Repertorio lirico|Pagina 7
Scegliere cosa studiare (e quindi cantare) in base alla propria vocalità non è semplice non solo perchè il repertorio musicale è vasto,
ma anche perchè anche se adatto al proprio strumento, bisogna conoscere quando si ha la preparazione tecnica per poterlo eseguire.
Il nostro esperto darà risposte in merito a dubbi circa il repertorio lirico adatto per ogni soggetto.
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- 11/05
Salve!
Eccomi di ritorno.
Delucido su un paio di cose che potevano essere poco chiare: anche se ho vent'anni, ho una voce già matura. Basti pensare che mi fu proposto di entrare al Conservatorio a 15 anni. Questo significa che ho già "fatto la muta", ho già perso la voce bianca e questo la mia insegnante lo sa.
Anzi; lei e le mie compagne sostengono che i sovracuti non si perdano con gli anni, tutt'altro! Io sono progressivamente arrivata al Mib; all'inizio arrivavo "solo" al Sib, cosa che fece subito pensare al mezzosoprano e poco tempo fa'(passando per il Do, ottenuto già dall'anno scorso)il miracolo dell' "inarrivabile" Mib!
Questo significa che non stiamo parlando più di note che raggiunge una voce particolarmente giovane, ma piuttosto di una voce che inizia a "stubarsi" e ad "osare" solo ora.
A NON aiutarmi c'è il fatto che due anni fa', poco prima di essere ammessa al Conservatorio, fui operata all'addome e questo mi ha fatto perdere un sacco di muscolatura, che sto recuperando a fatica.
Per quanto riguarda il foniatra, invece, mi parlò di corde "troppo corte per essere un soprano leggero e troppo poco spesse per essere un mezzo, ma assolutamente mobili e adattissime per cantare, ambigue come il mio palato/gola". Lui è stato onesto a dirmi che da medico può solo escludermi "gli estremi", e che appunto, con corde del genere, si poteva solo provare il fonetogramma (è giusto il nome?) per trovare la zona di passaggio, etc..., ma che in generale tutto sarebbe dipeso dallo studio.
So bene che i mezzi sono richiesti come la manna, ma sono troppo "affezionata ed immedesimata" bei ruoli tipici del soprano per "abbandonarli" in toto (nei miei pensieri, eh...non pensi che io, a lezione, mi sbizzarrisca con svariate arie d'opera! Anzi, non andiamo mai più in la' del Vaccaj o delle arie antiche del Parisotti)
Le mie compagne (tutte più "anziane" come età e come esperienza), sostengono che non sono un mezzo, e che la voce si sta invece schiarendo, che così com'ero fino a pochi mesi fa' potevo essere un soprano drammatico, ad oggi un drammatico d'agilità (accidenti che classificazione!).
Tutte cose che non oso nemmeno dire alla
mia insegnante: riderebbe fino a farsi venire un embolo, poi si riprenderebbe e mi frusterebbe.
Mi permetto di dissentire sul mezzosoprano rossiniano (nei miei pensieri come la Bartoli): ho detto che sto lavorando bene sulla coloratura, ma ho una voce troppo pesante perché mi escano con così tanta leggerezza...anzi, se le lascio "marcire" nei cassettoni della memoria (fisica) per troppo tempo, le perdo.
Più che averle "più prima che adesso" (Dio, che italiano correggiuto!), un po' come l'estensione, stanno invece arrivando con lo studio. Sempre a testimonianza che la voce bianca l'ho persa un sacco di tempo fa' (invece una compagna dell'altra sezione, che di anni ne ha 21, ha gli "strascichi" ancora oggi!).
Mi perdoni se non Le invio niente; non ho i mezzi per registrarmi, ed oltretutto se Le cantassi un "Venite a Consiglio" o "Nel Cor Più Non Mi Sento", non credo sarebbe così chiara comunque, la classificazione.
E Le risparmio, comunque, questo strazio :D
Alla luce di queste delucidazioni, che mi dice? Grazie, Lo Leggi la risposta - Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
CIAO LO: torno a ripetere che senza ascoltarla non si può definire una voce, ma nessuno ha detto che la tua sia ancora una voce bianca, bensì una voce che potrà maturare ancora; bisogna anche dire che lo studio aiuta certo a "trovare" le note ma poi la natura dirà quale sia la tessitura più adatta a prescindere dalla lunghezza (anche la Callas cantava i Mib ma non per questo era un soprano leggero). Preciso che per mezzo o contralto rossiniano intendo voci alla Marilyn Horne o Giulietta Simionato che aveva sempre in repertorio orere del Pesarese.
Una voce non la si giudica solo dalla estensione (c'è un pò di confusione nell'affermazione del foniatra) ma dal colore, dai passaggi...è un insieme di cose che va valutato con cura. Dunque per ora non resta che studiare bene e osservare gli sviluppi della...vocalità che certo maturerà, si irrobustirà, ammorbidirà con lo studio metodico e costante quindi buon lavoro! MaeStampa - 19/05
Ciao Mae, volevo chiederti un consiglio, sto studiando l'aria antica di Cesti (Intorno all'idol mio), mi piace moltissimo. Tu sai benissimo che ho ripreso gli studi con il canto da sei mesi e quindi devo andare per gradi, quindi per il momento non voglio esagerare con arie troppo pesanti e sopratutto non adatte al mio registro. Anche se non ti ho mai mandato una registrazione, io dai miei insegnanti di canto, e ne ho avuti diversi, sono stata sempre classificata un sopranino leggero, la mia voce è molto chiara e per niente robusta, quindi certe arie mi pesano molto. Mi hanno sempre assegnato arie come Saper vorreste (Oscar),l'aria di Susanna, Vivaldi, O mio babbino caro... quindi sulla classificazione non ci sono dubbi. Ora la domanda che ti voglio fare è questa: perchè quest'aria di Cesti la trovo pesante e impegnativa? Dipende dal punto dove ho il passaggio di registro? Oppure è un problema di fiato? Insomma posso continuare a studiarla secondo te o mi rovino le corde? Grazie mille.
ciao Marina Leggi la risposta - Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
Ciao Marina,
senza sentirti cantare non è facile dare un giudizio, ma probabilmente credo che sia un problema di fiato.
Effettivamente se non sostieni bene i suoni con il fiato rischi di appoggiare i suoni in gola e questo potrebbe pregiudicare la salute del tuo apparato fonatorio (e quindi delle corde vocali), anche se dipende poi da quanto studi!
Torno a ripeterti, però, che non potendo ascoltarti è difficile poter capire quali siano i tuoi problemi.
A presto
MaeStampa - 01/06 - MARCO
Buonasera! Le avevo già scritto in passato dicendole che sono entrato al conservatorio di La Spezia e le ho illustrato i miei dubbi riguardo al repertorio lirico. Le faccio un breve riassunto: prima di entrare in conservatorio ho studiato 2 anni di canto moderno per lo piu' sul repertorio del musical e adesso, entrato al conservatorio di spezia e essendo stato confermato al primo anno pochi giorni fa, ho ancora dei dubbi. Siamo incerti con la mia insegnante se sono tenore o baritono e lei mi ha consigliato un foniatra perche' il mio timbro scuro non da' molte certezze alla mia insegnante anche per la mia eta' di 23 anni! Vorrei chiederle, visto sento di essere tenore ma di non riuscire a dimostrarlo diciamo perchè se canto tendo a scurirla la mia voce tanto per imitare i tenori professionisti vorrei sapere se dovrei lavorare più sulla chiarezza degli armonici e sulla pronuncia delle parole. Le dico questo perchè sono portato anche a scurire il timbro cercando per ora invano di usare le risonanze in maschera. Spero che chiarirà certi miei dubbi la ringrazio buona serata! Leggi la risposta - Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
Ciao Marco,
non potendoti sentire mi risulta difficile poterti dare un consiglio!
Sicuramente la visita dal foniatra potrà aiutarti a risolvere il tuo enigma, ma mi piacerebbe comunque poter sentire come canti, perchè dal tuo passaggio si possono capire molte cose.
Il fatto che tu abbia studiato musica leggera in realtà può pregiudicare il tuo passaggio, perchè solitamente chi studia canto leggero ha il passaggio spostato verso l'alto e questo potrebbe far sì che la tua insegnante ti dica che sei tenore proprio perchè hai il passaggio spostato.
Però, ti ripeto, avrei bisogno di ascoltare la tua voce per poter esserti davvero di aiuto.
Attendo di poter ascoltare qualcosa.
A presto
MaeStampa
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"Il vero talento dell'artista si rivela nella sua possibilità di scoprire
e imparare a capire i suoi difetti e soprattutto nel suo coraggio di ammettere la loro esistenza"
ENRICO CARUSO
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