Docenti: Antonio Juvarra
Periodo: 6-7 febbraio 2010
Scadenza iscrizioni: 22 gennaio 2010
L'idea
guida, il filo conduttore di questo seminario sulla voce potrebbe essere
espresso dallo slogan ‘cantare naturale'. Se la tecnica vocale viene
infatti concepita come con-natura e non come anti-natura, ogni lezione
di canto non può che porsi come obiettivo quello che nel più importante
trattato di tecnica vocale del bel canto, il settecentesco ‘Riflessioni
pratiche sul canto figurato' di Mancini, viene indicato come
il principio ispiratore di chi studia canto: "imparare a conoscere dove la
natura ci guidi"
Si delinea così per contrasto quella che rappresenta l'attitudine
negativa, tipica di ogni tecnicismo fine a se stesso: frammentare il
corpo, anatomizzarlo, individuarne aree privilegiate di intervento,
indurre coordinazioni muscolari statiche, predeterminate e scollegate
col tutto. Questo è il rischio che corre spesso chi studia il canto
operistico: il concetto di ‘impostazione' della voce viene infatti
equivocato e concepito non come ricerca della coordinazione naturale
profonda che è alla base dell'emissione libera, bensì come espediente
artificiale per ingrossare e rendere ‘importante' il suono. Questo
avviene il più delle volte a costo di evidenti distorsioni acustiche che
sono effetto/causa della risonanza forzata e che rischiano di rendere la
voce artificiale e caricaturale.
Ogni tipo di canto, ‘moderno' o lirico, non può quindi non avere una
base comune, che è la naturalezza.
Di che cosa si compone la naturalezza
del canto naturale?
Essenzialmente esso è emanazione ed espressione
della confluenza di tre elementi fondamentali, che in base alla
tradizione italiana del bel canto sono: la postura, la respirazione e la
pronuncia.
La ‘postura nobile', allineata, è la condizione perché l'interagire dei
vari fasci muscolari non sfoci in rigidità e tensioni. Un preciso
rapporto armonico unisce poi, secondo la tradizione italiana, gli altri
due elementi, la respirazione e la pronuncia. “Chi sa ben respirare e
ben sillabare, sa ben cantare” diceva in proposito uno dei più grandi belcantisti a cavallo tra Settecento e Ottocento,
Pacchierotti, mentre
‘scuola del respiro' veniva tradizionalmente definita l'arte del canto
in Italia.
Lo studio del canto è la ricerca paziente e assidua del rapporto che
intercorre tra questi due aspetti dello strumento voce: la
sintonizzazione acustica del suono puro, libero, non distorto, resa
possibile da una pronuncia essenziale, ‘a fior di labbra', da una parte,
e l'uso ‘dolce' dell'energia, la distensione muscolare e l'apertura
degli spazi interni, resi possibile dalla respirazione naturale
profonda.
Ispirandosi a questi principi, il programma del seminario si
articolerà in tre momenti:
- Presentazione teorica del corso e dibattito sui concetti proposti.
- Approfondimento pratico della dinamica respiratoria funzionale al
canto, in rapporto anche alla postura.
- Lezioni vocali individuali, durante le quali, utilizzando specifici
vocalizzi, verranno approfonditi i vari aspetti del canto (compresi
quelli mentali e psicologici) e il loro rapporto.
- Eventuale applicazione dei concetti tecnici studiati ai brani
musicali.
L'obiettivo globale del seminario è quello di fare esperienza,
ovviamente a livelli diversi in rapporto alla maturità vocale dei
singoli partecipanti, del canto come emissione libera, voce in
equilibrio, sintonizzazione acustica del suono puro, armonia globale del
corpo e della mente.
Le domande d'iscrizione in carta semplice, sia per gli effettivi sia per gli uditori dovranno pervenire
entro il 22 gennaio 2010 presso la sede dell'associazione HAMADEUS Corso Sidney Sonnino 207/A 70126 Bari.
Alla fine del corso sarà rilasciato un diploma di merito ai corsisti effettivi e di partecipazione agli uditori,cambiamenti causati da motivi di forza maggiore saranno segnalati in tempo utile.