In questi giorni, primi del 2008, vorremmo soffermarci su qualcosa di
diverso, di particolare.
Quante volte, nei periodi di bel tempo, quando le giornate si fan più lunghe e
le belle giornate prevalgono su quelle cupe, ci siamo chiesti “dove potremmo
andare a far due passi in tranquillità?” oggi, per tempo, possiamo darvi una
risposta concreta ed interessante.
Parliamo di una Regione prodiga di talenti in ogni campo della sfera
artistica: le Marche.
È terra amabile di gente laboriosa, schietta, essenziale a volte brusca, ma
se sai conquistarne la stima e la fiducia, ospitale e sincera.
Da questa terra che trasuda Arte, hanno avuto i natali grandi talenti da
Raffaello a Lorenzo Lotto ad Arnaldo Pomodoro, da
Rossini a Pergolesi a Vaccaj a Spontini e, quelli che
ci riguardano più direttamente, da Beniamino Gigli a Renata Tebaldi,
da Franco Corelli ad Anita Cerquetti e Sesto Bruscantini
più tantissimi altri talenti meno noti ma non per questo meno importanti.
In particolare, vorremmo soffermarci su una particolare zona, eletta “Città
della Poesia” e Centro Mondiale della Poesia e della Cultura che è la
Città di Recanati.
Vi assicuriamo che l'aria che vi si respira, sembra diversa. Al primo sguardo,
il paesaggio marchigiano infonde serenità, tranquillità, sapori antichi.
È un'aria che ti avvolge, ti sospinge quasi, ti inebria di un certo non so che.
Non vorremmo dilungarci in immagini che farebbero solo rabbrividire il
Genio Leopardiano, tuttavia dopo un breve vicolo in salita, ecco aprirsi
davanti agli occhi, uno scenario ameno, una bellissima piazza
illuminata dal sole che orgogliosa offre il suo spettacolo migliore.
La cosa che più ci spinge a parlare del Borgo, è questa compattezza di Arte che
può essere visitata anche a piedi senza necessità di spostamenti eccessivi.
In quel Colle eterno possiamo visitare una moltitudine di chiese ricolme di
storia; palazzi, ville, pinacoteca, Musei.
Tutto trasuda bello, tutto è armonia.
Noi abbiamo visitato il Palazzo Comunale davanti cui svetta
l'imponente Torre del Borgo che fiancheggia la statua del Poeta
Giacomo Leopardi che tanto lustro donò alla sua terra riconoscente.
Presso le sale Comunali si possono vedere (ancora per poco poiché tale
patrimonio deve essere difeso dall'usura procurata dalla luce) antichi carteggi
e lettere del giovane Giacomo e dei suoi amici e parenti; quadri, cimeli, e
perfino delle reliquie donate da Beniamino Gigli.
Ecco il punto. Per chi, come noi di Liricamente, amasse vedere ed immergersi
in atmosfere impalpabili, non v'è luogo migliore del Museo Gigli.
Da poco (30 novembre u.s.) trasferito dalle Sale Comunali al Teatro Giuseppe
Persiani (solo 5 minuti a piedi dal Palazzo Comunale), è possibile vedere
esposti in teche di vetro, i bellissimi costumi di scena del grande Tenore;
bellissimi di foggia e materiali, corredati da calzature, elmi, armi, copricapo
ed anche gioielli, riempiono gli occhi ed il cuore.
Il solo pensiero di poter vedere tali corredi oltre a fotografie, la maschera
funeraria, cimeli (vi sono anche il bastone e la tuba di G. Verdi!),
il sassofono di quando suonava nella banda cittadina e moltissimi alti
oggetti in questa atmosfera soffusa in cui tutto parla di Opera,
entusiasma.
Nelle sale comunali rimangono ancora ultime suppellettili del Maestro,
qualche foto, e due bellissime paia di stivali (che ho stretto fra le braccia
quasi a cercare una emozione tangibile ed imperitura) ed il modellino della
tomba a forma di piramide che si trova presso il locale cimitero.
Dalle finestre della sala degli Stemmi, abbiamo potuto vedere, in lontananza,
Villa Gigli (purtroppo oggi proprietà privata e quindi non visitabile) della
quale abbiamo potuto vedere eloquenti e magnifiche fotografie.
Di queste visite guidate, dobbiamo ringraziare sentitamente, due care persone
che si sono prodigate per mostrarci, con orgoglio, le bellezze artistiche di
Recanati e sono la Sig.ra Maria Bontempi ed il Sig. Alessandro Cinti.
La prima, signora minuta dal passo lesto e dalla eloquenza forbita, ci ha
accompagnati nel Palazzo Comunale illustrandoci anche la galleria di
quadri degli “Amici” del Leopardi, e le bellissime sale del Consiglio e
delle conferenze; con una punta di orgoglio, ci ha mostrato il Pianoforte di
Beniamino Gigli (donato dalla figlia Rina) che fa bella mostra di sé
in questa magnifica sala.
Al termine del tour Leopardiano, dopo una puntatina presso il Museo della
chitarra alloggiato sempre nelle sale comunali, la cara Sig.ra Maria,
raccomandandoci di visitare il Museo e la Pinacoteca Comunale ci ha
accompagnati fino al teatro Persiani (dedicato al musicista recanatese
G. Persiani) ove ci ha consegnati al giovane Sig. Alessandro che, nonostante
impegni di altra natura, è stato ben lieto di accompagnarci con composta
reverenza ed una punta di fierezza che traspariva dagli occhi lucenti, nelle
nuove sale del Museo Gigli.
Che dire? Grazie!
Grazie per questa immersione artistica nella città della Poesia e della
Cultura. Grazie alla Signora Maria ed al Signor Alessandro ai quali inviamo
dalla Redazione i più cordiali auguri di buon Anno!
E a voi, cari amici, il consiglio di visitare questa ridente oasi
marchigiana che consente di respirare aria buona, bearsi di Arte e, cosa che
non guasta, anzi completa, consumare cibi gustosi e buon vino.
Palazzo Leopardi con il Centro Nazionale di studi Leopardiani, la Chiesa di
S. Agostino e la torre del Passero Solitario, il Teatro Persiani con il Museo
Gigli, il Palazzo Comunale con le Sale Leopardiane ed il Museo della chitarra,
il Museo Villa Colloredo Mels (con le opere di Lorenzo Lotto), la Chiesa di S.
Domenico, la Torre del Borgo ed ancora la Cattedrale di S. Flaviano ed il Museo
Diocesano, la tomba piramidale di Beniamino Gigli……
Vi basta per una gita all'insegna dell'Arte?
Ah! Se passate di lì…. salutateci la Signora Maria ed il Signor Alessandro!
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