Roma è la città eterna, una città in cui anche il più intimo granello di
sabbia acquisisce immenso valore dacché appartenente ad un luogo che da millenni trasuda
cultura, storia e arte.
Tra immensi viali e striminziti vicoli, passato e presente si fondono in una
straordinaria armonia che lascia senza fiato.
E proprio passeggiando in una di queste viuzze, siamo stati rapiti da
splendide note musicali del passato che rendevano memoria alla “Tosca” di
Giacomo Puccini; da buoni appassionati ci siamo introdotti in un
teatrino, che ci ha proposto una forma di spettacolo “nuova” ed estremamente
coinvolgente: Piccola Lirica.
Insieme ad un pubblico di giovani ragazzi e di appassionati, nell'intimità
del Piccolo Teatro Flaiano, abbiamo assistito alla messa in scena del
celebre melodramma pucciniano riadattato in un formato che si potrebbe definire
“Teatro Musicale da camera”.
In circa 75 minuti di grande pathos Tosca è stata proposta in uno
spettacolo riadattato che ha saputo mantenere le caratteristiche tradizionali
dell'opera, grazie all'interpretazione e alle doti vocali e sceniche di giovani
cantanti, supportati da nuove e ricercate tecnologie strumentali e da
allestimenti dinamici arricchiti da vivide suggestioni derivanti dalla storia e
dalla letteratura.
La Chiesa di Sant'Andrea della Valle, Palazzo Farnese, Castel Sant'Angelo:
questi splendidi luoghi romani, che di giorno abbiamo avuto modo di visitare nel
nostro tour turistico, li abbiamo ritrovati ricostruiti in un piccolo spazio che
ci ha coinvolto con il cuore e l'anima, per rivivere, quasi d'incanto, lo
straziante dramma dell'eroina romana e del suo focoso amante trascinati dalle
emozionanti melodie pucciniane.
La passione è stata cantata dalle giovani e calde voci di Alfredo
Profeta (Mario Cavaradossi), Jo Sanghyoun (Scarpia) e
Tiffany Fabiani (Tosca), Diego Bragonzi Bignami (Sagrestano)
e Rosario Monetti (Spoletta) abilmente dirette da
Elisabetta Del Buono che ha curato l'adattamento musicale coordinando i
musicisti Maria
Silvestrini, Micaela Natili e Elitza Harbova.
La regia è di Rossana Siclari, i costumi di Carla Fonzi Cruciani
e l'adattamento drammaturgico di Gianna Volpi.
Lo spettacolo cui abbiamo assistito è stato semplice, ma allo stesso tempo molto
ricercato e curato fin nei minimi particolari.
Non si tratta di un'opera lirica, infatti, i “puristi” della lirica non
possono accedervi con l'aspettativa di assistere ad una rappresentazione
tradizionale, ma è un'occasione splendida per trascorrere una serata che,
riprendendo l'arte suprema del melodramma, sa suscitare emozioni fortissime.
Nello stile riporta alla memoria gli “shakespeare tascabili” londinesi
che nulla tolgono al grande capolavoro, semmai è utile alla sua diffusione con
modalità più agili.
È straordinario come, anche nelle più piccole vie di questa città eterna, si
possano gustare esperienze che restano indelebili nella mente di chi ha modo di
viverle.
Se oggi Audrey Hapburn e Cary Grant tornassero a rivivere le loro
vacanze romane, siamo certi che non mancherebbero di assaporare questa semplice, ma
incantevole piccola lirica.
La Tosca di Giacomo Puccini, opera italiana per eccellenza, è
proposta da Piccola Lirica. La definizione " Piccola" è riferita
alla sua durata (circa 75 minuti) e allo spazio nel quale è messa in scena (150
posti in totale).
Il grande capolavoro è presentato in tutta la sua forma tradizionale, come un
teatro lirico da camera, dove si fondono diverse discipline del teatro e si
sperimentano nuove tecnologie. Viene proposta una versione dell'opera più
divertente per la maggior parte del nuovo pubblico, abituato ad alta tecnologia
in tutte le sue applicazioni e attratto dai nuovi linguaggi.
La Piccola Lirica è un invito alla grande musica ed è uno spettacolo
che viene proposto ogni giorno dal martedì al sabato alle ore 20 e la domenica
alle ore 17,30 con 5 compagnie di canto che si alternano.
|
Documenti CollegatiArticoli Quante volte, nei periodi di bel tempo, quando le giornate si fan più lunghe e
le belle giornate prevalgono su quelle cupe, ci siamo chiesti “dove potremmo
andare a far due passi in tranquillità?” oggi, per tempo, possiamo darvi una
risposta concreta ed interessante.
Non pensate male: non abbiamo cambiato mestiere... vi accorgerete subito leggendo che ovunque si vada, sempre di Lirica si torna a parlare!!!
Daniela Favi Borgognoni, 07/01/2008 Gian Carlo Menotti commenta così gli spettacoli del Teatro Flaiano di Roma: "L'opera deve uscire dai suoi teatri immensi, dove un posto a sedere costa una fortuna, e i giovani, abituati ai primi piani del cinema e della televisione, non riescono neanche a discernere i tratti dei cantanti, lontani come sono dal palcoscenico e dall'orchestra. L'opera deve fare una cura dimagrante, riconquistare l'intimità dei piccoli teatri" .
a cura della Redazione, 26/06/2008
Notizie |