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Malattie Organiche: Malattia del tratto gastro-enterico
Le condizioni di vita di un cantante sia nell'aspetto alimentare (qualità dei
pasti e in orari anomali) sia nell'aspetto lavorativo (esercizi a stomaco vuoto,
alti livelli di pressione intraddominale per sostegno respiratorio) sia
nell'aspetto emotivo (occasioni frequenti di stress) alterano sovente le
funzioni digestive tanto da poter considerare malattie professionali le
conseguenti
gastrite, ulcera gastrica o duodenale, reflusso esofageo.
Di quest'ultimo l'inizio può essere subdolo con sintomatologia sfumata (raschio,
senso di corpo estraneo, bruciore faringeo lieve). Le lesioni organiche tuttavia
sono apprezzabili sin dall'inizio come
infiammazioni ipofaringee, delle aritenoidi o del terzo posteriore delle corde vocali.
La reazione congestizia ostacola soprattutto l'
adduzione cordale, la disodia
conseguente si esprime come riduzione del
range vocale, riduzione della
fondamentale,
velatura di voce per insufficienza glottica.
Nel sospetto di una origine extralaringea di lesione, l'ipotesi del rigurgito
acido va sempre posta. Dall'altra parte la “moda” attuale di tale diagnosi ne fa
troppo facilmente un capro espiatorio di patogenesi non ben comprese. Si
richiama l'attenzione quindi ad una circostanziata diagnostica differenziale che
deve avere dei riscontri obiettivi specifici o remissione dei sintomi, in tempi
non troppo lunghi, dopo terapia, altrimenti è opportuno riconsiderare la
diagnosi.
Alterazione endocrina
La laringe è organo bersaglio di interreazioni endocrine da parte di tutte le
ghiandole a secrezione interna (ipofisi, pancreas, tiroide, paratiroide,
corticosurrene, testicolo, ovaio).
Più specificamente il tessuto bersaglio è
il connettivo sottoepiteliale delle CCVV dove la ricchezza di vasi permette
reazioni circolatorie significative e la presenza di ampi spazi strutturali
facilita raccolte di trasudati ed essudati. Infatti l'aspetto tipico della
disfunzione endocrina consiste nella alterazione delle corde vocali che si
presenta come edema generalizzato.
La disodia si esprime in una forma
ingravescente dovuta a insufficienza glottica e ad aumento della massa cordale.
Nell'ambito femminile le disendrocrinie più frequenti riguardano la funzione
ovarica (spesso associato a ovaie micropolicistiche). Di sovente riscontro è
l'inibizione pre-mestruale delle corde vocali conseguente alla caduta
estro-progestinica che favorisce la permeabilità capillare e la idrofilia dei
mucopolissaccaridi connettivali.
L'attività vocale affaticante, in questi
periodi e nei soggetti predisposti, può favorire l'insorgere di edemi
recidivanti. La diagnostica scaturisce dalla esperienza clinica e dall'attenta
raccolta anamnestica, nonostante la possibile negatività delle analisi di
laboratorio.
Alterazione metabolica
I dismetabolismi sono di competenza essenzialmente internistica. Nell'ambito di
tale problematica tuttavia, riveste interesse per la sua attualità la
valutazione del peso corporeo e il suo mantenimento.
Ormai è sfatato il binomio concettuale di fisico robusto – migliore vocalità, anzi
le richieste teatrali sono di una immagine cinematografica e le esigenze
estetiche da videoregistrazione tendono a favorire, all'opposto, la scelta di
magrezza, specie nella popolazione giovanile.
Nel caso del sovrappeso esiste il rischio di numerose complicanze organiche (dislipidemia,
ipertensione, artropatia da sovraccarico articolare e deficit respiratorio) che
si ripercuote in tempi lunghi e soprattutto sulla attività attorale. Dell'altro
aspetto si sottolinea l'insufficiente riserva energetica che può evolvere nella
disfunzione vocale ipocinetica e può sviluppare una fragilità delle difese
immunitarie o scarsa ossigenazione per anemia.
Come un atleta il cantante deve mantenere uno stato ottimale di salute fisica e
di riserva energetica, quindi nell'ambito del peso corporeo lo stato ottimale
può essere valutato, come per l'atleta, in un IMC (Indice di Massa Corporea:
peso espresso in Kg, diviso per il quadrato dell'altezza espresso in metri) con
valori compresi fra 18,5 e 29,9. Un aumento di peso superiore al 15% richiede
un'attenzione alimentare, un aumento del 20% è indice di trattamento. Parimenti
un indice IMC inferiore al valore minimo necessita di una valutazione clinica
più approfondita. Tali valori sono ovviamente orientativi, passibili di
personalizzazione, secondo l'attività vocale e sociale del cantante.
Sindrome ansiosa
Il carico della tensione emotiva e di stress è particolarmente elevato nel
professionista, quale conseguenza di una attività caratterizzata da spostamenti
continui, fortissima competitività,
performance obbligate in stato di disagio
fisico etc. e tutto ciò può favorire l'insorgere di una sindrome ansiosa.
Le espressioni somatiche, mediate dal sistema nervoso autonomo, sono costituite
solitamente da ipersecrezione gastrica, alterazioni secretive della mucosa
respiratoria (eccesso o difetto) insonnia, tachicardia. Nell'ambito vocale la
manifestazione è di ipertono laringeo, extralaringeo e alterazione posturale. La
disfunzione può evolvere in lesione organica, oppure in una ipocinesia da
esaurimento energetico muscolare. Da valutare anche un indesiderato effetto
farmacologico (tranquillanti, sedativi, antidepressivi, eccitanti) che
interferisce sul controllo motorio.
Farmaci
Numerosi farmaci possono condizionare la produzione vocalica agendo direttamente
sulle mucose, indirettamente sui sistemi muscolari. Possono essere farmaci di
pertinenza ORL, anche ad applicazione locale (aerosoli, broncodilatatori,
mucolitici, cortisonici, antistaminici) oppure farmaci per terapie sistemiche
(ipotensivi, antidepressivi o stimolanti il SNC, ormoni, anoressizzanti, etc.).
L'effetto iatrogeno è solitamente conseguente all'azione secondaria insita nel
farmaco ma necessita per esplicarsi di un abuso nel tempo (somministrazione
oltre la prescrizione medica) oppure di inadeguatezza per assunzione
estemporanea (suggerimento di colleghi).
Sotto questo profilo non sono immuni da effetto iatrogeno neppure le
terapie omeopatiche. Le fito-terapie possono presentare inadeguatezze o
rischi dipendenti dal tempo di decadimento del prodotto o della approssimazione
del dosaggio. Per queste ragioni è buona norma riferire al medico specialista la
qualità di tutte le terapie effettuate o in atto.
Le conseguenze vocali sono riferibili soprattutto ad alterazioni funzionali
muscolari oppure delle mucose laringee o dalle vie respiratorie di tipo
distrofico o viceversa edematoso, secondo l'azione secondaria del farmaco.
Postura
È ormai acquisizione comune, l'
importanza della postura corporea, mantenuta
attraverso una equilibrata contrapposizione di gruppi muscolari (muscoli
flessori – muscoli estensori). Il fine fisiologico è quello di permettere una
massima espressione funzionale al minor costo energetico. Un cambio di tono di
gruppi muscolari posturali, si riflette in una variante tonica di altri
distretti. È quindi comprensibile come la produzione vocale, conseguente al
lavoro di distretti muscolari complessi (muscoli respiratori, laringei ed
extralaringei, muscoli di supporto addominale) può subire differenti variazioni,
in rapporto a variazioni della tonicità dei muscoli posturali.
Si può stabilire così una continua interdipendenza in cui
al lavoro muscolare
laringeo consegue una caduta di tensione per affaticamento, cui fa seguito un
aumento compensatorio di tensione e di reclutamento successivo di altri
distretti muscolari (muscoli extralaringei, muscoli del collo, muscoli delle
spalle) con aggravamento finale della postura. Il circolo vizioso riprende in
una reciproca influenza per cui talvolta è difficile dirimere il difetto
iniziale. La disodia ha i caratteri dell'ipertonicità o viceversa dell'ipotono
secondo lo stadio di evoluzione.
Elementi caratteristici sono l'evidente disassetto posturale e la dolorabilità del collo, delle spalle, della schiena o
interno della gola conseguenti all'accumulo di sostanze algogene nel tessuto
muscolare. Un disassetto in un distretto corporeo (esempio: capo, collo, spalle)
è solitamente connesso ad una alterazione posturale generale che è venuta
sviluppandosi in tempi non brevi. Tuttavia si richiama l'attenzione circa il
disassetto del collo quale momento primo di una possibile disodia, conseguente a
traumatismo cervicale (la causa più frequente è l'incidente stradale con «colpo
di frusta»).
Concludendo la maggior frequenza di disodia, contrariamente a quanto si crede,
ha
origine da disturbi organici generali ignorati o non sufficientemente
considerati.
Solo l'individuazione dell'origine primitiva può indirizzare alla terapia
causale (cioè risolutiva) e non solo ad una terapia sintomatica (es.: cortisone)
che destina il disturbo alla ripetitività.