Risposte esperto in merito a consigli a cantanti lirici circa i percorsi di studio da affrontare, trattati di canto lirico da studiare, esperienze di canto da condividere

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Consigli a cantanti - appassionati di opera lirica|Pagina 7

In questa sezione pubblichiamo le domande di chiunque desidera chiedere consigli al nostro esperto in tema di opera lirica, melodramma e tutto ciò che ruota intorno alla vita dei cantanti lirici, dei musicisti, dei compositori...

 

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  • 25/11
    La mia insegnante dice che ho un timbro da soprano leggero acuto... vorrei sapere quali suoni devo considerare centri e quali gravi, ammesso che io abbia suoni gravi. Grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CARMEN:
    quanti anni hai?
    Anche se la tua insegnante ti ha classificata soprano leggero acuto, se il tuo repertorio sarà Lucia di Lammermoor o Rosina del Barbiere, dovrai poter cantare note gravi quali il Do3, quindi dovrai pur allenarlo anche magari con un vocalizzo di agilità; tuttavia, se sei giovane, le tue note gravi saranno ancora deboli, ma andranno ugualmente "visitate" proprio per aiutarle a svilupparsi e queste note vanno dunque dal Do3 al Fa/Sol3; poi il tuo "centro" potrai considerarlo dal Sol/La3 fino al Mi/Fa 4 dopodichè inizia la gamma dei suoni acuti.
    Che arie stai studiando?
    Buon lavoro. Mae

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  • 25/11 - Rosa
    Ciao mae ho letto la tua risposta e ti ringrazio, volevo farti presente che già ho cantato qualche aria antica e anche qualcosa dall'Elisir d'amore. Ogni tanto mi esibisco in concerti, ma spesso non riesco ad applicare la tecnica quando canto, e non so se è un problema mio psicologico oppure di prassi. I vocalizzi mi escono belli in maschera e vibrati, cosa che quando canto non avviene poi si aggiunge che quando canto in pubblico sono molto tesa ed emotiva ed esce quasi tutto a suono fisso senza vibrato e non riesco ad interpretare, pur studiando già arte scenica. Cosa mi consigli?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    ARICIAO ROSA:
    quello che racconti delle tue "prestazioni" rientra nella norma; prima che la teoria venga messa in pratica ci vuol tempo; l'emozione poi, non fa che irrigidire la muscolatura e rende vano lo sforzo di respirare bene: lo so (Sig!) ci siamo passati tutti, ma ti assicuro che è solo il primo stadio. Un cinico direbbe che dopo... viene il peggio, io dico che dopo viene la gioia di cantare anche se aumenta la coscienza e quindi la responsabilità del dover fare sempre una bella prova.
    Il pubblico fa sempre un effetto terribile, il giudizio, la critica a cui volontariamente ci si sottopone, ci portano al timore ed al panico!
    Ma fa parte del gioco, tutti coloro che scelgono una strada "artistica" sanno di dover sottostare al giudizio del pubblico, quindi mettiti il cuore in pace e datti da fare; ogni performance serve per capirsi, per studiarsi e per allenarsi alla "paura" che fa sempre parte del cantante anche quando è in carriera, ma quando si è preparati, il panico diventa adrenalina e non inibisce più, anzi stimola!
    Il consiglio che posso darti è di continuare ad esibirti anche davanti ai tuoi compagni di classe, a piccoli saggi, a concertini senza pretese, è importante abituarsi allo stress così come è importante imparare dai propri errori (e mangia un pò di più... hai bisogno di forze per cantare).
    Un abbraccio. Mae

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  • 25/11 - Carmen
    Salve, mi chiamo Carmen e studio canto lirico da quando ero ragazzina. Ho cambiato vari insegnanti e quindi mi sono dovuta adattare a tanti e diversi metodi di studio, che alla fine mi hanno solo creato dubbi sulla tecnica respiratoria. C'era chi mi diceva che la respirazione doveva essere molto bassa,chi centrale, chi diaframmatica o costale. L'insegnante che mi prepara adesso è un mezzosoprano e ahimè io sono un soprano leggero acuto, così per lo meno mi ha detto l'attuale insegnante, la quale mi dice che i centri sono molto importanti anche per le voci molto chiare come la mia e che i miei sono poveri di armonici. Vorrei sapere come potenziare i centri senza perdere la giusta posizione. Vorrei inoltre sapere quanto influisce la corporatura di una persona ai fini del canto in quanto io sono molto sottile. Grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CARMEN:
    per un cantante lirico è molto importante avere un fisico sano; non grasso, ma di buona costituzione.
    Per cantare non serve il "grasso" come alcuni pensano, ma avere una buona ossatura è positivo; a volta le persone esili hanno poca energia, mentre per cantare occorre molta energia sia fisica che mentale dacchè, nello studio del canto, si "spende" molto.
    Non mi hai ancora detto la tua età (elemento di valutazione importante) così non posso ancora sbilanciarmi sui tuoi risultati.
    La voce si deve sviluppare in maniera armonica, in tutta la sua gamma di suoni, ma se sei giovanissima, è ovvio che la voce è ancora in via di formazione e quindi ancora acerba.
    Tuttavia esistono vocalizzi che aiutano a sviluppare la voce in ampiezza, ma sono molto pesanti=faticosi, occorre molta energia per sostenerli e, se sei minuta, forse la tua insegnante ha qualche difficoltà nel proporteli.
    Fai un pò di attività fisica?
    Anche quella potrebe aiutarti a tonificare la muscolatura, indispensabile per sostenere la voce.
    Dunque (mangiare in modo salutare per dar sostegno al fisico che dovrà poi lavorare) vocalizzi appropriati, respirazione corretta (i dubbi te li deve risolvere la tua insegnante con spiegazioni fisiologiche ed esempi) e tanta energia e voglia di fare.
    Per ulteriori informazioni, ho bisogno di più dati (un file audio, ad esempio, potrebbe farmi capire) ccme l'età e quanto tempo dedichi allo studio, e da quanto tempo ti dedichi con costanza alla lirica.
    Attendo qui le tue risposte. Mae

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  • 25/11 - Guseppe
    Gentilissimo Mae, le volevo porgere una domanda: cosa accade nei conservatori, cioè vorrei sapere bene come funziona, come si entra e quali sono gli studi nei vari anni, come sono gli esami, se si fanno delle esibizioni in pubblico, insomma il percorso dei vari anni di studio.
    Ho già letto i programmi ma non riesco a capire bene, me lo potrebbe spiegare lei bene??
    Grazie ed arrivederci.
    P.S. Come vede i miei dubbi e le mie curiosità sono molte, periò vi chiedo di aver pazienza con me perchè voglio intraprendere al meglio questa strada... A rsentirci
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    ARICIAO GIUSEPPE:
    per entrare in Conservatorio occorre sostenere un esame di ammissione in cui si presenta, generalmente, un'aria antica e dei vocalizzi (quelli già bravi cantano anche un'aria d'opera).
    Vi sono due tipi di corso: il tradizionale e quello da poco introdotto.
    Il primo consiste in 2 anni di "prova" e 5 anni di corso di cui un triennio inferiore che si conclude con la licenza di teoria e solfeggio e l'esame di compimento inferiore e quello di corso superiore (4 e 5) durante il quale si devono sostenere gli esami complementari (Arte scenica, pianoforte compl, Armonia, Letteratura poetica e drammatica e Storia della musica) per poi accedere all'esame di diploma che ti fa diventare "professore".
    Il nuovo ordinamento, invece è basato su un triennio inferiore (che corrisponde al diploma di anno del corso tradizionale) più un biennio superiore che viene comparato ad una laurea e questo comprende altri esami complementari.
    In breve, dopo il diploma, altri 2 anni di studio.
    Spero di aver spiegato in modo chiaro.
    Ti consiglio, comunque di fare domanda da uditore nel conservatorio in cui desideri fare l'esame di ammissione al fine di poter iniziare a conoscere l'ambiente, gli studenti e gli insegnanti. Questi sapranno sicuramente rispondere e soddisfare meglio le tue richieste, dato che comunque in ogni conservatorio ci sono regole differenti e gli insegnanti non sono tutti uguali, perchè impostano il lavoro in modo differente.
    Iniziare a frequentare come uditore è sicuramente la strada migliore per soddisfare le tue curiosità.
    A presto. Mae

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  • 27/11 - Mauro
    Caro Maestro, molto simpatico/a. Sono un fiume in piena, cercando possibili spiegazioni sulle mie problematiche vocali ho letto una cosa che mi ha acceso una lampadina che voglio assolutamente verificare, non appena la mia attuale influenza sarà passata. Ho letto su un sito in cui si accennava alla capacità dell'apparato uditivo di condizionare quello fonatorio, ovvero se tu senti la tua voce, la emetti in un certo modo, se non la senti, la emetti in un altro. Ho pensato di nuovo ai vocalizzi estivi con le mani sulla testa e mi ricordavo che per un effetto di riverbero della voce sulle braccia, che erano vicine alle orecchie, avvertivo la voce con una sonorità ben diversa dal normale. Allora io ho preso i tappi, li ho messi e ho cantato senza pensare se non alla tecnica appresa. E intanto registravo. Pur avendo già l'influenza in uno stadio iniziale (con un lievissimo mal di gola) e avendo già all'attivo una cinquantina di minuti di vocalizzi, avevo una diversa sensazione. La voce non era più frenata, la resistenza era migliorata e i suoni erano effettivamente più facili. Non mi sembrava di cantare, era tutto così leggero mentre i suoni registrati erano buoni, anche se mentirei se dicessi che andava tutto bene in quanto la voce, forse condizionata da quanto avevo fatto prima, ogni tanto scricchiolava e comunque alla fine del pezzo ero comunque abbastanza stanco. Trepido per questa scoperta e confesso che ho già cominciato a pensare di contattare un ipnotizzatore per lavorare su questa pista. Non vedo l'ora di essere di nuovo a posto e di provare con le cuffie da muratore (mi sa che chi legge mi prenderà per matto) e dopo, se si rivelerà una stupidaggine, magari prenderemo contatti per passare alla fase b. Un saluto a Lei e a tutti gli sfortunati lettori di queste righe. Mauro
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MAURO:
    il mio spassionato consiglio è di non intraprendere strade che non potrebbero aiutarti (ipnotizzatore per es.) la tua "forza" è dentro di te, risiede nella tua intelligenza e nel tuo raziocinio; devi essere tu stesso a metterti in condizioni di ottenere risultati, dacchè quando canterai, dovrai essere ben presente e lucido.
    Dunque fai tutti i tuoi esperimenti senza mettere a repentaglio l'integrità vocale; dai alla tua robusta voce modo di riposarsi, facendo pause ogni mezz'ora di studio e ragionando con concentrazione senza lasciarti sopraffare dall'istinto o dalla forza.
    Sii docile ma irremovibile nella tua giusta convinzione che il canto non è questione di forza ma di equilibri e rilassatezza.
    Comincia dalla porzione grave della voce senza voler tutto e subito: hai di natura una voce morbida, sei tu che la guidi male.
    Ho fiducia nella tua intelligenza e nelle tue capacità, devi crederci anche tu (può giovare allo studio anche l'ascolto dei nostri Idoli che della morbidezza han fatto una questione fondamentale).
    A presto per le news. Mae

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  • 02/12
    Caro Mae, grazie per la tua risposta che mi ha dato una carica in più. Sappi che sto già prendendo dei provvedimenti seri riguardo alla mia situazione. Fra qualche giorno, quando tutto sarà ufficiale, ti scriverò e ti racconterò ciò che è successo a me ed a tutta la mia classe di canto. Per ora tanti saluti e grazie infinitamente per il forte sostegno morale!!!!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GEMMA:
    muoio già dalla curiosità.
    Porta il mio caloroso abbraccio a tutti i tuoi compagni e sappi che qui troverai sempre un Amico.
    Un abbraccio. Mae

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  • 12/12 - Giuseppe
    Salve mae, volevo porgerle una domanda: per un cantante, un ragazzo anche che vuole iscriversi al conservatorio e poi introdursi nel mondo dell'opera, è importante che abbia un buon rendimento scolastico? Cioè deve avere buoni votoa scuola? Oppure basta qualche minimo voto, non so mi spieghi lei questo fatto. Spero di essere stato abbastanza chiaro e la saluto con un grande bacio e con tutto il mio rispetto. Buon Natale Giuseppe
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIUSEPPE:
    per un bravo cantante è importante avere una buona cultura, si troverà a contatto con direttori d'orchestra, sovrintendenti, registi, tutte persone che hanno sicuramente una buona istruzione.
    Dunque è importante sapersi destreggiare in ogni senso; un cantante (spesso considerato da tutti i colleghi di conservatorio il personaggio più ignorante proprio perchè è quello che, fino a pochi anni fa, studiava per meno tempo) ha necessità di conoscere bene il proprio campo musicale e letterario (Opera e letteratura vanno a braccetto), bisogna comunque avere proprietà di linguaggio, e potersi confrontare con le altre realtà con cui viene a contatto.
    Non è bello essere additati come ignoranti.
    Poi, comunque siano le cose (non è detto che con un diploma si diventi più bravo come cantante) anche in conservatorio, bisogna seguire corsi di altre materie poichè anche nel corso di canto, sono compresi complementari come Letteratura poetica e drammatica, o Storia della Musica o Armonia che vanno seguiti molto attentamente e che richiedono studio di teoria, non solo pratica; va ricordato inoltre che un cantante maschio dovrebbe entrare in conservatorio non prima di aver compiuto 18 anni di età quindi si prevede che abbia o stia sul punto di avere un diploma superiore.
    Il conservatorio non è una scappatoia allo studio ed il consiglio che ti posso dare è, che nel mondo dei cantanti c'è molta prosopopea, e molta chiacchiera, bisogna salvaguardarsi con un'educazione ed un comportamento diplomatico più che istintivo e, per sopravvivere, bisogna sapere quel che si fa e quel che si dice. Ergo sii bravo e fatti valere prima come uomo, poi come cantante(una buona istruzione è sempre apprezzabile). Buon Natale anche a te ed alla tua Famiglia. Mae

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  • 16/12
    Buongiorno maestro, grazie per avermi risposto. Con la vecchia respirazione non avevo problemi il punto è che la nuova insegnante già dalla prima lezione mi ha detto di questa respirazione toracica, io sono al primo anno e sono soprano.
    Per quanto riguarda il cambio classe l'ho appena fatto: prima ero in classe con un uomo e sincerammente dopo appena un mese ho capito che dovevo immediatamente cambiare per tanti motivi.
    Della mia nuova insegnante ne parlano tutti molto bene poi lei ha girato i miglior teatri in Italia e non solo.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Ciao Pamela,
    non saprei proprio cosa dirti... Se reputi che con la nuova insegnante tu possa fare progressi, non ti resta che affidarti ai suoi consigli e... studiare!!!
    Buon lavoro!
    Mae

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  • 18/12
    Buongiorno. Mi chiamo Laura e sono venuta a conoscenza del vostro sito grazie ad una ricerca che ho fatto con google. Io canto da 12 anni (canto leggero) e da 1 anno sto studiando solfeggio e teoria della musica perchè vorrei prendere la licenza e successivamente il diploma di canto.Premetto che io darò tutti i vari esami da privatista. L'unica cosa che mi ha bloccato è che leggendo sui vari siti dei conservatori ho scoperto che per dare gli esami bisogna avere un diploma generico cosa che io non ho. grazie in anticipo. Laura
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Ciao Laura,
    credo che il diploma genirico serva per poter accedere ai corsi triennali, non al diploma tradizionale.
    Comunque conviene effettivamente informarsi direttamente presso il conservatorio in cui intendi effettuare l'esame perchè con l'autonomia scolastica certe regole sono a discrezione dell'istituto stesso.
    In bocca al lupo per i tuoi studi!!!
    Mae

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  • 22/12 - Andrea Susana
    Salve vorrei un parere, sono troppo vecchia per riprendere gli studi di canto lirico? Ho 45 anni, ho studiato da giovane e ora che i figli sono cresciutti vorrei riprendere. So che il palato molle con gli anni si irrigidisce ma ho sempre fatto pianobar, un ripiego pur di cantare, che ne pensate?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ANDREA:
    se il tuo obiettivo non è troppo ambizioso, certo che puoi riprendere a studiare; peccato la parentesi di musica leggera che certamente avrà fratto prendere dei brutti vizi alla tua voce!
    Pazienza... riprendi con calma e molta disciplina, vedrai che riuscirai a ridare smalto alla voce che ha... dormito male per un pò.
    Buon anno! Mae

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  • 24/12 - Lucia
    Buongiorno, sono un mezzosoprano leggero di 36 anni, studio canto da circa 10 anni e fin'ora, anche se ho fatto diversi concerti da solista e la comprimaria in due opere, non riesco a cantare con continuità. Infatti faccio pochi concerti da solista all'anno (quest'anno ne ho fatti 5), a volte gratis, a volte pagati ma comunque pochissimo, e non riesco più a fare niente nel campo dell'opera, nemmeno come comprimaria. Che cosa posso fare, a parte continuare a studiare, cosa che sto già facendo? Pensa che sia troppo tardi per poter salire di livello ? Grazie! Lucia
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUCIA:
    purtroppo stiamo vivendo un periodo di grande crisi e chi ci rimette sono sempre i "piccoli" dacchè i "grandi" trovano sempre sovvenzioni o fondi necessari per le loro attività, ma non è questo il momento di polemizzare, voglio solo rassicurarti che si tratta di un brutto periodo per tutti e che quindi non dipende solo dal tuo operato.
    Dove vivi? Vi sono zone nel nostro Paese più sensibili alla questione o meglio, ove gli appassionati di Lirica sono più assidui e numerosi; al nord vi sono molti circoli Lirici che offrono rimborsi spese ma tanto calore a chi sa proporsi con perizia e buona volontà.
    Certo è che bisogna darsi da fare, farsi conoscere, magari cantando per poco (Sig!) ma quando si è capaci, si conquista l'affetto del pubblico, anche se non proprio quello più... ambito.
    Comincia dal piccolo, ma sempre con prestazioni di buon livello, poi da cosa nasce cosa, questa è "gavetta" quella di cui tutti parlano ma che gli odierni "Divi" poca ne han fatta.
    Dunque continua a studiare, proponi ruoli adatti alla tua vocalità e... tenta, tenta e ritenta ancora!
    Chi la dura, la vince!
    Buon anno. Mae

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  • 25/12 - Mauro
    Tanti saluti e auguri a tutti. E un augurio particolare a Daniela che penso mi abbia messo sulla buona strada. I vocalizzi li sento più leggeri, la voce mi va in maschera senza movimenti di gola e senza il famoso ghigno, anche se i pezzi non riesco a farli molto meglio, forse perché durante un pezzo non riesco ancora a controllare il diaframma e lo sbadiglio si fa benedire. Comunque ti mando un pezzo che ho cantato, ho cercato di imitare mio cugino Franco ma non ci sono riuscito al 100% perché spingevo come un matto e l'orchestra mi ha fatto innervosire perché non andava a tempo ;-)). Tenterò di nuovo. A parte gli scherzi mi sembra un po' meno osceno dei precedenti che ti ho mandato. Bacioni a tutti e buon anno. Mauro
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CUGINO DI FRANCO:
    (scusa se è poco!) sono felice che con una sola lezione tu abbia trovato giovamento (potenza della determinazione); il file, purtroppo mi dicono che non si sente (sig!), ma so che riproverai.
    Intanto mi accontento di sapere che ti stai dando da fare con le nuove cognizioni; è già buona cosa.
    Sei una Forza della natura e son certa che riuscirai!
    Buon anno e a presto! Mae

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  • 27/12 - Ana Paula
    Sono brasiliana, e cantante lirica da un po' di tempo. Solo da 8 anni sono sicura di voler intraprendere una carriera da cantante perchè sono un soprano drammatico e prima la voce non era giusta.
    Cerco agenzie liriche per potere lavorare qui in Brasile e anche in Italia ma non sto trovando nulla, voglio sapere cosa fare veramente per essere conosciuta e andare avanti.
    Grazie e buon anno Ana Paula
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ANA PAULA:
    l'unico modo per fare qualcosa, è fare delle audizioni; non so come funziona in Brasile (so che in Argentina c'è abbastanza cultura, vedi il teatro Colon di Buenos Aires). Qui da noi, in Italia, si fanno concorsi o audizioni presso le Agenzie Lirice che poi, se ti trovano interessante, possono introdurti nei cartelloni lirici Italiani o Europei (vedi sulla homepage la sezione Azenzie liriche, Agenti di canto- finestra alla tua sinistra).
    Non conoscendo il tuo livello artistico, posso consigliarti di farti ascoltare da un Maestro o ex-cantante importante che possa indirizzarti sul cammino da compiere.
    Credo però che per una carriera internazionale, tu debba spostarti.
    Perchè non provi a mandare un file audio così potremo dirti se vale la pena tentare.
    Buon anno! Mae

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  • 28/12 - Ruggero
    Succede che a sessanta primavere suonate, si scopre che ho una voce interessante da baritono, e frequento oramai da due anni una scuola di canto. Stanno pure capitando le prime esibizioni da solista, principalmente opera buffa, spronato dalla mia insegnante che mi sta facendo scoprire delle potenzialità a me prima sconosciute. Poi, ed è la cosa più importante, mi diverto come non mai. Potrebbe finire qui perchè, come vede, è tutto OK. Ma la domanda è questa: alla mia età sono ancora possibili margini di miglioramento? E' davvero troppo tardi?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO RUGGERO:
    le 60 primavere danno saggezza e... piedi saldamente ancorati al terreno, dunque la tua è una domanda assai apprezzata.
    Tutto dipende dall'obiettivo che ci si pone: se tu volessi far audizioni per cantare alla Scala, potrei serenamente sconsigliarti, ma se vuoi migliorare il tuo prodotto, non vi sono ostacoli quando si è dotati di disciplina, volontà e... di un buon insegnante. Dunque "Avanti, miei prodi!" A 60 anni sei un promettente baritono!
    Buon anno e... complimenti per la tua passione! Mae

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  • 01/01 - MICHELE
    Grazie per avermi risposto ma desdero sapere un'altra cosa quando potrò cominciare a far parte della musica lirica io canto bene ma sempre da autodidatta però la mia voce diventa sempre piu' forte ma non appena mi sentono cantare mi dicono ancora devi crescere ,però sanno che io conosco bene la musica e molte volte uso lo spartito per arie liriche.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAPO MICHELE:
    ho ricevuto la foto al pianoforte e ne sono felice, ribadisco che sei ancora troppo giovane per la lirica (potrai cominciare a studiare a 18 anni) e non ti nascondo che lo sviluppo potrà portare sorprese... cioè dopo la muta la tua voce potrebbe cambiare radicalmente: è la natura! Magari diventerai un buon tenore, ma forse la voce si scurirà dando origine ad un bel baritono o basso. Nessuno può saperlo, la raccomandazione è di non abusare della voce nel periodo della pubertà: potrebbe essere dannoso per la tua voce.
    Un caro abbraccio e continua ad essere dei nostri. Mae

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  • 11/01 - SILVIA GEORGIANA
    Io vorrei sapere la programa e la data di scrizione per questo anno per ottenere la diploma di teoria e solfeggio per ramo cantanti. grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SILVIA:
    il termine di iscrizione per le domande di esame è il 30 Aprile, il programma d'esame è quello ministeriale ma ti consiglio di contattare la segreteria del conservatorio in cui farai domanda perchè a volte si possono avere brutte sorprese (una unica raccomandazione: per gli allievi privatisti è richiesto il diploma di licenza media). Quindi, per sicurezza, contatta la segreteria e fatti indicare da loro il programma.
    In bocca al lupo. Mae

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  • 12/01 - Roberta
    Salve, credo che questo mondo sia totalizzante, coinvolgente, unico..soprattutto quando dentro di noi si percecisce di avere una propensione, una sensibilità inclinata a questo tipo di arte. Non parlo di passione perchè il canto lirico non lo pratico, ho avuto in passato un approccio grazie a delle sporadiche lezioni private. La mia domanda è: quali sono i requisiti oltre che vocali per poter intrapendere veramente questa strada, impavidamente? Nella vita sono una studentessa di giurisprudenza, ho scelto questa strada credendo sia più sicura, più confortante di fronte a un Paese direi poco affidabile dal punto di vista lavorativo. Da quando frequento questa facoltà (con qualche difficoltà) ho lasciato poco spazio alle mie corde vocali. In passato probabilmente, se avessi avuto più sicurezza nelle mie potenzialità, avrei tentato di proseguire per questa via. AVERE LA VOCE è un requisito fondamentale ma azzardo a dire che non è sufficiente, giusto? Ipoacusia all'orecchio sinistro è un problema? Avere difficoltà nell'ascolto e riproduzione delle note e ancora di conseguenza non riuscir nell'immediato a trovare l'intonazione giusta... Su qsto sito sono capitata per caso e ne approfitto per formulare e destinare a voi ESPERTI questo quesito confidando magari in una tempestiva risposta! Grazie mille, Roberta.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ROBERTA:
    una buona voce è già un buon punto di partenza, ancor più importante è però una discreta musicalità (necessaria per imparare presto e bene).
    Tutto dipende dal risultato che ci si pone: più si punta in alto e più requisiti occorrono.
    A volte certi problemi sono creati dalla poca abitudine al canto ed alla riproduzione dei suoni e, con un buon corso di studi appositamente predisposto, si risolvono in maniera eccellente.
    Per poter giudicare bisogna conoscere concretamente il problema (non basta un insegnante virtuale, occorre una frequentazione reale) e vedere di risolvere i quesiti ad hoc.
    Dunque il consiglio è di trovare una persona capace e paziente che possa valutare la situazione, che ne dici?
    Se troverai la persona giusta, fammi sapere.
    A presto, Mae.

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  • 12/01 - SILVIA ANNA
    Ciao a tutti! intanto complimenti per lo splendido portale ricco di informazioni utili ed interessanti. Mi chiamo Silvia, ho 28 anni e da qualche mese studio canto lirico (ho fatto anni di musica leggera). Sono un mezzosoprano contraltile. Mi dicono che è più rara da trovare la figura del mezzosoprano rispetto al soprano, ma probabilmente perchè forse è più ricercata la figura del soprano? Sono molto confusa. A quanto pare imparo in fretta, tutti sono sbalorditi dai miei progressi e io amo profondamente cantare. Sono convinta che un giorno non farò altro nella vita che cantare ma vorrei capire se per la mia voce da mezzosoprano contraltile sono penalizzata o no. Grazie mille
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SILVIA:
    stai scherzando? Di soprani ce ne sono troppi!!!
    I mezzosoprani bravi, invece, sono mooolto ricercati!
    Se sei in buone mani, affrettati ad imparare tutto quel che serve, c'è larga necessità di voci come la tua.
    Buon lavoro e, quando potrai, mandaci un file audio da poter ascoltare.
    Grazie anticipatamente. Mae (grazie anche per i complimenti).

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  • 17/01 - Cristian
    Ciao Mae, era il 22-11-2007 e ti scrissi in cerca d'aiuto!! Ero a Catania e mi lamentavo che per motivi lavorativi cambiavo continuamente citta' senza riuscire ad avere una continuita' nello studio del canto. Bene, ora vivo Firenze e spero tanto di rimanerci! Ho mantenuto lo studio del canto e da Maggio 2008 ho ripreso contatti con maestri e scuole toscane, sara' un 2009 di profondo studio ! Ero in bilico tra tenore e baritono ed ora comincio a capire che mi trovo piu' a mio agio verso l'alto ma me ne devo ancora rendere conto! 2009 partito alla grande con l'esito della visita foniatrica a Ravenna, corde vocali nella norma, tipologia tenorile a tessitura centrale con buona portanza. La formante di canto e' in formazione situata tra 2650 e 3400 Hz il che dovrebbe significare che mi manca la copertura a focalizzare il suono che in effetti e' esattamente cio' che sento cantando. Son contento di riscreverti e spero di leggeri nuovamente con qualche tuo consiglio o commento sull' esito foniatrico. Un caro saluto ciao Cristian
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CRISTIAN:
    non sai che gioia ritrovarti e pieno di novità ed entusiasmo.
    Dunque adesso conosci il percorso che devi fare: non hai che da metterti con buoni sentimenti alla ricerca della tua forma migliore.
    Se hai dei problemi tecnici, dovresti mandarmi un file audio che mi aiuterebbe più di tante parole a "sentire" e quindi a consigliare uno studio adatto.
    Dunque, dato che hai ritrovato la notra strada, sii tanto bravo da aiutarmi nell'analisi ed io mi prodigherò in consigli dettagliati.
    A presto. Mae (spero vivamente che tu possa continuare a godere delle bellezze della splendida Firenze!)

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  • 21/01
    Cara Mae, sto studiando con molta costanza ma il mio insegnante non vuole che canti un n o m prima delle vocali.A volte dice che faccio progressi e altri giorni sembra che sono un desastro. E' molto brutto studiare così, sto perdendo l'entusiasmo e la gioia di cantare. Mi hanno sempre detto tutti che ho una bella voce ma sembra che questo no valga niente e sono più brave voci meno belle pero al giudizio del maestro piu preparate tecnicamente. Sono proprio disperata per questo. Dafne
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO DAFNE:
    mi pare che tu ti trovi in un periodo poco sereno; forse dipende da alcune circostanze (stress, noia, delusioni) se hai cominciato a studiare perchè hai una bella voce, fatti valere; sappi che sei avvantaggiata rispetto agli altri ma che la natura, da sola, non basta: va guidata, educata, domata financo.
    Dunque non perdere l'entusiasmo, anzi poniti degli obiettivi e cerca di raggiungerli....se passati alcuni mesi non trovi miglioramenti, anche minuscoli, allora bisogna fare luce sul tuo percorso e, se necessario, portare ..."aria nuova" nel tuo percorso.
    Non demordere, dimostra a tutti che volere è potere! (quando ci sono gli elementi necessari).
    Un abbraccione di conforto e fiducia. Mae

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  • 28/01
    Salve! Desideravo sapere quale qualifica bisogna conseguire per poter insegnare il canto lirico e le relative materie complementari in conservatorio o in istituto musicale.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LUANA: per insegnare Canto in un Conservatorio occorre avere un Diploma di Canto oltre ad un titolo di studio superiore. Con le nuove riforme, poi, bisogna fare attenzione ai nuovi corsi (triennio e biennio); per le materie complementari, a seconda del corso, bisognerà avere un diploma o una laurea (per es. per accedere all'insegnamento della Letteratura poetica e drammatica, bisognerà avere una laurea in lettere o simile; per il pianoforte complementare, occorre un diploma di pianoforte ecc); è poi ovvio che vi sono delle graduatorie ministeriali alle quali si accede tramite concorso o punteggi artistici. A presto. Mae

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  • 02/02 - MICHELE
    Caro maestro il 9 di questo mese compirò 13 anni! Ancora pochi per fare quello che io voglio, ma ti posso assicurare che dopo il tuo consiglio sto attento e non sforzo la mia voce! Ora voglio preparare un pò di brani perchè il 23 cm sono stato invitato ad esibirmi e voglio cantare 3 brani molto belli: "Amor ti vieta", "Tra voi belle brune e bionde" e "non piangere Liù". Non ti arrabbiare ci vado piano e poi non canto tutti i giorni; i brani li conosco e li so benissimo, piuttosto tu cosa ne pensi?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELE: ti stai avvicinando al periodo critico, per cui la raccomandazione è sempre di non farti del male; se hai preso questo impegno, fai in modo di portarlo a termine senza sforzi eccessivi e poi prometti di aver pazienza ed attendere la completa formazione della tua voce per....esibirti. Che vuoi che dica dei brani scelti se non che fanno parte delle più belle pagine d'Opera? L'aria di Loris, il cui tema pervade l'atmosfera di tutta l'opera, è struggente e di grande espressività ma non da meno è Non piangere Liù....cantata dai Grandi è qualcosa che commuove più di quanto si possa pensare. L'altra è la più disinvolta e scanzonata....graziosa. Ecco, quando sarai a riposo, potrai leggerti tutte le trame delle opere che ti piacciono e farti una cultura sui personaggi che preferisci e....se rimarrai Tenore, avrai già un bel bagaglio culturale per affrontare seriamente lo studio. In bocca al lupo per il 23! Mae

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  • 02/02 - Adriana
    Buongiorno maestro, quanto tempo! Non so se ricorda la mia esperienza personale, ma volevo dirle che comunque in parte è migliorata! Desideravo chiederle un consiglio: non riesco a fare solfeggio cantato a prima vista! Esiste un metodo di apprendimento o è solo questione di natura? Io non ho l'orecchio assoluto! Aspetto la sua risposta. Cordiali saluti
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ADRIANA: il solfeggio cantato a prima vista non è solo questione di natura; vi sono persone più abili ma certamente molto vale la pratica ed esercizio e per questo vi sono appositi testi su cui allenarsi; all'inizio possono essere utili anche gli esercizi del vecchio Vaccaj che ti permettono di cantare ariette basate sugli intervalli e quindi di memorizzarli; poi vi sono i solfeggi cantati accompagnati ed infine anche esercizi per allenarsi alla prova che verrà sottoposta all'esame di licenza di teoria e solfeggio. Niente di eclatante, quindi: esercizio e buona volontà possono far molto. Buono studio! Mae

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  • 03/02
    la ringrazio tanto maestro!!!provvederò subito a mettere in pratica il suo consiglio. Le volevo fare un'altra domanda: tenendo spesso la voce in allenamento (3 ore di coro,e 3 lezioni settimanali di canto) ho paura di sforzare troppo la voce.Esiste qualcosa da prendere (anche di erboristico) oppure qualche esercizio per evitare l'affaticamento?oppure basta il silenzio ma con quale pausa?spero di essere stata chiara nell'esposizione.Cordiali saluti!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ADRIANA: mi pare che tu stia abusando un pò della tua voce: fai attenzione poichè della preziosità di questo strumento ci si accorge quando è tardi. Dunque non affaticarti troppo e osserva sempre delle pause di riposo per dar modo all'apparato vocale di riposarsi e recuperare. I Grandi di un tempo dicevano che per la voce occorrono "pappa e nanna" A buon intenditor, poche parole. Un abbraccio. Mae

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  • 04/02 - Sofia
    Buongiorno, sono una ragazza di 14 anni e mi sono recentemente appassionata alla musica lirica. Mi piacerebbe studiare canto (ho letto che l'età ideale sarebbe 16 anni) ma ho la erre moscia! non mi ha mai dato fastidio, ma per cantare è necessario avere una dizione corretta! Potrei cominciare con delle lezioni (quando sarà il momento) e correggere la mia pronuncia in seguito? O è necessaria la erre corretta fin dall'inizio? I cantanti inglesi, francesi o tedeschi come fanno con le loro erre? Grazie in anticipo! Sofia
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO SOFIA: ci sono diversi cantanti con difetti di pronuncia, ma se si vuol offrire un buon prodotto, sarebbe bene risolvere questi piccoli problemi, del resto basta fare alcuni esercizi in modo costante per superare il problema. Per iniziare lo studio del canto bisognerebbe aspettare ancora un paio d'anni, nel frattempo potresti cominciare con lo studio del solfeggio e con il risolvere il problema "R" Gli stranieri, in genere, sono molto determinati e riescono brillantemente a superare tanti ostacoli applicandosi con disciplina (pensa agli asiatici!)dunque perchè non potresti farlo anche tu? Animo, Sofia: è il momento di darsi da fare. Io ti aspetto nel mio angolino per consigli o spiegazioni. A presto. Mae

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  • 12/02 - maria rita
    Carissima Maestra, pur essendomi da poco diplomata in canto presentando pezzi come Acerba Voluttà di Cilea e Stride la vampa di Verdi, sto attraverando una crisi di identità: il problema è che la mia voce non è effettivamente da mezzo soprano, ma le mie note si! Cioè mi muovo agevolmente e con sicurezza sulle note basse e centrali, cominciando ad avere problemi sulle note alte diciamo dal Sol in su. Il problema è il timbro: la mia maestra dice che è un timbro chiaro da soprano e ogni volta che vado a lezione esco disorientata, io sempre a proporre brani da mezzo e lei sempre a farmi cantare brani da soprano! Cara maestra, io mi sento a metà tra un mezzosoprano ed un soprano e comunque ci tengo a precisare che ho 45 anni, ho iniziato a studiare tardissimo verso i 37 anni per assecondare la grandissima passione per il canto e mi sono diplomata a 44 insomma un caso patologico! A presto, M.Rita
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MARIA RITA: che dire senza poter ascoltare? È certo che alla tua età non dovrebbero più esserci dubbi sulla vocalità, se la tua insegnante ritiene che la tua sia una voce sopranile, bisognerà crederci: che motivo potrebbe avere per dirigerti su di una strada sbagliata? È logico che risulti più comodo cantare in una tessitura meno acuta, ma ciò non significa che sia quella giusta. Tuttavia se hai affrontato brani quali "Acerba voluttà", non avrai grossi problemi di estensione dunque non rimane che porsi di fronte al dilemma: non voglio o non posso? Se osserverai con occhio sereno e distaccato la situazione saprai certo darti una risposta. Non sei assolutamente un caso patologico ma un esempio per tutti coloro che a 30 anni si sentono vecchi per affrontare questa sfida. Adesso però analizza con sincerità il tuo caso e, magari registrandoti, cerca una soluzione. Fino a quando non avrò ascoltato un tuo "prodotto", non potrò darti consigli in merito. Dunque attendo con ansia di poterti aiutare. Un abbraccio. Mae

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  • 19/02 - Roberto
    Buonasera redazione di Liricamente. Cercando su internet delle dritte sulla tecnica vocale sono venuto a conoscenza del vostro bel sito. Ho compiuto da poco 22 anni e avendo ricevuto più volte apprezzamenti sulla mia voce anche da persone abbastanza esperte vorrei cominciare un percorso di apprendimento mirato. Dovrei essere un tenore. Ho qualche conoscenza di respirazione diaframmatica e risuonatori ma derivano da tutt'altro contesto dal momento che frequento una scuola di teatro da quattro anni. Mi chiedo se questo possa essere un vantaggio o se per quanto riguarda il canto le tecniche sono del tutto differenti. Vorrei qualche consiglio su come approcciare questo studio in maniera seria, mirata e soprattutto efficace! grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ROBERTO
    e grazie per i complimenti. Sarebbe bello che tu potessi dedicarti allo studio del canto,anche in virtù del fatto che i "Tenori" son merce pregiata! Vi sono diversi metodi di insegnamento e l'apprendimento dipende molto dal riuscire a trovare un valido insegnante che sappia capire la tua natura e guidarti verso la meta. Dunque la ricetta vera e propria non è complessa, quello che è più difficile è trovare la guida giusta. Se però hai già una infarinatura sulla tua anatomia, servirà a farti evitare i venditori di fumo. Ricorda sempre che occorre un percorso coerente e valide spiegazioni che non siano troppo vaghe o solo idee senza concretezza: devi agire su una muscolatura che ha un suo modo di funzionare per dare i migliori risultati. Chiedi sempre spiegazioni e fatti chiarire i dubbi sul nascere. Domanda ai tuoi amici se conoscono un valido insegnante e verifica tu stesso se il suo modo di cantare ti soddisfa poichè potrà insegnarti solo ciò che è in grado di fare egli stesso e di risolvere problemi che si è trovato a dover risolvere durante il suo cammino e augurati che sappia trasmettere ciò che stata la sua esperienza concreta. Detto questo non mi rimane che augurarti in bocca al lupo e pregarti di tenerci informati sul tuo percorso. A presto.
    Mae

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  • 20/02 - ROBERTO
    Buongiorno Mae, grazie per la velocissima risposta! Sono davvero impaziente di cominciare questa nuova disciplina ma purtroppo fra il teatro e l'università (studio medicina quindi sulla fisiologia della fonazione sono abbastanza informato!)credo dovrò attendere fino al prossimo settembre. Nel frattempo mi chiedo se ci sia un testo di riferimento da cui trarre esercizi e nozioni per prepararmi allo sudio con un maestro. Lei me ne può consigliare qualcuno? Oppure qualche Aria per così dire (sembra quasi una bestemmia) "da principiante" sulla quale cominciare ad esercitarmi? grazie per i suoi preziosi consigli Roberto
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ROBERTO:
    è difficile consigliare testi dacchè l'insegnante che ti seguirà avrà un'idea tutta sua dell'impostazione e della tua voce tuttavia in privato potrò comunicarti qualche titolo. Per l'aria è ancor più difficile senza conoscerti "vocalmente", ma se non vuoi sbagliare comincia con un'aria antica che generalmente può essere cantata da vari tipi di voce senza distinzione e potrai trovare volumi che ne raccolgono parecchie (es. Parisotti vol. 1, 2, e 3 o anche, se è ancora edito, La Flora vol. 1, 2, 3 ecc); anche in Conservatorio si comincia con queste arie poichè quando la voce è ancora in via di impostazione, non bisogna maltrattarla o forzarla così si adottano arie di tessitura media che non necessitano di grande tecnica, grande voce ma abituano l'allievo alla esposizione vocale semplice ma corretta, al gusto musicale senza sforzo. Sii comunque molto cauto poichè è facile cadere in errore. Ancora tutti i migliori auspici per il nuovo cimento. Un abbraccio.
    Mae

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  • 22/02 - Giacomo
    Salve Mae, la ringrazio per la risposta precedente. Mi è capitato alcune settimane fa di cantare a una cena, accompagnato da un pianista di una corale lirica di cui faccio parte. Essendo un anno che non canto più da "solista" il risultato è stato buono, ho avuto molti applausi, ma c'è stato un attimo che i nervi hanno ceduto ed è arrivato il panico, pur riprendendomi quasi subito. Quale può essere il modo migliore, un domani, se mai riuscirò a cantare professionalmente, di affrontare il pubblico coi nervi saldi, mostrando solo una minima emozione? Esistono esercizi preparatori, oltre alla pratica? Grazie per l'attenzione. Presto le manderò alcuni brani registrati due anni fa. Arrivederci, Giacomo.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO GIACOMO:
    per affrontare il pubblico con nervi saldi, possono servire alcune condizioni: l'abitudine a determinate prestazioni, una faccia di bronzo oppure SICUREZZA. La paura, spesso, è dovuta all'insicurezza del proprio sistema; tutti abbiamo paura, ma bisogna vincerla per affrontare il palcoscenico. Ecco perchè bisognerebbe esercitarsi a cantare fin dai primi anni, senza pretendere di far cose eccelse, è ovvio, ma proprio per abituarsi a gestire lo stato confusionale che assale il neofita o lo studente e, alcune scuole danno l'opportunità di affrontare dei "saggi" non con l'intenzione di allestire spettacoli artistici ma proprio per dare l'opportunità agli studenti di mettersi alla prova. Quando frequentavo l'Accademia, dovetti seguire un corso di Training autogeno con tanto di rilevatori di stress pre e post concerto e devo dire che l'esperienza è stata devastante (elettrodi, tracciati, diagrammi con picchi ecc.)così ritengo di aver più fiducia nella consapevolezza e nella certezza di ciò che si sta affrontando cominciando con cose poco complesse ed aumentando il coefficiente di difficoltà di pari passo con lo studio ed i risultati con esso ottenuti. Molto può fare anche la smisurata passione per il Canto (a volte...troppo) e certamente una respirazione profonda e rilassante aiuta a distendere i nervi, ma credi, la sensazione che si prova dopo l'esibizione è talmente gratificante che ti spronerà a studiare per consentirti di fare ancora meglio! Dunque coraggio e determinazione sono la ricetta giusta.A presto e con i tuoi files!
    Mae

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  • 23/02 - STEFANO
    Gentile MAE, sono un dilettante appassionato di bel canto. Attualmente faccio parte di una corale polifonica (sempre di dilettanti) come tenore. Vorrei avere un parere obiettivo e completo su Franco Corelli poi sugli altri (Pavarotti, Domingo, Di Stefano, ecc... ), perchè ho delle mie convinzioni e mi piacerebbe sentire da chi lo fa di professione cosa pensa di quella spaventosa voce. Per ora è tutto.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO STEFANO:
    cosa potrei scrivere di Franco Corelli che non sia già stato detto? Conoscendolo ho potuto capire tante cose ed ho imparato ad amare il suo essere schivo, a minimizzare risultati eclatanti, a cercare sempre la qualità.
    Posso inoltre dire che la sua Voce, la sua Arte se l'è cercata e guadagnata con grande dedizione e sacrificio; non è stato sempre rose e fiori per lui, la sua voce è stata costruita poi distrutta, ricostruita ed infine consacrata ai più alti gradini dell'Olimpo della Lirica.
    Studio assiduo, meticoloso, disciplinato e coscenzioso.
    Poco divismo, molto lontano dal suo modo di essere che gli ha creato non pochi problemi nel relazionarsi con gli altri.
    Di lui parlano però le incisioni che restano a testimoniare l'Amore per il canto che lo portò a studiare i suoi personaggi vocalmente e psicologicamente tanto da farli sbalzar fuori in ogni interpretazione.
    Se vuoi capire appieno questo miracolo vocale, ascolta una incisione di Andrea Chenier e sentirai "il Poeta" cantare brani come "Un dì all'azzurro spazio", "come un bel dì di Maggio" e tutto l'amore eroico in "Vicino a te s'acqueta" pagine di estrema bellezza interpretate con vigore e passione tanto da far rabbrividire l'ascoltatore estasiato di fronte a cotanta maestria vocale, tecnica ed interpretativa.
    Non si può restare indifferenti ascoltando una simile esposizione.
    Eppure molti hanno criticato il suo canto, la qualità della sua voce ma; secondo me, rimangono i dischi a testimoniare la sua grandezza poi, non si può piacere a tutti lo sappiamo.
    Degli altri grandi tenori che vogliamo dire?
    Che sono stati grandi in tutto il mondo; il pubblico adora i "Tenori", lo sappiamo che si va a teatro per ascoltare questo particolare "Animale" e degli altri... tuttavia anche questi tre nomi hanno avuto estimatori e denigratori per le scelte fatte, per i caratteri diciamo particolari, personalmente, e con molta umiltà, potrei dire che Giuseppe Di Stefano aveva avuto in dote una voce tipicamente Italiana, solare, generosa e molto espressiva, ma non consiglierei ad un allievo di imitare il suo sistema di canto; di Luciano Pavarotti, amato in tutto li mondo, non posso che ricordare gli splendidi "Rigoletto","Lucia", "La Boheme" o "I Puritani" opere di cui rimane ancora ineguagliato interprete e di Placido Domingo potrei ricordare l'accattivante prestanza oltre alla grande musicalità e duttilità nel saper aderire ad autori di estrema difficoltà interpretativa quali Wagner.
    Può bastare?
    Ricordo che sono pareri personali e che non vogliono giudicare ma soltanto analizzare il contributo dato alla Lirica da questi Mostri Sacri che fortunatamente ci hanno lasciato testimonianze indelebili del loro operato.
    Grazie a tutti Loro per aver portato quest'Arte in tutto il mondo e grazie a te per aver riportato l'attenzione su chi può davvero averci insegnato molto.
    Un abbraccio.
    Mae

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"Il vero talento dell'artista si rivela nella sua possibilità di scoprire e imparare a capire i suoi difetti e soprattutto nel suo coraggio di ammettere la loro esistenza"
ENRICO CARUSO

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