altomare, non riesce propriamente bene. È invece una pagina molto gradevole il bis con “Là ci darem la mano” da Don Giovanni di Mozart, ben interpretato accanto a Katja Lytting.

Tra gli altri brani concessi a chiusura del concerto sono “Nemico della patria” da Andrea Chenier, con il bravo Altomare, e “O sole mio” con Encinas.

L'intera serata è accompagnata al pianoforte dal valido Milo Martani.

 

 
 
Archivio Documenti di musica e opera lirica - Recensioni - Interviste - Medicina - Articoli - Novità
Archivio Recensioni Teatri Opere Liriche
recensioni

Dite la vostra...



 

Esprimi un giudizio sul documento e visualizza i risultati

 
                            

Codice di sicurezza (Aiuto Aiuto):

Scrivi nella casella i caratteri che vedi nell'immagine.

Codice di sicurezza          

 
 
Cookie | Privacy Policy | Copyright 2006 © | Powered by Andrea Ferretti | 12/27/24 12:50
Liricamente.it utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie    Leggi tutto Ok