Da ottobre, il Piccolo Lirico
Teatro Flaiano di Roma presenta, insieme ad una nuova versione di Tosca
anche un nuovo allestimento di Madama Butterfly, in omaggio al 150º
anniversario di Giacomo Puccini (1858- 1924).
Il New York Times ha definito le opere in miniatura del Piccolo Lirico –
Teatro Flaiano di Roma "Charming…Touching",l'Independent di Londra e
le ha annoverate tra le The top ten must-do, must-see in Italy,
mentre Roma Turismo, Azienda di Promozione Turistica di Roma, ne ha data sul suo portale una perfetta
definizione: Novanta minuti di arte, durante i quali il melodramma e il
teatro si fondono all'interno di un contesto scenografico pensato, che supera
il piano letterale e varca i confini del simbolismo.
Un ampio servizio della tv giapponese NHK- Japan Broadcasting Corporation, insieme ad altri
autorevoli osservatori della stampa spagnola, olandese e francese, hanno visto
nel progetto la risposta ad un'esigenza di rinnovamento nel modo di
rappresentare e diffondere il grande repertorio del melodramma italiano e la
stampa italiana lo ha definito un cult paragonabile agli "shakespeare
tascabili" del teatro inglese (Il Messaggero, La Repubblica…), connotando
l'operazione come la più giovane e stimolante iniziativa dei nostri tempi,
confortata dalla partecipazione di giovani cantanti professionisti di sicuro
valore come Alberto Profeta, Tiffany Fabiani, Nathalie Sekatcheff, Jo
Sanghyun insieme ad altri artisti, appassionati e generosi che hanno già
partecipato e che si aggiungeranno, scevri dai condizionamenti e dai logorii
dello star system.
Il successo ottenuto con la prima edizione di Tosca, ha convinto gli operatori del Teatro Flaiano di
Roma a proseguire nel consolidamento del progetto, perfezionandolo e ampliandolo
per quanto riguarda il ricorso alle tecnologie più avanzate sia sul piano
visivo che musicale, impegnando la storica sede intitolata ad uno dei maggiori
scrittori italiani del dopoguerra (Ennio Flaiano) a diventare a tutti gli
effetti il primo Piccolo Lirico italiano, dove sperimentare e proporre forme
d'arte che pur nel rispetto della tradizione, offrano ad un pubblico
cosmopolita una chiave intrepretativa di un patrimonio musicale appannato dalla
difficoltà di approccio e dalle esigenze di botteghino.
Con questa premessa sulla quale si è molto investito, il programma
prevede dal 1ºottobre 2008 al 30 maggio 2009, in occasione del 150º
anniversario di Giacomo Puccini, oltre 140 repliche di un nuovo allestimento
della Tosca e di Madama Butterfly, entrambe rappresentative dello spirito e
della filosofia del progetto che si confronta con molte convenzioni tipiche degli spettacoli
operistici, come lo spazio, la durata e le modalità di rappresentazione.
Le due opere hanno una durata che varia dai 90 minuti della Tosca e i 100 minuti di
Madama Butterfly.
Analizzate, rilette, scomposte e ricomposte, le due opere si
presentano come due spettacoli lirici completi, dal linguaggio universale,
facilmente fruibile grazie anche alle suggestioni registiche, interpretative
dei sentimenti e dei riferimenti storici non contenuti nei libretti.
Partendo dalla tradizione squisitamente teatrale, nel
pensiero, nella tecnica costruttiva, nelle manualità, nei trucchi e negli
aspetti artistici, la scenografia è volta verso il segno
simbolico , spesso in primo piano come i protagonisti,
ravvicinati al loro pubblico come difficilmente può accadere in un grande
teatro. I costumi, appositamente creati per ogni artista che si
avvicenda, pur rispettando la tradizione, sono frutto anch'essi di una
suggestione densa di riferimenti, ma interpretata secondo una visione più
moderna dell'intendere la bellezza e la nobiltà.
Un "idea maker" come Gian Carlo Menotti, fondatore di un ineguagliabile
Festival dei Due Mondi e di forme nuove di composizioni liriche come "La
medium" e "Il telefono" predisse, già dal primo esperimento di "piccola lirica"
ideata dal Teatro Flaiano nel 1999: "Questa prospettiva è attuale e segnerà
una svolta nella storia delle rappresentazioni liriche. L'opera deve uscire dai
suoi teatri immensi, dove un posto a sedere costa una fortuna, e i giovani,
abituati ai primi piani del cinema e della televisione, non riescono neanche a
discernere i tratti dei cantanti, lontani come sono dal palcoscenico e
dall'orchestra. L'opera deve fare una cura dimagrante, riconquistare l'intimità
dei piccoli teatri".
Un concetto condiviso dal compositore Carlo De Pirro "Bisogna
uscire dall'aura. Se il luogo determina la comunicazione, la cornice teatrale e
i suoi confort acustici impediranno l'incontro con nuovi avventori emotivi, e
con essi lo sviluppo di nuove estetiche. Ciò non significa abbandonare i gusti
antichi, piuttosto trasformarli. Bisogna puntare sulle nuove tecnologie
(scenografia virtuale, potenzialità metamorfiche del suono amplificato),
dialogare con le sensibilità dell'oggi e non solo con i vati del bel canto,
quelli che si accontentano di spostar virgole. Bisogna partire dal teatro come
grande fucina di saperi artigianali, con la coscienza che ne esistono di nuovi,
che la tecnica aspetta solo di incontrare l'estetica. Favoriamo nuovi incontri
di saperi, spostiamo i saperi del teatro in forme architettoniche dove il
pubblico non si senta intimorito dalla Storia: abbiamo bisogno di nuove sensibilità,
saranno poi loro a venirci a trovare".
Roberto Doati responsabile Scuola di Musica e Nuove
Tecnologie del Conservatorio «Nicolò Paganini» di Genova "…Immagino
piccoli teatri «da camera» in cui le opere vengono presentate per più repliche,
perché la conoscenza e la crescita culturale si fondano anche sulla possibilità
di ripetere l'esperienza e non sul consumo immediato e una tantum. Con costi
di produzione e gestione sicuramente inferiori a quelli faraonici
(ogni riferimento a produzioni di ambientazione egizia è puramente voluto) del
teatro lirico, si favorirebbe inoltre un accesso che oggi è divenuto sempre
più difficile…". Su tutto ciò, il Piccolo Lirico di Roma, ha tracciato il
proprio cammino, accompagnato da un pubblico sempre più curioso e solidale."
La Piccola Lirica gode dell'adesione al progetto della Presidenza della
Repubblica, dei patrocinii della Camera dei Deputati, dell'Assessorato
alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, dell'Assessorato alle
politiche culturali, della comunicazione e dei sistemi informativi della
Provincia di Roma. |