Personaggi
- ATTILA (basso) re degli unni
- EZIO (baritono) generale romano
- FORESTO (tenore) cavaliere
- LEONE (basso) vecchio romano
- ODABELLA (soprano) figlia del signore di Aquileia
- ULDINO (tenore) giovane bretone schiavo di Attila
- Duci, re e soldati unni, ostrogoti, gepidi, eruli, turingi, sacerdotesse e popolo, uomini e donne d'Aquileia, donzelle d'Aquileia in abito guerriero, ufficiali e soldati romani, vergini e fanciulli di Roma, eremiti, schiavi (CORO)
Introduzione
È un dramma lirico in un prologo e tre atti di
Giuseppe Verdi su libretto di
Temistocle Solera tratto dalla tragedia
Attila, Koning der Hunnem di
Zacharias Werner.
La prima rappresentazione fu al "
Tratro La Fenice" di
Venezia il 17 Marzo 1846.
Trama
PROLOGO
Ad Aquileia attorno alla metà del V secolo Odabella, figlia del signore della città, ha perduto l'intera famiglia in seguito al saccheggio della città
da parte di Attila, re degli Unni ed intende vendicarsi di lui uccidendolo.
Al cospetto del re è condotto uno stuolo di vergini aquileiesi prigioniere:
le guida l'orgogliosa Odabella; il re ammirato dal suo coraggio le dona la sua spada con la quale la giovane medita di ucciderlo per vendicare il padre. Riceve poi il generale romano Ezio e reagisce sdegnato alla proposta di spartirsi con lui l'impero.
Ad Ezio non resta che rinnovare lo scontro in campo.
Nella laguna veneta si rifugiano i profughi di Aquileia fuggiti dalla città distrutta; il loro capo Foresto, fidanzato di Odabella, vuole fondare una nuova città.
ATTO I
In un bosco vicino alla tenda di Attila, Odabella, che ha nostalgia del padre ucciso e di Foresto, incontra l'amato al quale nega di tradirlo con Attila.
La giovane lo rassicura rivelandogli di trattarsi di finzione per uccidere il barbaro.
Intanto Attila, addormentato nella propria tenda, si desta di soprassalto e narra allo scudiero Uldino un sogno: giunto alle porte di Roma, è fermato da un vecchio canuto che gli impone di arretrare di fronte alla terra di Dio.
Scacciato l'attimo di debolezza, decide di muovere contro Roma.
Il sogno si preannuncia premonitore: quando le schiere si mettono in marcia, si ode un canto flebile di donne e fanciulli guidati da Leone, un vecchio imbelle che lo ferma con le stesse parole udite in sogno.
ATTO II
Nel campo romano Ezio apprende della tregua impostagli dall'imperatore fanciullo Valentiniano. Alcuni Unni recano un messaggio: Attila accantona le ostilità, gli propone nuovamente l'alleanza invitandolo a un banchetto.
Odabella ha saputo che Foresto vuole avvelenare il re, allora lo avverte, non per pietà, ma per essere lei ad ucciderlo; Foresto si svela colpevole, Attila lo perdona per intercessione della giovane, annuncia le sue nozze con lei e congeda Ezio assicurandogli che non invaderà Roma.
ATTO III
Nella foresta tra gli accampamenti nemici Foresto è scoraggiato per le nozze imminenti di Attila e Odabella e invoca l'intervento delle armi romane. Oltre Ezio, anche la giovane giunge fuggendo dal campo unno;
Attila la insegue, ma quando la scopre insieme a Foresto e ad Ezio comprende il tradimento.
In quell'istante i soldati romani irrompono nell'accampamento barbaro e mentre Unni e Romani si battono, Odabella trafigge a morte Attila, vendicando l'uccisione del padre.
Brani celebri
- Prologo
- Urli, rapine, Coro d'introduzione
- Santo di patria indefinito amor, cavatina di Odabella
- Vanitosi! Che abbietti e dormienti, duetto tra Ezio e Attila
- Ella in poter del barbaro, cavatina di Foresto
- Cara patria già madre e reina, cabaletta di Foresto
- Atto Primo
- Oh nel fuggente nuvolo, romanza di Odabella
- Oh! T'inebria nell'amplesso, duetto tra Odabella e Foresto
- Mentre gonfiarsi d'anima, aria di Attila
- Atto Secondo
- Dagli immortali vertici, aria di Ezio
- Atto Terzo
- Che non avrebbe il misero, romanza di Foresto
- Te sol, te sol quell'anima, terzetto Odabella, Foresto ed Ezio
- Tu rea donna, quartetto Attila, Odabella, Foresto ed Ezio
Libretto
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